Scorie - Piagnoni

Da alcuni giorni sul Messaggero si susseguono articoli che sostengono la tesi, rilanciata da ultimo da Giuseppe Provenzano, (meridionale e meridionalista) ministro del Sud, secondo cui "Milano attrae ma non restituisce nulla all'Italia."

In estrema sintesi, Milano sarebbe rea di attrarre risorse umane e finanziarie formatesi altrove, con i conseguenti costi. Per esempio i tanti giovani che sono cresciuti e hanno studiato al sud e che poi trovano lavoro a Milano.

Secondo la tesi (meridionalista) in questione, la spesa pubblica per la formazione di queste persone è a carico delle regioni meridionali, mentre poi costoro vanno a produrre redditi e a consumare a Milano.

Ora, siccome l'autonomia fiscale delle regioni è un argomento per lo più buono per i dibattiti ma destinato a non realizzarsi mai, dovrebbe essere noto a chi denuncia questo ipotetico scippo di risorse a scapito del sud che una parte non irrisoria della spesa pubblica di queste regioni è finanziata da gettito fiscale prodotto altrove.

In sostanza, le tasse pagate a Milano servono anche a finanziare la spesa pubblica delle regioni meridionali, come testimoniano le eccedenze e i deficit di gettito rispetto alla spesa delle diverse regioni.

Credo, quindi, che invece di lagnarsi per questo supposto drenaggio di risorse umane e finanziarie, i meridionalisti in servizio permanente farebbero meglio a chiedersi perché le loro città non esercitano la stessa forza di attrazione.




 "Se io domenica mattina vado a votare - ha sottolineato il Cardinale- è perché sono convinto che esista un bene comune che riguarda te, riguarda tutti noi. Siamo un 'noi' di cui dobbiamo tenere conto. E mi fa paura, invece, questo atteggiamento individualistico, in fondo, di non scegliere. E, poi, quante nazioni ci sono nel mondo dove non si vota, dove c'è una testa che ha già pensato tutto... In fondo noi viviamo in una democrazia... E' un valore aggiunto anche la democrazia. In democrazia senti cose dritte, senti cose storte, senti cose che condividi e non condividi... Certamente tutti abbiamo il dovere di informarci, di farci una coscienza. Il voto è esprimere un giudizio".

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