Scorie - Lotta di classe
"Il Primo maggio è dei lavoratori e non dei padroni. Il Ministro Poletti sbaglia a creare commistioni corporative anche nei momenti celebrativi: c'è chi sfrutta e chi è sfruttato. Una realtà. Una realtà che sta alla radice del sistema capitalistico… se gran parte delle partite Iva, dei lavoratori autonomi, delle modeste imprese familiari, sono parte di questo mondo del Primo maggio, non lo sono in questa giornata i padroni delle medie e grandi imprese, così come dirigenti e amministratori delle multinazionali pubbliche e private. E' una idea strampalata mettere sullo stesso piano i capitani d'impresa e i loro dipendenti, le associazioni di rappresentanza delle imprese come Confindustria e gli operai alle loro dipendenze fissi e precari."
(A. Breda)
Non sapevo chi fosse Augustin Breda finché ho letto queste sue dichiarazioni riportate dall'ANSA. Adesso so che di tratta di un dirigente nazionale Cgil e componente direzione nazionale Fiom, e ho l'impressione che voglia far apparire il capo della Fiom, Maurizio Landini, un moderato.
Breda usa un linguaggio da lotta di classe in stile otto-novecentesco, roba da marxismo duro e puro, peraltro meno dannoso, a mio parere, del marxismo pseudoscientifico alla Thomas Piketty, che viene osannato in giro per il mondo per aver scritto un libro di 800 pagine in cui predica una tassazione predatoria dei "ricchi" per risolvere il problema delle diseguaglianze di reddito.
Personalmente credo che con gente che ragiona (ancora) in questo modo si vada poco lontano e sono anche convinto che sarebbe tempo sprecato cercare di far capire al signor Breda che la vera distinzione non è tanto tra lavoratori e padroni, bensì tra pagatori di tasse e consumatori di tasse.
In quel caso si coglie molto meglio la distinzione tra sfruttatori e sfruttati.
(A. Breda)
Non sapevo chi fosse Augustin Breda finché ho letto queste sue dichiarazioni riportate dall'ANSA. Adesso so che di tratta di un dirigente nazionale Cgil e componente direzione nazionale Fiom, e ho l'impressione che voglia far apparire il capo della Fiom, Maurizio Landini, un moderato.
Breda usa un linguaggio da lotta di classe in stile otto-novecentesco, roba da marxismo duro e puro, peraltro meno dannoso, a mio parere, del marxismo pseudoscientifico alla Thomas Piketty, che viene osannato in giro per il mondo per aver scritto un libro di 800 pagine in cui predica una tassazione predatoria dei "ricchi" per risolvere il problema delle diseguaglianze di reddito.
Personalmente credo che con gente che ragiona (ancora) in questo modo si vada poco lontano e sono anche convinto che sarebbe tempo sprecato cercare di far capire al signor Breda che la vera distinzione non è tanto tra lavoratori e padroni, bensì tra pagatori di tasse e consumatori di tasse.
In quel caso si coglie molto meglio la distinzione tra sfruttatori e sfruttati.
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