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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014

Scorie - Sono speculazione anche i fondi pensione?

"Si tratta di un aumento su alcune operazioni per diminuire le tasse sul lavoro… La tassazione sui fondi pensione sarà meno conveniente per 450 milioni." (M. Renzi) Un paio di giorni fa, commentando l'affermazione di Renzi in merito al calo delle tasse che lui spaccia per reale e che, al contrario, è solo un argomento di propaganda per persone incapaci di intendere e di volere, avevo notato che il presidente del Consiglio, nel parlare di riduzioni di imposte, ometteva di ricordare gli incrementi alla tassazione sui redditi di natura finanziaria, la cui aliquota è passata (fatti salvi i titoli di Stato) dal 20 al 26 per cento da inizio luglio. Un aumento la cui permanenza, al contrario del famoso bonus da 80 euro, non è mai stata messa in discussione e sul quale è calato un silenzio assoluto dopo l'entrata in vigore. Nella legge di stabilità presentata dal Consiglio dei ministri, però, c'è anche di peggio: un aumento dell'aliquota sui fondi pensione che è

Scorie - Quanti salvatori a spese altrui

"Il terzo provvedimento da adottare sarebbe quello relativo agli incentivi da corrispondere agli acquirenti di autovetture nuove… Orbene il provvedimento dovrebbe essere così concepito: il possessore di autoveicoli dovrebbe mediamente pagare una maggiore tassa di 300 euro annue. Colui il quale sostituisce l'autovettura vecchia con una nuova, dovrebbe avere diritto ad un bonus di 1.500 euro." (A. Pilato) Qualcuno, forse il diretto interessato, ha comprato una pagina sul Sole 24 Ore dell'11 ottobre per esporre un progetto che consentirebbe, a detta dell'autore, di abbattere il debito pubblico in dieci anni senza "lacrime e sangue". Il progetto è stato elaborato da Alessandro Pilato, della cui esistenza ero all'oscuro (ma è sicuramente una mia lacuna) ed è dettagliato nel libro "Come reperire 140 miliardi senza lacrime e sangue". Non è mia intenzione commentarlo tutto; mi basta prendere in considerazione il terzo punto, che qualche lacrim

Scorie - Da Marx a Piketty: 150 anni passati invano.

"Traendo spunto da analisi e proposte come quelle del libro che discutiamo oggi, dobbiamo allora impegnarci tutti per non eludere il tema più urgente dell'Europa contemporanea: individuare una strategia comune per una crescita solida e sostenibile, per combattere le diseguaglianze e garantire migliori condizioni di vita a tutti i cittadini." (L. Boldrini) Laura Boldrini ha sentito l'esigenza di presenziare alla presentazione della traduzione italiana de "Il Capitale nel XXI secolo", di Thomas Piketty, economista francese che ha pensato di aggiornare il lavoro di Marx. Le parole di Boldrini sono tanto politically correct quanto dannose, a mio parere. Combattere le disuguaglianze seguendo le proposte di Piketty significherebbe rendere ancor più progressivi i sistemi fiscali europei, che nei principali Paesi già lo sono abbondantemente. L'uso di aliquote confiscatorie su redditi e patrimoni superiori a determinate soglie arbitrariamente stabilite dal

Scorie - Tagli riciclati

"Tra la Finanziaria del 2014 e quella del 2015 c'è una differenza di 18 miliardi di tasse in meno... Abbiamo promesso che avremmo fatto una Finanziaria senza aumentare le tasse, abbiamo promesso che avremmo fatto una Finanziaria senza penalizzare i più deboli e si sta realizzando. Sinceramente è la prima volta che questo accade." (M. Renzi) Parlando a una platea di (conf)industriali a Bergamo, Matteo Renzi ha fatto marketing per la legge di stabilità che il governo si accinge a varare. La differenza tra la pubblicità e la politica è che fare pubblicità ingannevole è sanzionabile, mentre raccontare balle in politica, oltre a essere la regola, è generalmente considerata un'arte. Gli stessi "esperti" di comunicazione ritengono molto efficace, da un punto di vista "tecnico", lo stile di comunicazione di Renzi. Da inesperto di comunicazione, oltre che da individuo che preferisce concentrarsi sulla sostanza delle cose anziché sulla forma, io non c

Scorie - Favole

"Mentre l'eurozona discute di come sfuggire alla trappola della stagnazione, c'è una domanda che sta diventando sempre più importante: i governi saranno in grado di ridurre in modo credibile la spesa pubblica in futuro evitando tagli immediati? Per fortuna la risposta è senz'altro affermativa: i modi per garantire che un accomodamento fiscale venga poi seguito da un consolidamento ci sono sempre." (J. Pisani-Ferry) Jean Pisani-Ferry è convinto che sia possibile garantire che un governo che oggi allenti la politica fiscale rispetti poi domani l'impegno a tagliare la spesa. A mio parere si tratta di una illusione, e la storia fornisce più di una dimostrazione in tal senso. L'idea di fondo, molto apprezzata anche in Italia, sarebbe quella di ridurre le tasse oggi impegnandosi fra 2-3 anni a tagliare la spesa in modo strutturale. In sostanza si andrebbe in maggior deficit per un certo periodo di tempo (cosa che, tra l'altro, sarebbe intenzionato a far

