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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

Scorie - Il "meglio" coercitivo

"Gli esseri umani sono intelligenti. Possiamo infrangere o eludere ogni regola imposta. Se si trova una regola che sembri descrivere come agisce un gruppo di persone, sarebbe bene essere cauti nel cercare di usare quella regola per controllare le persone… Ma a volte è possibile disegnare sistemi umani che funzionano. Per esempio, creare leggi sulla sanità ha fortemente ridotto la diffusione delle epidemie. Tassare le persone per pagare la costruzione di strade ha portato ad avere più strade e migliori di quante ne avremmo avute le se cose fossero state lasciate al settore privato." (N. Smith) A Noah Smith capita spesso di affrontare il tema dell'uso della matematica in economia. Alcuni ritengono che, in buona sostanza, non abbia alcuna scientificità un articolo, un saggio o un manuale di economia che non sia infarcito in ogni sua pagina di equazioni. E più queste equazioni sono complesse, più il lavoro è considerato scientifico. Inoltre, la base di ogni lavoro deve

Scorie - Nessuna collaborazione

Un articolo di Enrico De Mita dal titolo "Nuovo fisco? Tasse giuste, collaborazione vera", pubblicato sul Sole 24 Ore, mi fornisce diversi spunti per ribadire che, realisticamente, non può esservi un rapporto di "collaborazione vera", men che meno di fiducia reciproca, tra il fisco e il cosiddetto contribuente. E' la natura stessa del rapporto, nel quale una parte ha potere coercitivo sull'altra, che rende impossibile, per chi subisce la coercizione, sentire che si tratti di collaborazione in un rapporto di reciproca fiducia. Ovviamente possono esistere eccezioni, ma credo che in tal caso non ci si allontani dal vero ipotizzando un atteggiamento intriso di servilismo da parte del pagatore di tasse. De Mita apre l'articolo così: " Nell'atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2016/2018 il ministro dell'Economia ha posto la collaborazione con il contribuente come condizione primaria per la

Scorie - Speculazioni

"Se uno vende un appartamento, un negozio, una casa che non ha è penalmente perseguibile, è una truffa. Il meccanismo può favorire gli andamenti speculativi e di conseguenza altera le certezze di lealtà e di trasparenza sulle quali i mercati devono essere regolati." (A. Patuelli)   Il presidente dell'ABI, Antonio Patuelli, sostiene che vendere un titolo allo scoperto sia sostanzialmente una truffa. Posto che esistono diversi modi per prendere una posizione ribassista su un titolo, una commodity o un indice (Patuelli vorrebbe mettere al bando anche tutti i derivati?), immagino che il riferimento sia alla vendita allo scoperto di titoli sul mercato azionario. Ciò che Patuelli sembra ignorare è che uno strumento finanziario, a differenza di un appartamento, un negozio o una casa, è generalmente un bene fungibile. Ciò significa che è possibile ottenere a prestito i titoli che si vendono allo scoperto, in modo da consegnarli al compratore. Il problema, quindi

Scorie - Lotterie e paternalismo

"Quindi le lotterie tendono a funzionare come una tassa sui poveri. Potrebbe allora essere etico limitare la partecipazione alle lotterie solo alle persone sufficientemente istruite per comprendere la perdita alla quale vanno incontro, e ricche a sufficienza per sopportarle… In alternativa, potremmo porre un tetto all'ammontare dei biglietti che possono essere comprati dai poveri. Ovviamente ciò genererebbe minori entrate per i governi, per cui non scommetterei che avvenga." (N. Smith) Commentando la partecipazione di una moltitudine di persone al Powerball (il cui montepremi da 1,6 miliardi di dollari è stato recentemente vinto da tre persone, le quali lasceranno almeno la metà della vincita in imposte federali, statali e comunali), Noah Smith ha proposto alcune restrizioni. Una delle tendenze tipiche dei sinistrorsi che nel mondo anglosassone si definiscono liberal è quella a invocare dosi massicce di paternalismo da parte dello Stato, che dovrebbe imporre cer

