Scorie - (La storiella delle) Dismissioni




Cercando di infinocchiare la Commissione europea, credendo probabilmente che sia composta da persone stupide come i suoi elettori (invece gli eurocrati hanno tanti altri difetti, ma temo non siano stupidi), Luigi Di Maio va ripetendo da giorni che i conti non deraglieranno ulteriormente rispetto a quanto programmato dal governo, perché ci saranno 18 miliardi (oltre un punto di Pil) di dismissioni.

Il tutto mentre lo stesso governo procederà di fatto a (ri)nazionalizzare Alitalia e un identico proposito ha più volte (a mio parere inopportunamente, oltre che incautamente) espresso anche a proposito di Autostrade.

Anche tralasciando questo aspetto, l'obiettivo, da realizzare nel solo 2019, appare abbastanza irraggiungibile, al pari della crescita del Pil che, secondo il governo, sarà dell'1.5%.

Peraltro, i 18 miliardi dovrebbero essere raccolti vendendo ciarpame. Secondo Di Maio, infatti:

"Non stiamo parlando di asset strategici, di gioielli di Stato. Stiamo parlando di immobili principalmente o partecipazioni inutili come quelle che si facevano negli anni per fare un favore a un politico o qualche lobby: presto avrete anche tutti i dettagli di questa operazione."

Come sempre i dettagli arriveranno, perché ci stanno lavorando. In pratica, però, vendendo immobili e partecipazioni inutili dovrebbero arrivare tutti quei soldi. Figuriamoci se non vendessero solo robaccia.

Poi chiedono rispetto nei confronti dell'Italia. Proprio loro che stano continuando a dire (e fare) stupidaggini e a mancare di rispetto all'intelligenza di chi non li vota senza soluzione di continuità.
 
 "Se io domenica mattina vado a votare - ha sottolineato il Cardinale- è perché sono convinto che esista un bene comune che riguarda te, riguarda tutti noi. Siamo un 'noi' di cui dobbiamo tenere conto. E mi fa paura, invece, questo atteggiamento individualistico, in fondo, di non scegliere. E, poi, quante nazioni ci sono nel mondo dove non si vota, dove c'è una testa che ha già pensato tutto... In fondo noi viviamo in una democrazia... E' un valore aggiunto anche la democrazia. In democrazia senti cose dritte, senti cose storte, senti cose che condividi e non condividi... Certamente tutti abbiamo il dovere di informarci, di farci una coscienza. Il voto è esprimere un giudizio".


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