Scorie - Gratifiche natalizie

Apprendo dall'ANSA che, a pochi giorni dal Natale, per 55mila eurocrati è scattato un aumento retroattivo degli emolumenti degli ultimi sei mesi nella misura del 2,4 per cento. Pare che l'aumento sia dovuto a compensazione dell'inflazione, nonostante proprio gli eurocrati (tra gli altri) parlino un giorno sì e l'altro pure dello "spettro della deflazione", oltre a un bonus di fine anno.

Il capo degli eurocrati, nonché presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, incasserà la "misera" somma di 4mila euro. C'è da sperare che riesca a trascorrere dignitosamente le festività natalizie.

Ovviamente avere una opinione critica nei confronti di fatti del genere comporta l'essere incasellati, alternativamente, nel girone dei demagoghi o dei populisti. Credo che ognuno se ne possa fare una ragione.

Al di là del costo complessivo della "mancia" natalizia, pari a circa 100 milioni di euro, credo sia interessante notare come i burocrati siano ormai l'equivalente degli eserciti ai tempi degli imperi e delle monarchie (o, se si preferisce rimanere a tempi più recenti, si pensi alle dittature).

Così come il sovrano trattava bene i soldati per assicurarsi la loro lealtà, i politici trattano bene i burocrati perché, in fin dei conti, sono costoro a detenere il potere vero, essendo loro, di fatto, a governare i carrozzoni statali o sovranazionali.

Come sempre, il denaro è quello di coloro che pagano le tasse, che saranno ben lieti di aver fatto questa gratifica natalizia agli indefessi burocrati di Bruxelles e dintorni. Forse.


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