Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2019

Scorie - Giuseppi, l'avvocato di se stesso

Il presidente del Consiglio uscente e reincaricato Conte – per i sostenitori nordamericani dal cinguettio compulsivo "Giuseppi" – ha detto che " è il momento del coraggio e della determinazione per disegnare un paese migliore senza lasciarsi frenare dagli ostacoli ." Ha anche confessato di avere avuto perplessità per il cambio di maggioranza: " Ho vissuto già un'esperienza di governo e vi confesso che la prospettiva di avviare una nuova esperienza di governo con una maggioranza diversa mi ha sollevato più di qualche dubbio. Ho superato queste perplessità nella consapevolezza di avere cercato sempre di operare nell'interesse di tutti i cittadini, nessuno escluso. Non sto dicendo che ci sono sempre riuscito so però di avere sempre cercato di servire e rappresentare il mio Paese, anche all'estero, guardando solo al bene comune e non a interessi di parte o di singole forze politiche ."  Non so se Conte sia o meno un bravo avvocato, anche

Scorie - Distorsioni

Intervistato dalla Stampa, Guntram Wolff, direttore della think-tank bruxellese Bruegel, ha detto a proposito dell'eventuale ripresa del quantitative easing da parte della BCE: " Penso che la Bce potrebbe iniziare a comprare più obbligazioni sovrane. E qui il problema sono le restrizioni autoimposte sui limiti degli emittenti: non è rimasto quasi nessun Bund tedesco che la Bce possa acquistare. Considererei invece un errore passare alle azioni: se la Bce acquistasse azioni quotate, distorcerebbe i prezzi e svantaggerebbe quelle non quotate ." Indubbiamente se la BCE si mettesse a scimmiottare la Bank of Japan, che da tempo acquista anche azioni giapponesi soprattutto tramite ETF, contribuirebbe a distorcerne i prezzi a svantaggio delle società non quotate. Ma ogni intervento della banca centrale distorce i prezzi. Non si può dire la stessa cosa in merito alle obbligazioni emesse da società, alle cartolarizzazioni, ai covered bond e agli stessi titoli di Stato? A

Scorie - Terza via, stesso esito

Coloro che insegnano materie economiche nelle università italiane sono in molti casi (neo)keynesiani. A loro volta si distinguono per essere accademicamente favorevoli a utilizzare il deficit per finanziare investimenti pubblici dai moltiplicatori mirabolanti, salvo poi, nell'eventualità di essere chiamati a fare parte di un governo, finanziare in deficit spesa corrente. La storia italiana è piena di esempi in tal senso. Tra i keynesiani accademici c'è Gustavo Piga, il quale, partendo dalla situazione politica che è venuta sviluppandosi nelle ultime settimane, offre questa proposta per la prossima legge di bilancio, qualora si formasse un governo M5S-PD. Piga parte dal presupposto che l'Europa dovrebbe ammorbidirsi, perché " il futuro dell'Europa passa per Roma e tirare la corda ulteriormente non farebbe che portare munizioni alla retorica di Salvini. Questo banale dato di fatto costituisce tuttavia anche un'opportunità per i due partiti: un'Europ

Scorie - Riecco il decalogo del cambiamento in peggio

Uscito dalle consultazioni con il presidente della Repubblica, Luigi Di Maio ha letto un decalogo delle cose che per il M5S devono essere parte del programma dell'eventuale nuovo governo. " 1) taglio del numero dei parlamentari (deve essere un obiettivo di questa legislatura e una priorità del calendario in Aula) " Un classico, anche se pare che non scaldi il cuore ai probabili nuovi alleati. " 2) una manovra equa che preveda stop all'aumento dell'Iva, il salario minimo orario, il taglio del cuneo fiscale, la sburocratizzazione, il sostegno alle famiglie, alle nascite, alla disabilità e all'emergenza abitativa ." E i soldi da dove verrebbero? " 3) cambio di paradigma sull'ambiente, un'Italia al 100% rinnovabile " Questo fa molto politically correct, ma anche senza entrare nel merito dell'obiettivo, non può essere certo un obiettivo di un singolo governo, anche qualora durasse fino alla scadenza della legislatura. "

Scorie - Questo è il Piano A?

In una calda giornata agostana al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, Paolo "Piano B" Savona ha esposto ai presenti il suo punto di vista sull'eurozona. Partendo da una critica alla BCE che quando " interviene sul debito pubblico italiano che ne ha bisogno, perché è oggetto di speculazione, poi interviene anche su quello tedesco che non ne ha bisogno. " Il mio punto di vista sugli interventi di politica monetaria, convenzionali o meno che siano, dovrebbe essere noto. Savona si riferisce al quantitative easing, che ufficialmente serve per generare una crescita dei prezzi al consumo e per questo determina la quantità di acquisti di titoli dei singoli Stati in base alla quota di partecipazione al capitale della BCE. Un formalismo giuridico per aggirare il divieto di finanziamento dei debiti pubblici. Esisterebbe lo strumento delle Outright Monetary Transactions (OMT), che prevede acquisti solo dei titoli dello Stato che ne necessita, ma subordina

Scorie - Il lamento del consumatore di tasse

Adriano Giannola, presidente di Svimez e quindi meridionalista per professione, ha nel corso del tempo avversato le richieste di maggiore autonomia avanzate da alcune regioni settentrionali. Dapprima appellandosi alla Costituzione, poi sostenendo che dal residuo fiscale andrebbero dedotti gli interessi sui titoli di Stato posseduti dai residenti in quelle regioni. Adesso si spinge ad affermare che le regioni che chiedono più autonomia andrebbero incontro a una deindustrializzazione e meridionalizzazione. " E' fondamentale chiarire le idee al Nord che si deindustrializza e si meridionalizza quanto più conta di riavere i suoi soldi come dice Zaia, e tanto più quanto punta a instaurare un sovranismo regionale a cui corrisponde la prospettiva di una più forte subalternità nell'Ue. Chi dice dobbiamo far crescere Milano, sottovaluta che il Nord da solo può ambire al massimo a fare il terzista di lusso alla Germania. Se si va avanti così, il Nord ritornerà sui livelli e