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Visualizzazione dei post da settembre, 2014

Scorie - Il contro vertice

Apprendo dall'ANSA che in occasione della riunione del Consiglio direttivo della BCE del prossimo 2 ottobre, che si terrà a Napoli, una "vasta rete di movimenti" sta organizzando un "contro vertice". Nel volantino con cui viene reso noto questo contro vertice, si legge, tra l'altro: " Perché avere una Banca centrale europea ed usarla per rifinanziare un sistema bancario responsabile della stessa crisi invece che adottare politiche di redistribuzione e di nuovo welfare, è una ulteriore causa di impoverimento e continuazione dello stato di crisi ." E' un vero peccato, credo, che la maggior parte delle critiche mosse alle banche centrali sia animata da auspici che, se concretizzati, non renderebbero certo migliori le cose per il sistema economico in generale. Il sistema bancario è considerato responsabile di non dare soldi a tutti quanti, prescindendo dal merito di credito, mentre le banche centrali sono a loro volta criticate non perché ges

Scorie - Relazioni causali

"Non sono solo gli investitori e gli economisti eterodossi a credere che il credito sia il carburante che alimenta il ciclo economico… Sembra che gli unici a non avere l'istinto di credere alla crescita alimentata dal credito siano gli economisti accademici." (N. Smith) Da quando leggo i pezzi di Noah Smith su Bloomberg ho l'impressione di aver trovato una nuova fonte inesauribile di ispirazione per Scorie. Smith punta spesso il dito contro coloro che usano toni poco civili nello scrivere, soprattutto quando scrivono su propri blog, ma lui stesso non esita a trattare chi dissente dalle sue opinioni come se fosse un deficiente, peraltro parlando da un pulpito non sempre adeguatamente informato sulle argomentazioni di coloro che intende criticare. Questo è successo, per esempio, in un suo recente pezzo in cui mette in dubbio il legame tra espansione del credito e ciclo economico, quanto meno in termini di relazioni causali. Leggendo Smith si ha l'impressione ch

Scorie - Pillole di socialismo monetario

"A giugno la Bce, seguendo l'esempio della Banca d'Inghilterra nel 2012, ha individuato come nuovo obiettivo delle sue politiche «il credito bancario per l'economia reale»... Prima dello scoppio della crisi, nel 2008, queste misure sarebbero state tacciate di interventismo ingiustificato." (K-T. zu Guttemberg, R. A. Werner) Karl-Theodor zu Guttenberg è un politico tedesco del partito CSU, già ministro della difesa costretto alle dimissioni quando venne a galla che aveva copiato buona parte della tesi di dottorato; Richard Andreas Werner è un economista tedesco che insegna all'università di Southampton, ed è un fautore dell'espansione monetaria quantitativa fin dagli anni Novanta. Nel prosieguo li chiamerò G&W. A onor del vero, c'è chi considera quelle misure "interventismo ingiustificato" (anche se sarebbe meglio dire "ingiustificabile") anche adesso. Anzi, c'è chi considera che fu un altro interventismo ingiustificabil

Scorie - Chi deve fare gli investimenti

"Un cambio di direzione nella logica di un aumento di investimenti della politica economica europea: questo è il vero luogo dove abbiamo speso il 41% preso alle europee… Sul tema mi sento molto in linea con la politica economica del governo americano perché diciamo che la crescita si fa anche con gli investimenti." (M. Renzi) Ogni volta che si appresta ad andare a un qualche vertice europeo, Matteo Renzi tira fuori la storia degli "investimenti per la crescita". Suppongo che siano i suoi consiglieri economici ad avergli messo nel catalogo dei mantra da ripetere questa storia della spesa pubblica "buona" contrapposta a quella "cattiva". Renzi appartiene infatti alla folta schiera di coloro che ritengono che le spese pubbliche classificate come "investimenti" andrebbero escluse dal computo del deficit. Di questo argomento mi sono già occupato più volte, per cui qui mi limiterò a ripetere un'osservazione di buon senso: si può anch

Scorie - Ospedale keynesiano

"Arrivati all'ospedale ci potrebbero essere gli strumenti giusti per operare il paziente: quelli di una politica fiscale che stimoli la domanda interna via minori tasse e soprattutto maggiori investimenti pubblici. Ma c'è un altro problema: le porte del pronto soccorso sono sbarrate, dall'ottuso Fiscal Compact che impedisce dal 2011 ad imprese e famiglie di sperare nella ripresa e tornare a scommettere sul futuro investendo. E questo perché bisogna fare austerità nefasta. Il referendum contro la legge 243 che importa il Fiscal Compact in Italia è la nostra unica possibilità per far sentire la voce dell'Italia in Europa, una voce che potrà salvare non solo noi, ma tutta la costruzione europea." (G. Piga) Gustavo Piga, professore keynesiano di economia e presidente del comitato promotore del referendum contro il Fiscal Compact, ritiene che l'ennesima misura espansiva adottata dalla BCE il 4 settembre sia un'ambulanza un po' tradiva che porta il pa