Scorie - Poveri servitori delle istituzioni

"Vecchio si permette espressioni offensive con le quali, pur di ottenere facile clamore, non esita a gettare fango su chi lavora per le Istituzioni." (L. Boldrini) Come è noto, l'idea di ridurre i compensi per i dipendenti della Camera ha scatenato le proteste dei diretti interessati, abituati evidentemente a vivere nell'Eden del pianeta dei consumatori di tasse e contrari a volersi veder ridotti i privilegi, anche se manterrebbero, ex post, trattamenti che nessun dipendente privato potrebbe neppure sognare per svolgere lavori analoghi. Andrea Vecchio, deputato di Scelta Civica (si presume, quindi, che non si tratti di un pericoloso estremista), ha evidenziato che i tagli ipotizzati sarebbero in realtà troppo lievi, sostenendo poi che i dipendenti della Camera sono " protetti dalla politica, ridicolmente vestiti in livrea come dei camerieri, grottescamente remissivi e servizievoli con i cosiddetti onorevoli, che per questa loro mansuetudine bovina percepisco

Scorie - Specchio delle mie brame

"Chi vuole cambiare il mondo e ha paura di guardarsi allo specchio non è credibile." (M. Renzi) Questo, tra le tante cose, ha detto Matteo Renzi nel discorso tenuto alla conferenza europea sul lavoro tenutasi a Milano. Poi ha ribadito per la duemilionesima volta che andrà a vanti sulle riforme. Il problema è che in Italia di gente che si guarda allo specchio e si compiace di ciò che vede ce n'è fin troppa. E generalmente gli inquilini di palazzo Chigi mostrano una particolare eccellenza nel narcisismo politico. Nessuno, quindi, dubita che Renzi non abbia paura di guardarsi allo specchio, semmai il contrario. Purtroppo, però, checché lui ne dica è più il tempo che passa a compiacersi e a fare marketing della azione del proprio governo che a concretizzare i suoi progetti mirabolanti, quelli che dovrebbero, secondo le intenzioni, portare l'Italia da fanalino di coda a traino dell'Europa. In ogni strategia aziendale il marketing è indubbiamente importante, ma

Scorie - Follie redistributive

"L'esecutivo deve smetterla di parlare solo di spending review. E riprendere a spendere… gli sprechi vanno ridotti, è quasi un'ovvietà. Ma visto che quello che consideriamo spreco, per esempio un ospedale in un'area poco popolosa, rappresenta reddito per dipendenti e fornitori, ai fini del pil la cosa non rimane priva di effetti… Si possono tassare di più i patrimoni e i redditi elevati, al tempo stesso riducendo gli oneri sui redditi e patrimoni più limitati." (F. Sdogati) Fabio Sdogati è docente di economia internazionale al Politecnico di Milano. Il suo punto di vista mi sembra un mix tra il peggiore keynesismo e un marxismo recentemente riportato in auge da Thomas Piketty. Che l'esecutivo dovrebbe "smetterla di parlare solo di spending review" sono d'accordo. Ma non perché dovrebbe riprendere a spendere, cosa che non ha mai smesso di fare; bensì perché dovrebbe tagliarla davvero la spesa, invece di parlarne solo. Il passaggio sugli spr

Scorie - Socialismi monetari nazionali o sovranazionali

"L'eurozona è un'unione monetaria, non fiscale e non permetteranno mai che lo diventi attraverso manovre surrettizie. Anche qui i tedeschi hanno ragione. Le decisioni fiscali sono di competenza dell'autorità fiscale in cui i cittadini sono rappresentati, non di un'autorità monetaria, per lo più un'autorità monetaria disegnata per essere totalmente indipendente dal potere politico. Dove non sono d'accordo con i tedeschi è sulla soluzione. La loro strategia è quella di trascinare il problema il più a lungo possibile, perché questa situazione di stallo beneficia il loro Paese. Per l'Italia e tutto il sud d'Europa questo stallo è devastante. O si procede rapidamente verso un'unione fiscale, o è meglio riconoscere che l'unione monetaria da sola non funziona e procedere a un divorzio consensuale, cercando di minimizzarne gli inevitabili danni collaterali. Rimandare il problema non aiuta a risolverlo e ci costa in termini di disoccupazione e dese

Scorie - L'oro di Fabrizio

"E ancora oggi c'è chi, pur in un mondo in cui la moneta è rappresentata da banconote e titoli di credito, vagheggia un ritorno all'oro." (F. Galimberti) Non è una novità che Fabrizio Galimberti, da buon keynesiano, sia contrario al gold standard e, basandomi sulle argomentazioni che utilizza, penso sia contrario a qualsiasi tipo di moneta che non sia inflazionabile a piacere da chi ha il monopolio della sua emissione. Galimberti si chiede perché non possa funzionare un gold standard, e fornisce due motivi. " Già, perché un sistema monetario non potrebbe essere fondato sull'oro? Usiamo pure i pezzi di carta, dicono gli aurofili, ma le banconote dovrebbero essere garantite dall'oro. Solo così la gente avrebbe fiducia nella moneta. Ci sono due fondamentali obiezioni a questo sistema. La prima sta nel fatto che la grande maggioranza della gente ha fiducia nella moneta cartacea (che si chiama, appunto, 'fiduciaria') ." Osservando la real