Scorie - Credito sub-prime nel settore auto

"È cresciuta molto la parte del credito al consumo che consiste di prestiti personali e di vendite a rate, molto meno costosa rispetto al 20% di tassi d'interesse pagati sugli sbilanci delle carte di credito. E in effetti, complice la politica monetaria super-espansiva, gli interessi pagati sul credito al consumo sono molto più bassi di quelli dell'ante-crisi, malgrado il peso del debito totale sia aumentato." (F. Galimberti) Commentando l'evoluzione del credito negli Stati Uniti, Fabrizio Galimberti usa toni rassicuranti. Il credito al consumo è cresciuto parecchio, ma i mutui pesano meno, e così pure le carte di credito. Tutto bene, dunque? Non direi. Gli acquisti a rate sono aumentati notevolmente a seguito della perdurante politica monetaria espansiva da parte della Fed, che, come riconosce lo stesso Galimberti, ha compresso i tassi di interesse anche sul credito al consumo. Lo stock di debito in capo ai consumatori aumenta, ma il suo peso è reso

Scorie - La qualità non abbassa la spesa

"Non è vero, come si legge a volte, che la spending review non c'è più: la revisione della spesa continua e si rafforza nella qualità prima ancora che nella quantità." (P. C. Padoan) Meno male che il ministro dell'Economia e delle Finanze ci ha rassicurati tutti quanti in merito allo stato di salute della spending review, della quale si sono perse le tracce. Secondo Padoan, non solo la spending review è viva e vegeta, ma si sta addirittura rafforzando "nella qualità prima ancora che nella quantità". A giudicare dai numeri non ancora relativi all'intero 2015 e quelli della recente legge di stabilità, l'aspetto qualitativo deve avere avuto una significativa prevalenza su quello quantitativo, in effetti. Il fatto è che la spesa pubblica non si riduce affatto, ma aumenta di anno in anno. Peccato che le valutazioni qualitative siano molto più soggettive di quelle quantitative e che, se si guarda alla sostanza, un bilancio è fatto di numeri e

Scorie - Critiche alla Fed per i motivi sbagliati

"L'attuale politica monetaria dei tassi e di rafforzamento del dollaro, acuita in questi giorni, sta mettendo in difficoltà i paesi emergenti, gravemente indebitati. Naturalmente è questa una politica per il predominio economico degli Stati Uniti che svantaggia pesantemente, con un'Europa assente, anche la Russia e la Cina, la cui collaborazione politica dovrebbe essere essenziale per evitare una globalizzazione distruttiva, senza giustizia, e piena di disuguaglianze, abbracciata alle più pericolose ideologie del capitalismo finanziario che ha dovunque calpestato i diritti principi delle democrazie liberali." (G. Rossi) Commentando l'ultimo discorso di Obama sullo stato dell'Unione, Guido Rossi ha criticato l'ottimismo del presidente degli Stati Uniti. Tra le altre cose, Rossi ha, come di consueto, denunciato l'aumento delle disuguaglianze di reddito, ricordando che i maggiori benefici della ripresa post recessione è andata ai più ricchi. Dop

Scorie - Il superstato crea superproblemi

"Stati Uniti d'Europa: se vogliamo avere prospettiva dobbiamo lavorare a questo progetto. Non credo che ci siano altre strade per dare risposte ai problemi dei cittadini. Ma veramente pensiamo che noi, con i grandi 'Giganti', noi piccole Patrie pensiamo di competere? Quindi la sfida, la missione è riuscire fare in modo che il sogno evocato dai padri fondatori diventi realtà." (L. Boldrini) Inserendosi nel solco che fa riferimento al mantra "per risolvere i problemi serve l'Europa e per risolvere i problemi dell'Europa serve più Europa", la "presidenta" Laura Boldrini pronuncia frasi che magari fanno effetto sul pubblico (se non particolarmente abituato a ragionare, mi permetto di supporre), ma che sono totalmente vuote di significato. A parte ricordare che esistono Paesi che non hanno bisogno di essere giganteschi o di aggregarsi a questo o quello per andare avanti e in cui pare che le persone non se la passino poi così male (

Scorie - Ist Wolfgang imbezil?

