Scorie - The (bad) conscience of a liberal (38)
"Ricorderete che più di dieci anni fa Ben Bernanke sostenne che l'impennata del deficit commerciale statunitense non era il prodotto di fattori interni, bensì di una "global saving glut", che potremmo chiamare una "bolla globale di risparmio": in pratica, una sovrabbondanza di risparmi sugli investimenti in Cina e in altre nazioni in via di sviluppo, trainata in parte dalle reazioni politiche alla crisi asiatica degli anni Novanta che stava arrivando negli Stati Uniti alla ricerca di profitti. Bernanke si preoccupò un poco per il fatto che l'afflusso di capitali non era convogliato in investimenti alle imprese, bensì nel settore immobiliare. Ovviamente, avrebbe dovuto preoccuparsi molto di più (come fecero alcuni di noi)." (P. Krugman) In questi giorni di sconquassi che dai mercati azionari cinesi si propagano in giro per il mondo, i mezzi di informazione abbondano di analisi dedicate alla questione. Ovviamente non poteva mancare quella di Pa