Scorie - Vomitevolezze




Sulla questione dei migranti, al pari di tutte le altre questioni dove di solito interviene lo Stato, se la stella polare fosse il rispetto del principio di non aggressione riferito ai diritti di proprietà di ogni individuo, gran parte delle discussioni che si trascinano da anni e continueranno a farlo in futuro sarebbero del tutto superflue.

Ovviamente (e purtroppo) siamo talmente distanti dalla situazione ideale dal punto di vista libertario che nella vita di tutti i giorni ci si trova, spesso inevitabilmente, a dover scegliere tra il male e il peggio. Ritengo che la maggior parte dei propositi di chi ci governa (soprattutto in materie economiche e di finanza pubblica) siano forieri di disastri, ma sulla questione dell'immigrazione ritengo anche che ci sia di molto peggio.

A giudicare dalle reazioni alla opposizione da parte del governo all'arrivo in un porto italiano della nave Aquarius, gran parte di coloro che parlano stanno facendo gratuitamente campagna elettorale per Salvini.

Per esempio Emmanuel Macron, il quale, dopo aver accusato di cinismo e irresponsabilità l'Italia, ha dichiarato:

"Se una nave avesse la Francia come costa più vicina potrebbe attraccare perché "questo è il diritto internazionale."

Per rincarare la dose, il suo partito ha definito "vomitevole" la posizione dell'Italia.

Il fatto è che, come sempre, il mondo è pieno di chi fa la solidarietà con i soldi e le proprietà altrui. Per esempio, Macron sa benissimo che nessuna nave carica di migranti clandestini avrà mai la costa francese come punto di approdo più vicino.

Al tempo stesso, però, Macron era già presidente della Repubblica francese quando i gendarmi arrivavano perfino in territorio italiano per accertarsi che nessun clandestino passasse il confine con la Francia.

Addirittura lo scorso inverno una guida alpina francese è stata arrestata per aver prestato soccorso e portato in un ospedale transalpino una donna incinta che aveva attraversato clandestinamente il confine.

Ognuno ha il diritto di chiedere ad altri di essere solidali con il prossimo, ma nessuno dovrebbe avere il diritto di imporre ad altri di essere solidali.

Se oltre tutto si evitasse di essere ipocriti, rendendosi perfino peggiori di chi governa in Italia, sarebbe meglio.

A proposito di essere vomitevoli.
 
 
 
 "Se io domenica mattina vado a votare - ha sottolineato il Cardinale- è perché sono convinto che esista un bene comune che riguarda te, riguarda tutti noi. Siamo un 'noi' di cui dobbiamo tenere conto. E mi fa paura, invece, questo atteggiamento individualistico, in fondo, di non scegliere. E, poi, quante nazioni ci sono nel mondo dove non si vota, dove c'è una testa che ha già pensato tutto... In fondo noi viviamo in una democrazia... E' un valore aggiunto anche la democrazia. In democrazia senti cose dritte, senti cose storte, senti cose che condividi e non condividi... Certamente tutti abbiamo il dovere di informarci, di farci una coscienza. Il voto è esprimere un giudizio".


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