"Ho suggerito di fissare una tassa su ogni litro di benzina, se non ci sono fondi sufficienti nei budget nazionali o in quello europeo. Perché non dovremmo affrontare il problema a livello europeo, se la questione è così urgente?" (W. Shäuble) Da quanto Angela Merkel ha aperto le porte della Germania (per la verità con un atteggiamento ondivago) ai migranti (soprattutto se richiedenti asilo), i costi relativi alla gestione dell'accoglienza di queste persone sono inevitabilmente aumentati. Il suo ministro delle finanze, Wolfgang Shäuble, ha quindi lanciato un'idea non troppo originale: introdurre una tassa ad hoc sulla benzina. In questo i governanti italiani sono sempre stati maestri, considerando che ancora oggi paghiamo accise per finanziare la guerra in Abissinia. La proposta di Shäuble è fastidiosa per almeno due motivi: in primo luogo, perché incoerente con l'atteggiamento generalmente adottato da lui stesso quando si tratta di mutualizzare cost

Scorie - La dignità a spese altrui

"Si tratta di affermare in concreto che nessun cittadino nell'Unione, in caso di necessità, viene lasciato solo, mettendo a disposizione risorse minime ma sufficienti a non fargli perdere la dignità. Il reddito minimo potrebbe essere erogato, già a trattati vigenti, direttamente dal bilancio dell'Unione ai cittadini di tutti gli Stati membri, esonerando da tale onere i Paesi che già vi provvedono; le risorse necessarie sarebbero reperite attraverso un'apposita imposta su specifiche operazioni, come le transazioni finanziarie internazionali, o sulle attività inquinanti (una sorta di Carbon Tax europea)." (L. Boldrini) Quando si tratta di fare i buoni con i soldi degli altri, la presidenta Laura Boldrini non teme rivali. Il suo modo di argomentare, tipico peraltro di quasi tutti i solidaristi con i soldi altrui, è volto a trasformare ciò che dovrebbe essere nulla più che un atto volontario in un atto dovuto a norma di legge. E chi si oppone a provvedimenti com

Scorie - La spesa in deficit gonfia solo il debito

"Per quei Paesi il cui debito è vincolato c'è una via d'uscita, sulla base del principio di lunga tradizione del moltiplicatore di pareggio di bilancio: un aumento della spesa pubblica accompagnata da maggiori imposte stimola l'economia. Purtroppo, molti Paesi, tra cui la Francia, sono impegnati in contrazioni del pareggio di bilancio." (J. Stiglitz) Joseph Stiglitz, già premio Nobel per l'economia, è un sostenitore del rilancio della domanda aggregata anche grazie a un'espansione del deficit pubblico. A suo parere dovrebbero fare investimenti pubblici a debito tutti quei Paesi che possono indebitarsi a tassi molto bassi e comunque inferiori ai rendimenti attesi da tali investimenti. Anche chi è già "tirato" con il debito dovrebbe aumentare la spesa per investimenti, aumentando al contempo le imposte. Il tutto perché ciò sarebbe di stimolo all'economia. Stiglitz cita poi la Francia, che a suo dire starebbe (sciaguratamente) face

