Scorie - Pensano solo a spendere di più

Chiunque abbia un minimo di buon senso e una percezione decente della realtà è consapevole che il bilancio della Repubblica italiana è in condizioni pietose da quattro decenni. Eppure la grande illusione di poter continuare a calciare avanti il barattolo, vedendo nel deficit di bilancio la via alla prosperità, resta prevalente a sud delle Alpi.

Chi chiede il voto continua a promettere benessere senza sacrifici (con variazioni di forma ma non di sostanza tra destra e sinistra); chi ancora va a votare lo fa credendo che ciò sia possibile, oppure che sia possibile ottenere benefici per se stessi e i propri gruppi di interessi a spese degli altri.

Dopo diversi mesi di trattative sulla revisione del Patto di stabilità e crescita, è emblematica la dichiarazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il Fratello d'Italia Giovanbattista Fazzolari, secondo il quale ci sono "35 miliardi in più da spendere con il nuovo Patto".

Senza entrare nel merito dei calcoli di Fazzolari (che mi sembrano azzardati), pare che gli sfugga che, nel frattempo, i costi da superbonus continuano a lievitare e i livelli di deficit e debito in rapporto al Pil nel 2024 sono stimati dal governo con una previsione di crescita del Pil di 1,2 punti percentuali, ossia il doppio delle previsioni (per quello che contano, peraltro) di istituzioni pubbliche e private di ogni dove.

L'Italia ha un disperato bisogno di meno spesa pubblica, oltre che di una reale riduzione delle tasse. Ma chi governa pensa a come trovare il modo di spendere di più, mentre chi si oppone propone di spendere diversamente, ma mai di meno.

Tutto molto deprimente.

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