Scorie - Riallocazioni di spese e di tasse

"La spending review non è un taglio della spesa, ma innanzitutto una revisione della stessa: quando ci impegniamo a ridiscutere 20 miliardi su 800 stiamo toccando il 3% ma non necessariamente porterà a una riduzione totale della spesa, può darsi che alcune voci siano riallocate in maniera diversa." (M. Renzi) Intervenendo alcuni giorni fa al Senato, Matteo Renzi ha voluto rassicurare chi, nel suo partito e non solo, aveva timore che i tagli di spesa di cui si è riempito la bocca durante le settimane agostane fossero qualcosa di più di chiacchiere. Giusto per sancire il benservito al commissario Cottarelli, che a fine ottobre tornerà al FMI, Renzi ha precisato che spending review significa revisione della spesa (meno male che ce l'ha fatta lui la traduzione letterale dall'inglese), e che i 20 miliardi delle già citate chiacchiere agostane non sono più, come andava dicendo allora, tagli, bensì, "ridiscussioni" e "riallocazioni". Il tutto per c

Scorie - Risalirà

"Può darsi che quest'anno avremo un numero (del pil) negativo ma sarà molto più piccolo del passato… risalirà già dal prossimo anno e in misura crescente dagli anni successivi." (P. C. Padoan) Quando continuare a parlare di crescita del Pil nel 2014 dello 0.8 per cento sarebbe stato ben più che ridicolo, anche alla luce delle continue revisioni al ribasso operate da tutti coloro che si cimentano nel fare previsioni (peraltro volendo ignorare che in questo tipo di previsioni l'econometrista e l'avventore del bar sport spesso forniscono numeri di pari (in)attendibilità), Pier Carlo Padoan ha dovuto cambiare versione. Adesso ammette che "può darsi che quest'anno avremo un numero (del pil) negativo". Però "sarà molto più piccolo del passato". Vedremo se nella nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza di prossima pubblicazione il governo, pur rivedendo al ribasso le precedenti previsioni, continuerà a restare più ottimista d

Scorie - Prendere impegni

"Noi non ci tiriamo indietro ma continuiamo a fare l'unica cosa che abbiamo fatto dall'inizio: prendere impegni." (M. Renzi) Tra le tante cose dette durante il discorso tenuto alla Camera per presentare per l'ennesima volta il programma dei famosi (o famigerati) 1000 giorni, Matteo Renzi ha infilato anche questa. Credo che a forza di parlare e straparlare possa capitare di fare affermazioni inconsapevolmente comiche. In effetti ben difficilmente si può negare che Renzi abbia fin dall'inizio preso un sacco di impegni. Il problema è che finora ha accumulato impegni presi, spesso con annunci ricchi di effetti speciali, ma non è andato molto oltre. Il fatto che un numero crescente di osservatori, anche tra i più benevoli verso il presidente del Consiglio, inizi a manifestare scetticismo non dovrebbe a questo punto sbalordire Renzi. O sono tutti gufi?

Scorie - Economia e matematica

"Gli economisti usano in gran parte gli stessi strumenti di scienziati e ingegneri – algebra matriciale, regressioni multiple, teoria del controllo. Ma non li usano allo stesso modo. In economia – specialmente in macroeconomia – l'obiettivo è spesso di convincere le altre persone del tuo punto di vista." (N. Smith) Noah Smith scrive, tra gli altri, sul sito di Bloomberg. Nel pezzo dal quale ho attinto, Smith spiega a modo suo la differenza tra economia, scienze naturali e scienze umanistiche. Come tutti coloro che hanno un approccio all'economia per lo più quantitativo, Smith snobba chi non fa uso della matematica, più o meno esplicitamente suggerendo che il quel caso ci si fa guidare dalle proprie tendenze politiche. La cosa è un po' curiosa, dato che, sempre a suo dire, "in economia – specialmente in macroeconomia – l'obiettivo è spesso di convincere le altre persone del tuo punto di vista". E l'utilizzo della matematica servirebbe a rende

Scorie - Questione di ferie

"Ho dato anche una disponibilità a riconoscere una specificità che riguarda la magistratura e da questo confronto potrà venire fuori qualcosa che si può anche tradurre in un emendamento… Ho detto all'Anm che noi chiediamo alle toghe uno sforzo di comprensione dell'esigenza di compiere tutti un sacrificio in questo momento." (A. Orlando) Mentre Renzi parrebbe non voler fare retromarcia sulla questione delle ferie dei magistrati, il ministro della Giustizia Orlando dimostra di voler dare ascolto alle proteste del principale sindacato delle toghe. L'Anm ha definito "un grave insulto"  l'intenzione del governo di ridurre le ferie dei magistrati da 45 a 30 giorni, "decisa senza alcun previo confronto con la magistratura". Ovviamente ne andrà della "indipendenza" della magistratura, un mantra valido per ogni stagione. Capita anche questo in Italia: a fronte di un sistema giudiziario lento e farraginoso, con un arretrato pazzesco,

Scorie - The (bad) conscience of a liberal (33)