Scorie - Non può esserci fiducia tra chi paga le tasse e chi le riscuote

"Una buona lotta all'evasione si realizza con molti strumenti, con una diversificata intensità settoriale, economica e geografica, con tempi e modalità che riescano ad abbattere nei contribuenti il muro della sfiducia e li convincano che pagare le imposte non solo è un dovere civico, ma è anche conveniente sul piano economico e sociale." (A. Cremonese) Angelo Cremonese, dottore commercialista e docente universitario, è uno dei tanti esempi di "tecnici" della materia fiscale che mettono in discussione il metodo con il quale lo Stato esercita l'imposizione fiscale, e non l'imposizione fiscale in quanto tale. A suo parere il fisco dovrebbe apparire un partner benevolo per chi paga le tasse, che dovrebbe versare denaro nelle casse dell'erario sentendo che quello, oltre a essere un "dovere civico", è anche "conveniente sul piano economico e sociale". Chissà perché la gente, ovviamente quella che non campa di tasse altrui, con

Scorie - Qe e premio per il rischio

"I tassi di interesse che sono scesi in territorio negativo sono quelli sui titoli governativi. La discesa dei tassi di interesse sui titoli di Stato verso zero dovrebbe abbassare anche i tassi di interesse per le imprese, ma non dovrebbe influire nello spread tra tassi pagati dalle imprese e tassi sui titoli di Stato. E' questo spread a essere determinante per prezzare il rischio, non il livello assoluto dei tassi." (N. Smith) Noah Smith respinge le critiche alla politica monetaria espansiva avanzate da chi ritiene che la compressione dei tassi sui titoli di Stato (oggetto prevalente degli acquisti operati dalla Fed e dalle altre banche centrali nei vari quantitative easing) abbia un effetto tossico sulla determinazione dei premi per il rischio, distorcendo gli investimenti. Critiche del tutto coerenti con la teoria del ciclo economico della Scuola Austriaca, contestualizzandola al mondo finanziarizzato di oggi. Smith le respinge dicendo che quello che conta è

Scorie - Socialisti in abito talare

"Un Paese in cui c'è chi guadagna in un anno o meno quanto la stragrande maggioranza dei lavoratori non riuscirà a guadagnare per tutta la vita è semplicemente malato, e in esso si alimenterà inevitabilmente una situazione di disagio diffuso e di disgregazione fino a che i suoi legislatori non troveranno vie per far crescere la giusta distribuzione dei beni fra i cittadini." (B. Forte) Secondo monsignor Bruno Forte in Italia c'è un problema di distribuzione della ricchezza; distribuzione che, a suo dire, non è "giusta". L'indicatore di ingiustizia sembrerebbe dovuto alle disparità di reddito, che nelle sue forme più accentuate farebbe dell'Italia un Paese "malato". Si tratta di una impostazione tipicamente socialista, nulla di nuovo. Il problema resta sempre lo stesso: giudicare ciò che è giusto o ingiusto è inevitabilmente arbitrario se si valuta la dimensione dei redditi e non la modalità con la quale tali redditi sono gener

Scorie - La ricetta FMI per il 2016

"Il Fondo monetario internazionale continua a suggerire che le economie avanzate usino gli stimoli fiscali per incoraggiare gli investimenti pubblici, soprattutto nelle infrastrutture di qualità. I piani fiscali credibili a medio termine restano una priorità, soprattutto per gli Stati Uniti e il Giappone." (C. Lagarde) Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, usa la retorica tipicamente keynesiana per indicare ai governi delle economie avanzate cosa dovrebbero fare nel 2016. Usare gli stimoli fiscali per incoraggiare gli investimenti pubblici è una formula che, nella sostanza, significa fare spesa pubblica classificata come investimenti. Cosa debba incoraggiare un governo in tema di cosiddetti investimenti pubblici non si sa, dato che è il governo stesso a decidere quanto spendere e per cosa. Ma tant'è. Secondo Lagarde, gli investimenti pubblici dovrebbero essere fatti in "infrastrutture di qualità". Di quali infras

