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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Scorie - Il feticcio della democrazia nell'era sovranista

All'ennesima critica avanzata da Tito Boeri, presidente dell'Inps, ai propositi di revisione della normativa sulle pensioni da parte del governo, Matteo Salvini ha ribattuto: " Da italiano invito il dottor Boeri, che anche oggi difende la sua amata legge Fornero, a dimettersi dalla presidenza dell'Inps e a presentarsi alle prossime elezioni chiedendo il voto per mandare la gente in pensione a 80 anni. Più alcuni professoroni mi chiedono di non toccare la legge Fornero, più mi convinco che il diritto alla pensione per centinaia di migliaia di italiani sia uno dei meriti più grandi di questo governo ." Affermazioni analoghe erano già state fatte in passato, non solo da Salvini, ma anche dal cofirmatario del contratto di governo, Luigi Di Maio. Non si può negare che chi sta governando abbia raggiunto il potere tramite un processo democratico e che, stando ai sondaggi, oggi goda di un consenso aggregato ben superiore a quello

Scorie - Nessun debito può essere ristrutturato senza perdite per qualcuno

I ministri di qualsiasi governo hanno la tendenza a decantare stanziamenti miliardari a favore di questo o quel gruppo di persone, ovviamente con soldi presi ai pagatori di tasse presenti o futuri. Nel caso di Luigi Di Maio e di Matteo Salvini, però, il balletto dei miliardi (spesso sparando cifre a caso), è particolarmente movimentato. Nel caso dello statista di Pomigliano il tutto avviene con un perenne sorriso sulla bocca, indicando soluzioni all'apparenza semplici e indolori. Si prenda, per esempio, l'idea di alleggerire i bilanci comunali che, a suon di disavanzi, hanno accumulato debiti consistenti. Di Maio afferma che " si deve aprire un dibattito e inserire nella manovra una norma per scorporare i debiti e affidarli a una struttura commissariale, che il Comune ripagherà un po' alla volta, senza ricadere sulla fiscalità generale. " Così facendo quei comuni recupererebbero capacità di spesa nell'immediato, risorse

Scorie - Notizie (non) buone

Uno dei mantra dei ministri del governo del cambiamento è " ci stiamo lavorando ", una frase sempre buona quando non si sa cosa dire, probabilmente perché non c'è niente di concreto da dire. A volte dovrebbe essere imbarazzante, come quando il " ci stiamo lavorando " riguarda le coperture di provvedimenti di spesa annunciati da anni e per i quali, quando si chiedevano voti, si andava dicendo di avere tutte le coperture dettagliate (ogni riferimento al reddito di cittadinanza, che sarà finanziato in gran parte con nuovo debito, non è casuale). Uno dei " ci stiamo lavorando " riguarda l'ennesimo salvataggio di Alitalia a carico dei pagatori di tasse. Ecco cosa ha affermato Danilo "tunnel del Brennero" Toninelli: " Il tavolo su Alitalia è aperto, ci stiamo lavorando, lo sta gestendo il ministro Di Maio. Penso che per fine ottobre ci saranno delle buone notizie, partendo da Fs, come abbiamo sempre detto .&q

Scorie - Il (non) diritto a volare

Come è noto, il governo del cambiamento ha in mente di tornare a fare di Alitalia una compagnia di bandiera, formula utilizzata per definire un vettore le cui sorti economiche sono a carico dei pagatori di tasse. Nel caso di Alitalia, questo non sarebbe un grande cambiamento rispetto al passato. Il cambiamento si avrebbe se Alitalia smettesse di essere un buco nero da miliardi di euro, ma è legittimo dubitare che questo sia il suo futuro. A difesa del ritorno in grande stile dello Stato si sentono dichiarazioni surreali, per esempio questa del capo leghista Matteo Salvini. " Sono convinto del fatto che un Paese che può avere tanto dal turismo non possa perdere una compagnia di volo e di aerei, regalata al primo straniero che passa. Quindi serve difendere il diritto a volare in Italia ." Posto che il " diritto a volare " è una invenzione salviniana dovuta con ogni probabilità alla tendenza a dire la prima cosa che gli

Scorie - Il gioco socialista a somma negativa

Se in Italia chi governa promette più spesa pubblica e meno tasse (e credo che la prima promessa sarà realizzata in abbondanza, mentre avrei dubbi sulla consistenza della seconda), in Spagna l'alleanza tra socialisti e la ancor più sinistrorsa Podemos si appresta a predisporre la classica manovra redistributiva in stile novecentesco. Sostengono Pedro Sanchez e Pablo Iglesias, i due alleati in questione: " Dopo sette anni di tagli del governo del Partito popolare, il nostro Paese è retrocesso in uguaglianza di opportunità, in coesione sociale, in libertà e diritti, in qualità della democrazia e convivenza… è urgente curare le cicatrici dell'austerity, chiudere le ferite sociali, e possiamo farlo già con la prossima legge finanziaria ." La quale dovrebbe contenere un aumento del salario minimo del 22.3%, l'indicizzazione delle pensioni all'inflazione, misure per calmierare i prezzi degli affitti e una sorta di contror

Scorie - Chi di econometria ferisce, di econometria perisce

Alle diverse bocciature e critiche ricevute alle previsioni inserite nella nota di aggiornamento al DEF, il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha risposto che al MEF hanno usato " lo stesso modello degli anni precedenti ". Io non lo metto in discussione, ma questo è il classico esempio dal quale si può dedurre che, oltre a non potere per definizione prevedere esattamente ciò che accadrà in futuro, qualsiasi modello econometrico può prestarsi, se opportunamente "massaggiato", a restituire il risultato desiderato. Il tutto perché ci sono input che sono inevitabilmente arbitrari, ancorché alcuni possano essere più palesemente inverosimili di altri. Fatto sta che, credo involontariamente, questo governo offre una dimostrazione lampante di quanto sia eccessiva la fiducia generalmente riposta nei modelli econometrici. E questo vale a maggior ragione nei confronti di coloro che sono soliti prendere "at face valu

Scorie - Monetizzazione tra ignoranza e malafede

La confusione regna sovrana (qualcosa di sovrano i sovranisti lo stanno ottenendo). Da settimane, nelle stesse ore diversi esponenti di governo e maggioranza dicono cose spesso contraddittorie sugli stessi argomenti, e di fronte al saliscendi dello spread (più sali che scendi, finora), si limitano a dire che, una volta spiegata la manovra, gli operatori di mercato e le istituzioni europee capiranno. Ovviamente c'è anche chi crede che la soluzione alla salita dello spread sia nel sostegno al debito pubblico da parte della BCE, senza se e senza ma. Ne è convinto Paolo Savona, per esempio: " Tra i compiti della Banca centrale europea c'è quello della stabilità finanziaria, quindi quello di abbattere lo spread ." Credo che Savona, che rimpiange i tempi pre divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia avvenuto nel 1981, non sia molto informato su ciò che la BCE può e non può fare. Oppure mente clamorosamente. Già il quantitative