Scorie - Al peggio non c'è proprio mai limite

Quando cade nella tentazione di credere che anche il peggio abbia un limite, gli capita di doversi ricredere. A me è capitato imbattendomi in un articolo che dava conto della riforma della legge di bilancio appena approvata, che prevede "un allegato nuovo al Def contenente indicatori di benessere equo e sostenibile selezionati per una valutazione più ampia dell'impatto delle politiche pubbliche, a cui si aggiunge la sperimentazione del "bilancio di genere", anche in questo caso per una più completa valutazione d'impatto delle norme su uomini e donne."

Non solo la legge di bilancio conterrà numeri inattendibili in merito all'evoluzione dei saldi di bilancio, con tagli di spesa che non si realizzano e diminuzioni di imposte che si materializzano solo nei comizi di Renzi, maldestramente appoggiato da Padoan, che ha più gusto nel vestire di quanto sia credibile nel difendere la narrazione renziana (il che è tutto dire).



D'ora in poi, in omaggio al politicamente corretto, verranno messi anche "indicatori di benessere equo e sostenibile", che non hanno alcun senso, non fosse altro per il fatto che il benessere può essere valutato solo soggettivamente da ogni individuo, per cui ogni valutazione compiuta a livello macro è necessariamente arbitraria.

Quanto al "bilancio di genere", ci si potrebbe prendere limitare a farsi una risata, ma non mi stupirei se si levasse la protesta di chi è biologicamente uomo (donna), ma si sente donna (uomo), per essere considerati una posta fuori bilancio.

A conferma del fatto che, evidentemente, non c'è limite al peggio.
 
 
 
 
 
 


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