Scorie - Cambiano anche il significato del termine mercato

"Il 2016 deve ancora iniziare ed è adesso che si può fare il grande salto a Pechino, passare dal QE alla cinese messo in atto dopo la crisi estiva a un QE come quello di Bce, Federal Reserve, Banca del Giappone. Questo significa passare da un QE con acquisti indiretti a un QE con acquisti diretti di asset più vari e al tempo stesso un QE più trasparente, più vicino alle pratiche standard internazionali, più in sintonia con le regole dei mercati, e quindi più democratico." (I. Bufacchi) Dopo anni di politiche monetarie iperattive in senso espansivo, capita di leggere commenti a quanto accade in giro per il mondo che hanno un che di surreale, per chi cerca di non vedere le cose con le lenti deformanti che sembra indossare la maggior parte dei commentatori. Si prendano a esempio le parole che ho tratto da un articolo di Isabella Bufacchi sul Sole 24 Ore. Commentando le (maldestre) mosse delle autorità cinesi nel cercare di sorreggere il mercato azionario, alle prese co

Scorie - Sempre peggio in Venezuela

Apprendo dall'ANSA che il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha approfittato dei poteri speciali di cui disponeva fino a fine 2015 per modificare la legislazione che regola l'elezione dei membri della Banca Centrale, nonché alcune prerogative della stessa. Il potere di eleggere i membri della Banca Centrale è stato tolto al Parlamento, non perché Maduro voglia una banca centrale più indipendente, bensì per asservirla a se stesso, avendo perso la maggioranza in Parlamento a seguito delle recenti elezioni. D'ora in poi la Banca Centrale potrà " sospendere in modo transitorio la pubblicazione di informazioni durante situazioni interne ed esterne che rappresentano una minaccia alla sicurezza della nazione o alla sua stabilità economica ", una notizia niente affatto rassicurante in un Paese con un piede e mezzo nell'iperinflazione. Non che sia più rassicurante, peraltro, la disposizione presidenziale in base alla quale la Banca Centrale " po

Scorie - Quale patto sociale?

"L'evasione viola il patto sociale, peggiora il rapporto tra cittadini e Stato e riduce la solidarietà." (S. Mattarella) Pochi giorni fa è andato in onda, a reti unificate, il primo discorso di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra i temi di cui si è occupato, grande rilievo è stato dato all'evasione fiscale. Mattarella ha citato una recente pubblicazione del centro studi di Confindustria, secondo il quale l'evasione ammonterebbe a 122 miliardi, ossia 7.5 punti di Pil. Secondo il CsC, se l'evasione fosse dimezzata il Pil ne trarrebbe grande beneficio, così come l'occupazione. Quello che Mattarella non ha riportato è l'ipotesi su cui si basa la stima del CsC: che l'evasione recuperata si traduca in altrettante riduzioni di tasse. Non mi interessa approfondire la questione dei calcoli fatti dal CsC, anche se nei casi in cui l'evasione sia "di sopravvivenza" (ossia in quei casi nei quali se l'

Scorie - Fallacia mercantilista

"L'altro canale attraverso cui il QE sostiene l'economia è il tasso di cambio… da un anno in qua, l'euro si è svalutato del 12 per cento nei confronti del dollaro. Parte di questa svalutazione è avvenuta ancor prima che il QE avesse inizio, grazie al classico effetto creato dalle aspettative… Questa svalutazione rende più convenienti le nostre esportazioni verso gli altri Paesi: se un americano paga di meno un euro, vuole dire che paga di meno le merci prodotte da noi, il cui prezzo è fissato in euro. Quindi è più facile vendere i nostri prodotti all'estero." (A. Baglioni) Angelo Baglioni, docente di Economia politica alla Cattolica di Milano, ha scritto qualche settimana fa per il Venerdì di Repubblica un articolo divulgativo per spiegare ai profani della materia cosa è e come funziona il Quantitative easing (Qe). Ho riportato il passaggio relativo all'effetto sui tassi di cambio per evidenziare la versione parziale e tipicamente mercantilista (