Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2019

Scorie - Risposte non autorevoli

Intervenendo con un articolo sul Sole 24Ore a seguito della pubblicazione delle (fosche) previsioni del Centro Studi di Confindustria sull'economia italiana, Gustavo Piga propone (tanto per cambiare) il rilancio degli investimenti pubblici.  " A chi scrive spetta ricordare che la politica economica che viene insegnata da anni nelle università, a giovani pieni di interrogativi e bisognosi di certezze e risposte autorevoli, mostra inequivocabilmente una soluzione, per qualsiasi economia di mercato alle prese con una crisi di domanda di proporzioni notevoli, come quella italiana, ma anche vincoli di bilancio evidenti. Si chiama moltiplicatore di bilancio in pareggio e si basa sull'evidenza che un aumento di investimenti pubblici finanziato non in deficit ma da un aumento di tasse (o ancor meglio da un taglio di veri sprechi) abbia comunque una portata netta decisamente espansiva sull'economia grazie al fatto che proprio gli investimenti via appalti pubblici hann

Scorie - The coyote of Wall Street

Volato a New York dove ha incontrato un gruppo di investitori, Luigi Di Maio ha poi risposto alle domande di Class Cnbc dal floor del New York Stock Exchange (dallo stadio San Paolo a Wall Street, tempio della finanza mondiale: quanta strada ha fatto Giggino), facendo grande professione di ottimismo e sostenendo di avere ottenuto " un giudizio di fiducia ". A suo dire, gli investitori " vogliono sapere due cose: quanto dura il governo e la crescita ". Probabilmente Di Maio ha pensato di fornire un messaggio rassicurante affermando che il governo attuale durerà altri 4 anni. Dubito però che questo abbia realmente acceso gli entusiasmi dei suoi interlocutori. Quanto al prossimo Documento di Economia e Finanza, ecco cosa sostiene l'attaccante Di Maio: " Noi il documento economico e finanziario lo accompagneremo con un decreto crescita: non giochiamo in difesa ma andiamo all'attacco ". Come no: invece di una manovra correttiva per cercare di

Scorie - Disprezzo dell'individualismo (e dell'individuo)

Periodicamente un fatto di cronaca riporta in auge il dibattito sullo ius soli. Il PD del neo segretario Zingaretti si è riproposto di introdurre lo ius soli per legge, cosa che non ha fatto la scorsa legislatura per evitare di perdere la maggioranza di governo. Come sempre, ci sono priorità formali e priorità sostanziali. Generalmente all'atto pratico sono le seconde a guidare le azioni delle persone. E ciò vale in modo direttamente proporzionale al grado di idealismo che si professa a parole.  Come sempre in questi casi, le interviste e le opinioni si moltiplicano. E ovviamente c'è chi, a prescindere da come la si pensi in materia, si lascia andare a considerazioni che a me paiono basate su null'altro che sul disprezzo dell'individuo. Per esempio Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita e Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per le scienze del Matrimonio e della Famiglia (tanta roba!), arriva a fare d

Scorie - Senti chi parla di libero mercato

Nella quotidiana opposizione reciproca che si fanno i firmatari del "contratto per il governo del cambiamento", Matteo Salvini ha preso le distanze da Giggino Di Maio, che felice e contento ha firmato per conto dell'Italia gli accordi con la Cina nell'ambito della nuova Via della Seta. A tale proposito, ha detto Salvini: " Non mi si dica che la Cina è un Paese con il libero mercato; vogliamo essere assolutamente cauti quando c'è in ballo la sicurezza nazionale ." Che la Cina non sia " un Paese con il libero mercato " non v'è dubbio. Purtroppo il fatto che il mercato non sia libero non è che un aspetto della più generale restrizione alla libertà individuale, peraltro. Ciò detto, fa un po' effetto che a dichiarare questa avversione per un Paese statalista e dirigista (per rimanere nel campo degli eufemismi) sia colui che appoggia la (ennesima) nazionalizzazione di Alitalia, non disdegnerebbe un ritorno alle banche pubbliche e, v

Scorie - Non si ascoltino quegli stakeholders

Apprendo dell'esistenza di uno studio di Deloitte dal quale emergerebbero alcuni dati che trovo tanto contraddittori quanto allarmanti. Per esempio, nei principali Paesi europei, Italia inclusa, le sfide più importanti sarebbero le diseguaglianze sociali, la disoccupazione e le migrazioni. Temi sui quali il 39% dei soggetti interpellati nell'ambito dello studio ritiene che gli Stati dedichino risorse economiche insufficienti. Quindio costoro vorrebbero che fosse aumentata la spesa pubblica per queste "sfide". Tra gli europei, 84 su 100 ritengono sia prioritaria una riforma fiscale. E qui viene il bello (si fa per dire): mentre 6 su 10 percepiscono il Fisco come un nemico, quasi 8 su 10 ritengono l'evasione il fenomeno più critico e 5 su 10 la considerano di gravità paragonabile a un omicidio. Qualunque cosa si pensi dell'evasione fiscale, paragonarla all'omicidio è semplicemente allucinante. Neppure chi (a mio parere sbagliando) paragona l'ev

Scorie - Bail-in, botti piene e mogli ubriache

Come è noto, il 19 marzo il Tribunale Ue ha riconosciuto la legittimità dell'intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) nel salvataggio della Cassa di risparmio di Teramo (Tercas), contro cui si era dichiarata la Commissione europea e nello specifico la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager, che ravvisava un aiuto di Stato. Ciò costrinse allora le banche aderenti al Fitd a costituire un braccio volontario del Fondo, che a seguito della restituzione dei soldi (300 milioni) da Tercas li riconferì. La questione fu sistemata, ma nel frattempo interventi analoghi del Fitd a sostegno di altre banche in crisi sfumò, con conseguente risoluzione di Carife, Banca Marche, Carichieti e Banca Etruria. Nel caso di Carife l'intervento del Fitd era addirittura già stato approvato dall'assemblea straordinaria della banca. Ora in Italia tutti quanti sparano contro Vestager, con richieste di dimissioni avanzate dal presidente dell'ABI. Lei si dife