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Visualizzazione dei post da luglio, 2024

Scorie - Sbagliare nel definire lo sbaglio

In un articolo in cui critica l'operato della BCE, che negli ultimi anni è riuscita a " sbagliare tutto ", Guido Salerno Aletta si lamenta soprattutto del fatto che a questi livelli di tassi di interesse, " gli Stati si arrabattano gonfiando i disavanzi di bilancio e pagando tassi di interesse elevati che fanno di per sé lievitare il debito ". I sostanza, l'effetto palla di neve, con la crescita nominale del Pil inferiore al costo del debito. Nello stesso articolo Salerno Aletta riesce però a scrivere anche che " si tace ancora delle origini sistemiche dell'inflazione catastrofica scatenatasi a partire dalla primavera del 2021, ben prima dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia che è iniziata nel febbraio del 2022: era stata la immensa bolla di liquidità accumulata nel biennio di pandemia per via degli acquisti di titoli di Stato operati dalla Fed e dalla BCE ad avere armato la speculazione sui future dei prodotti energetici e delle

Scorie - La vera verità

Luca De Meo, amministratore delegato di Renault e capo dell'associazione dei costruttori di auto europea (Acea), ha spesso a che fare con i legislatori (non solo) europei, che con il Green Deal hanno creato più di un grattacapo al settore autonmotive del Vecchio Continente. L'approccio conciliante tipico delle lobby consolidate ha però fatto male i conti negli anni addietro: invece di opporsi alla transizione elettrica forzata, ha puntato a ottenere incentivi sia all'offerta, sia alla domanda. Il problema è che incentivare una nicchia può funzionare, ma con un mercato di massa le cose cambiano e i conti non tornano. E in effetti non stanno tornando. Le case automobilistiche nel frattempo hanno investite paccate di miliardi nella transizione all'elettrico, quindi non possono permettersi di azzerare tutto. Stanno cercando di rallentare rispetto agli obiettivi (irrealistici) che si erano poste qualche anno fa, ma chiedono ancora di avere sostegnoi per il passaggio all'

Scorie - La Cina raccoglie i frutti avvelenati del neodirigismo di Xi Jinping

La Banca del Popolo cinese (ossia la banca centrale) sta ripetutamente allentando la politica monetaria nel (disperato) tentativo di sorreggere un'economia che da tempo emette segnali di sofferenza, a partire dal mercato immobiliare, che viene da anni e anni di eccessi.  Qualcuno probabilmente si illudeva che il partito comunista cinese potesse "manovrare" a piacere l'economia, ma ciò non è possibile nel lungo termine e, soprattutto, non è mai privo di conseguenze inintenzonali.  In altri termini, i nodi arrivano sempre al pettine, prima o poi. Adesso appaiono patetici gli appelli a stringersi intorno al partito comunista e al so capo, Xi Jinping, " per raggiungere l'obiettivo del secondo centenario e promuovere in modo globale il grande ringiovanimento della nazione cinese " (che peraltro sta invecchiando, a causa dei decenni di politica del figlio unico). Il barattolo potrà essere ancora affannosamente calciato in avanti, ma il muro (o il precipizio, s

Scorie - Se la ricchezza privata deve essere garanzia del debito pubblico...

Uno degli argomenti spesso utilizzati (non solo) da Marco Fortis per dimostrare la sostenibilità del debito pubbilco italiano è il riferimento alla dimensione della ricchezza privata. Il rapporto tra debito e ricchezza privata porrebbe infatti l'Italia su una posizione molto migliore, in confronto agli altri Paesi (non solo) europei, rispetto al tradizionale rapporto con il Pil. Considerare la ricchezza privata come indicatore di sostenibilità del debito pubblico equivale però, nella sostanza, a dire che, in caso di necessità, a quella ricchezza si possa attingere, da parte dello Stato, per non andare in default. Il che, al lato pratico, può assumere la forma di una imposta patrimoniale (più o meno) straordinaria, oppure di qualche forma di repressione finanziaria, mediante l'obbligo di sottoscrizione di titoli di Stato a condizioni non di mercato. Tutte cose già viste in passato in giro per il mondo. Nulla di nuovo, quindi. Il fatto è che Fortis scrive che in Italia " non

Scorie - I costi della transizione che si vedono e quelli che si vedono meno

In un articolo dedicato alla perdita di competitività del Vecchio Continente rispetto a Stati Uniti e Cina, Marco Fortis critica le istituzioni comunitarie sostenendo che l'Europa è "senza strategia ed ammantata solo di ideologie ambientaliste. Ed è un'Europa che, per di più, non ha nemmeno capito che ormai il liberismo è stato messo al bando persino in America. Infatti, negli Stati Uniti e in Cina la competitività e la transizione energetica vengono supportate a colpi di aiuti di Stato, mentre in Europa si pretende di scaricare i costi della decarbonizzazione e delle iper-regolamentazioni su imprese e cittadini." Che l'Europa sia ammantata di ideologie ambientaliste è tristemente noto, così come è noto che sia la patria delle iper-regolamentazioni. Tuttavia non è che finanziare la transizione mediante aiuti di Stato non comporti un costo per imprese e cittadini. Semplicemente lo sposta nel tempo e lo redistribuisce, perché lo fa gonfiando il debito pubblico il cu

Scorie - Il mercato resiste e rinasce anche a decenni di comunismo

Mentre ero in Kirghizstan sono successe diverse cose in Occidente, dalle elezioni francesi a quelle della nuova (vecchia) presidente della Commissine Ue, con tanto di sinistro verdismo di ritorno. Per non parlare dell'attentato a Donald Trump, fino al ritiro dalla corsa presidenziale di un Joe Biden che sempre più è apparso scarsamente lucido, e non credo si tratti degli effetti del Covid. Nell'ex repubblica sovietica ho (ri)visto residui dell'epoca che fu, soprattutto in architettura e in alcune procedure elefantiache che ancora caratterizzano il settore pubblico. Sono però rimasto piacevolmente sorpreso dagli effetti di quello che è un buon esempio di come il mercato, se lasciato funzionare, può portare benefici ai consumatori. In un contesto in cui un piccolo numero di operatori fornisce servizi ben specifici, l'operare della concorrenza e la mancanza sostanziale di intralcio statale ha generato sotto i miei occhi, nel volgere di poche settimane, non già la formazion