Scorie - La (non) discesa del debito




Pochi giorni fa la Banca d'Italia ha rivisto al rialzo le stime di crescita del Pil (i maligni potrebbero supporre che Ignazio Visco stia cercando di ingraziarsi il governo, essendo in scadenza di mandato e puntando al rinnovo).

Il ministro dell'Economia Padoan ha dichiarato:

"Grazie alla crescita superiore al previsto anche il debito continuerà a scendere."

Si tratta di una dichiarazione seriale ormai, che purtroppo non accenna a diventare vera solo per il fatto di essere ripetuta. Anzi, più Padoan la ripete, meno è sopportabile.

Il debito pubblico non accenna a diminuire. La medesima Banca d'Italia nello stesso giorno in cui rivedeva al rialzo le stime di crescita del Pil aggiornava anche l'ennesimo record del debito pubblico, che presto raggiungerà (e supererà) i 1.300 miliardi di euro.

E' indubbiamente vero che Padoan si riferisce al rapporto tra debito e Pil, ma anche questo non ha ancora iniziato a diminuire e difficilmente lo farà, considerando anche le spese per i salvataggi di banche, ovviamente da finanziare incrementando il debito pubblico.

Quindi non solo non "continuerà" a scendere, ma con ogni probabilità neppure inizierà. Almeno si avesse la decenza di non prendere per i fondelli chi paga il conto.


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