Scorie - Errori




Manlio Di Stefano, pentastellato sottosegretario agli Esteri, è tra coloro che un paio di anni fa andarono in Venezuela con uno spirito non dissimile da quello col quale diversi sinistrorsi andavano una volta in pellegrinaggio nella Cuba castrista.

Questo spiega in parte l'atteggiamento morbido del governo italiano nei confronti del regime venezuelano, con dichiarazioni come questa:

"Ho già detto che se in Venezuela c'è una grande protesta sociale vuole dire che Maduro ha fatto gravi errori. Da contestualizzare anche in uno scenario internazionale, crisi petrolifera ed embargo Usa."

Tutto torna: colpa degli americani, come dicevano i sinistrorsi di cui sopra riferendosi a Cuba, dove non c'era libertà né cibo a sufficienza. Al più Maduro ha fatto "gravi errori".

Come se l'inferno a cui sta condannando da anni buona parte dei venezuelani sia solo la conseguenza di errori.

In Italia siamo messi così.

 "Se io domenica mattina vado a votare - ha sottolineato il Cardinale- è perché sono convinto che esista un bene comune che riguarda te, riguarda tutti noi. Siamo un 'noi' di cui dobbiamo tenere conto. E mi fa paura, invece, questo atteggiamento individualistico, in fondo, di non scegliere. E, poi, quante nazioni ci sono nel mondo dove non si vota, dove c'è una testa che ha già pensato tutto... In fondo noi viviamo in una democrazia... E' un valore aggiunto anche la democrazia. In democrazia senti cose dritte, senti cose storte, senti cose che condividi e non condividi... Certamente tutti abbiamo il dovere di informarci, di farci una coscienza. Il voto è esprimere un giudizio".

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