Scorie - Tutte le tasse violano la proprietà

"Non è la Chiesa cattolica ad affamare l'Italia. A scegliere le scuole paritarie sono un milione e 300 mila studenti, con grandi risparmi per lo Stato. Mentre gli istituti paritari ricevono contributi per 520 milioni di euro, lo Stato risparmia sei miliardi e mezzo."
(N. Galantino)

Monsignor Nunzio Galantino, segretario della Conferenza episcopale italiana, ha reagito alla recente sentenza della corte di Cassazione pronunciatasi in merito a un contenzioso tra il comune di Livorno e le scuole cattoliche di quella città relativamente al pagamento dell'Ici (oggi Imu) sugli immobili utilizzati per fornire il servizio scolastico.

Tutto ruota attorno alla destinazione ad attività commerciale dell'immobile: in base alla pronuncia della Cassazione è sufficiente che l'attività sia potenzialmente commerciale per rendere obbligatorio il pagamento dell'imposta.

A me non interessa tanto il merito della vicenda: da un organo di uno Stato sempre più affamato di tasse e perennemente a corto di denaro per via di spese mai messe sotto controllo, è logico attendersi decisioni come quella in questione.

E da libertario considero una violazione della proprietà ogni forma di imposizione fiscale, a prescindere dal fatto che colpisca una scuola paritaria (teoricamente) no profit oppure il dickensiano Ebenezer Scrooge.

Ho sempre provato un certo fastidio, quindi, nel constatare il richiamo da parte dei vertici della chiesa cattolica sul dovere di pagare le tasse rivolto ai fedeli, salvo poi opporsi al pagamento delle imposte sulle sue proprietà. Non che si tratti di un atteggiamento inusuale: il mondo è pieno di gente che vorrebbe azzerare il proprio carico fiscale spostandolo sugli altri, che si scaglia contro l'evasione fiscale degli altri non disdegnando, quando possibile, di evitare una tassa.

E' un esercizio massimamente ipocrita, oltre che filosoficamente ed eticamente insostenibile. O si è contro tutte le imposte e tasse, coerentemente essendo anche contrari a ogni spesa pubblica e intervento statale, oppure si accetta di essere tassati al pari degli altri.

Perché la prima posizione, quella libertaria, è da preferire? Perché è l'unica compatibile con il rispetto del diritto di ognuno a non vedere violato ciò che è di sua proprietà. As simple as that.




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