"La mia idea è che in Europa esistevano forti sentimenti anti-keynesiani anche prima della crisi greca e che la macroeconomia così come la intendono gli economisti anglosassoni non ha mai avuto davvero cittadinanza nei corridoi del potere europei. Qualunque sia la spiegazione, sta di fatto che ci troviamo di fronte… a una delle più grandi catastrofi della storia economica." (P. Krugman) Che questa volta Krugman l'abbia sparata un po' troppo grossa anche per i suoi standard lo si dovrebbe dedurre da queste parole che Carlo De Benedetti (che di certo non può essere sospettato di essere anti-krugmaniano) ha scritto in un articolo pubblicato sullo stesso giornale il giorno seguente a quello di Krugman, nel quale peraltro invocava a gran voce l'utilizzo del bazooka da parte della BCE: "Oggi sento dire che l'Europa ha una cultura anti-keynesiana, mi sembra francamente una sciocchezza". Effettivamente "sciocchezza" a me sembra un eufemismo, c

Scorie - Tagliare per spendere

"I tagli non saranno per 17 miliardi, ma io ne immagino 20 perché intendo liberare risorse da investire nei settori strategici come l'istruzione e la ricerca senza aumentare le tasse." (M. Renzi) In una lunga intervista rilasciata al Sole 24 Ore, Matteo Renzi, tra le tante cose, ha detto anche che "immagina" 20 miliardi di tagli da inserire nella prossima legge di stabilità. Questa affermazione ha scatenato i più sinistrorsi del suo stesso partito, nonché l'immancabile Cgil. A me sembra solo l'ennesima rappresentazione di un gioco delle parti sempre meno digeribile. Di certo l'immaginazione non manca al presidente del Consiglio, ma il fatto è che governa da sei mesi e finora l'unico fatto rilevante è la divergenza di opinioni con il commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, il quale anche poche settimane fa ha lamentato la tendenza a voler utilizzare le riduzioni di alcune voci di spesa per aumentarne altre, con effetto nella migli

Scorie - Verità a scoppio ritardato

"Il mio governo in pochi giorni ha messo in campo la riforma delle pensioni e la riforma della tassazione, introducendo di fatto una patrimoniale. Riforme concrete, non slides." (M. Monti) Dopo quasi tre anni, finalmente Mario Monti usa il termine corretto per quella che nel decreto da lui stesso definito "Salva Italia" era ipocritamente definita come modifica dell'imposta di bollo sulle comunicazioni relative ai prodotti finanziari. Che la modifica voluta da Monti costituisse di fatto l'introduzione di una imposta patrimoniale era evidente, ma per lungo tempo è stato ritenuto utile non chiamare quel balzello con il nome a esso più appropriato. Il professore e senatore a vita, rivendicando quanto fatto all'epoca in pochi giorni in confronto alle presentazioni in power point e alle chiacchiere dell'attuale inquilino di Palazzo Chigi, omette però di elencare quanto non volle includere in quel pacchetto. In primo luogo la riforma del mercato de

Scorie - Leader e follower

"L'Italia la cambiamo, piaccia o non piaccia ai soliti noti esperti di palude. Mille giorni e l'Italia tornerà leader, non follower. I giornali sono sempre tutti contrari, ma certo non è colpa dei giornali." (M. Renzi) Dopo i gufi, arrivano gli "esperti di palude", che per Renzi sono anche "soliti noti". Addirittura, secondo il presidente del Consiglio "i giornali sono sempre tutti contrari". Qui delle due l'una: o negli ultimi sei mesi uno è vissuto isolato dal resto del mondo, oppure non può non constatare che a Renzi l'eccessiva loquacità fa brutti scherzi. Certamente rispetto ai toni adulatori quasi unanimi dei primi mesi, di recente qualche critica a Renzi la si comincia a leggere anche sui mezzi di informazione italiani. Ma questo è il minimo che possa accadere dopo un semestre in cui il presidente del Consiglio ha parlato e straparlato, ma spesso alle parole non sono seguiti i fatti, oppure sono seguiti fatti molto m

Scorie - Sul risparmio

"Paesi come il nostro che hanno conosciuto una sequenza di riforme pensionistiche incontrano un serio problema: come incoraggiare il risparmio delle generazioni colpite dalle riforme che godranno di pensioni molto ridotte. Da più parti sono stati reclamati sussidi fiscali per incoraggiare il risparmio e spingere le generazioni più penalizzate ad accantonare qualche euro in più. I sussidi fiscali di cui godono gli investimenti finanziari a scopo pensionistico vanno in questa direzione. Ma sono anche efficaci?" (L. Guiso) Luigi Guiso tiene una rubrica settimanale su Plus24 del Sole 24 Ore. In un articolo dedicato al risparmio con finalità previdenziali, si interroga sui "sussidi fiscali" rivolti a fondi pensione e strumenti similari. La sua conclusione, e lo fa citando perfino uno studio fatto in Danimarca (credo però che lo potesse fare qualsiasi avventore del bar sport) è che "le persone investono di più nello strumento sussidiato ma investono di meno negl