Scorie - Il fantastico mondo di Koo

Commentando la nomina a governtore della Bank of Japan di Kazuo Oueda, Richard Koo ribadisce la sua teoria della balance sheet recession.

In sintesi, quando scoppia una bolla e famiglie e imprese si trovano con attivi che hanno un valore di mercato inferiore ai debiti, il loro unico obiettivo diventa quello di sanare il bilancio, quindi utilizzano ogni flusso di cassa per ripagare il debito e non rispondono al ribasso dei tassi di interesse praticato dalla banca centrale. In quelle condizioni, se lo Stato non interviene spendendo in deficit, si crea una spirale deflattiva. Il tutto a causa dell'eccesso di risparmio del settore privato.

A mio parere il ragionamento di Koo è da sempre basato sulla confusione tra grandezze monetarie e grandezze reali. Nelle condizioni da lui descritte non vi è nessun eccesso di risparmio reale.

A fronte del possibile tentativo di ridurre lo stimolo monetario dopo tre decenni di tassi a zero o negativi, quantitative easing in dosi da cavallo e quasi senza soluzione di continuità, Koo ritiene che se la BoJ smettesse di comprare titoli di Stato il rialzo dei tassi sarebbe al più temporaneo, perché il surplus di risparmio "non avrebbe altro posto in cui essere investito", dato che la domanda di credito resta bassa.

In termini monetari il ragionamento non mi pare funzionare. Il denaro che il settore privato rimborsa alle banche riduce la quantità di moneta in circolazione, a parità di altre condizioni, dato che per lo più quel credito era dovuto al meccanismo della riserva frazionaria. La politica monetaria ultraespansiva ha inettato riserve che ora eccedono il requisito fissato dalla BoJ per ben 420mila miliardi di yen, equivalenti a oltre 2900 miliardi di euro. Tali riserve sono state generate per lo più mediante acquisti di titoli di Stato pagati dalla BoJ, appunto, creando base monetaria.

Ora, se non cambia le regole, la BoJ remunera quelle riserve in eccesso e, qualora alzasse i tassi, ma smettesse di comprare titoli di Stato, le banche comprerebbero maggiori quantità solo a rendimenti più elevati. Se poi la BoJ iniziasse anche a vendere titoli di Stato, l'effetto sarebbe ancora maggiore.

Il tutto perché le riserve create dal nulla, tornerebbero nel nulla. Non ci sarebbe abbastanza risparmio reale per assorbire l'offerta di titoli da parte del Tesoro.

Sarà comunque un esperimento molto pericoloso. Dopo decenni di espansione monetaria, non potrebbe essere altrimenti.

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