Scorie - Covid-Alitalia

Pare che nel decreto legge che aumenterà di 20 miliardi il deficit (e dubito che sarà il conto definitivo), ci siano anche 500 milioni per il settore aereo e, a seguire, 3 miliardi per nazionalizzare Alitalia. Questo, almeno, si legge su Repubblica del 15 marzo.

In questi giorni in cui i tossici da spesa pubblica nostrani sentono di poter mettere da parte ogni remora nel reclamare la solidarietà europea in nome della lotta a Covid-19, dubito che infilare l'ennesimo stanziamento miliardario per mantenere artificialmente in vita una compagnia che è in stato fallimentare da lustri sia il modo migliore per fugare i dubbi di chi vive a nord delle Alpi.

Però tutto questo non mi stupisce. In momenti come questi c'è chi pensa che venga fuori il meglio delle persone. A volte è vero, ma credo non venga fuori solo il meglio.

Ahimè.

 "Se io domenica mattina vado a votare - ha sottolineato il Cardinale- è perché sono convinto che esista un bene comune che riguarda te, riguarda tutti noi. Siamo un 'noi' di cui dobbiamo tenere conto. E mi fa paura, invece, questo atteggiamento individualistico, in fondo, di non scegliere. E, poi, quante nazioni ci sono nel mondo dove non si vota, dove c'è una testa che ha già pensato tutto... In fondo noi viviamo in una democrazia... E' un valore aggiunto anche la democrazia. In democrazia senti cose dritte, senti cose storte, senti cose che condividi e non condividi... Certamente tutti abbiamo il dovere di informarci, di farci una coscienza. Il voto è esprimere un giudizio".

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