Scorie - I soldi (non) miei
Riferendosi alla questione della legge di bilancio che porterà con ogni probabilità la Commissione europea ad aprire una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia, Matteo Salvini ha dichiarato:
"Il trattato Ue dice che dobbiamo garantire benessere economico e piena occupazione ai cittadini. Allora o tu mi dai i soldi per garantire il benessere sociale o se non me li mandi spendo i miei soldi e non mi rompi le scatole."
Il copione è ormai collaudato: sparare stupidaggini sesquipedali contando sul fatto che non saranno percepire come tali dai propri tifosi.
Nei confronti dei quali può essere perfino inutile puntualizzare che quelle di Salvini sono, appunto, stupidaggini.
Quanto meno per due motivi. In primo luogo, perché se bastasse spendere soldi per garantire il benessere, chi ha fatto tanta spesa corrente come l'Italia nel corso dei decenni adesso dovrebbe primeggiare per benessere in Europa e nel mondo. Pare non sia così.
In secondo luogo, perché "spendo i miei soldi" è tanto lontano dal vero quanto l'Italia dalla Nuova Zelanda. Si tratta, in realtà, di indebitare ulteriormente il Paese, a spese di chi paga le tasse oggi e di chi le pagherà domani e non ha nessuna voce in capitolo.
Tre elettori su dieci tra quelli che vanno a votare scelgono questo signore.
Come si fa a essere ottimisti?
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