Scorie - I costi della transizione che si vedono e quelli che si vedono meno

In un articolo dedicato alla perdita di competitività del Vecchio Continente rispetto a Stati Uniti e Cina, Marco Fortis critica le istituzioni comunitarie sostenendo che l'Europa è "senza strategia ed ammantata solo di ideologie ambientaliste. Ed è un'Europa che, per di più, non ha nemmeno capito che ormai il liberismo è stato messo al bando persino in America. Infatti, negli Stati Uniti e in Cina la competitività e la transizione energetica vengono supportate a colpi di aiuti di Stato, mentre in Europa si pretende di scaricare i costi della decarbonizzazione e delle iper-regolamentazioni su imprese e cittadini."

Che l'Europa sia ammantata di ideologie ambientaliste è tristemente noto, così come è noto che sia la patria delle iper-regolamentazioni.

Tuttavia non è che finanziare la transizione mediante aiuti di Stato non comporti un costo per imprese e cittadini. Semplicemente lo sposta nel tempo e lo redistribuisce, perché lo fa gonfiando il debito pubblico il cui servizio è a carico dei pagatori di tasse di oggi e soprattutto di domani.

In sostanza, il costo imposto in Europa "si vede", mentre quello imposto in America e in Cina "non si vede" come avrebbe detto Bastiat. O comunque si vede di meno. Ma, come per ogni intervento statale, non è un pasto gratis, non per tutti per lo meno.

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