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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Scorie - Svizzera e oro

"L'oro è una moneta merce fiat (con valore intrinseco insignificante). Il Bitcoin è una moneta virtuale fiat peer-to-peer (priva di valore intrinseco). L'oro e il Bitcoin sono costosi da produrre e immagazzinare. L'oro come asset è equivalente a un Bitcoin luccicante. Le monete fiat cartacee ed elettroniche emesse dalle banche centrali sono socialmente superiori all'oro e al Bitcoin come monete e asset." (W. Buiter) In vista del referendum di iniziativa popolare che si terrà in Svizzera il 30 novembre, Willem Buiter, capo economista di Citigroup, ha scritto un report dal titolo: "Gold: a six thousand-year bubble revisited", in cui argomenta contro l'oro sia come moneta, sia come asset. Ho riportato alcuni dei bullet point del report, che vorrebbe evidenziare i pericoli di una vittoria del SI al referendum. In caso di vittoria del SI, la Banca Nazionale Svizzera (BNS, ossia la banca centrale elvetica) diverrebbe obbligata a deten

Scorie - Inflazione e non vedenti

"Altri hanno ripiegato rivendicando che sono i prezzi degli asset, non quelli al consumo, a mostrare "inflazione" – come se ci si dovesse preoccupare dell'aumento dei prezzi delle azioni." (N. Smith) Ogni volta che Noah Smith si occupa di politica monetaria e inflazione sembra di sentire un pappagallo ripetere quello che dice Paul Krugman (il quale, non a caso, è una delle fonti di ispirazione di Smith). Sul concetto di inflazione c'è indubbiamente una notevole confusione. Da diversi decenni l'inflazione viene identificata come crescita generalizzata dei prezzi al consumo. Di solito viene misurata dalle variazioni ponderate dei prezzi di un paniere di beni ritenuti (con una certa dose di arbitrarietà) rappresentativi di ciò che viene consumato abitualmente in un determinato periodo di tempo. Questa è la nozione alla base del mandato assegnato alle banche centrali nel loro obiettivo di mantenimento della stabilità dei prezzi, che poi viene s

Scorie - La speculazione dei fondi pensione

"Il governo è disponibile ad affrontare il tema, ma la nostra posizione è che la tassazione del capital gain debba essere omogenea e unitaria. Poiché l'aliquota ordinaria è via via salita al 26%, mi sembra evidente che anche quella dell'11,5% che pesa sui fondi pensione debba crescere. Poi siamo ben consapevoli dell'importanza dello sviluppo delle pensioni integrative e quindi proveremo a costruire un equilibrio tra queste due esigenze, tenendo conto delle necessarie coperture." (E. Morando) Enrico Morando, vice ministro dell'Economia, ha così espresso l'opinione del governo in merito al quasi raddoppio, nell'arco di sei mesi, della tassazione sui rendimenti dei fondi pensione. Qualche mese fa il presidente del Consiglio, che si suppone dovrebbe essere il depositario della linea ufficiale del governo, giustificò l'aumento della tassazione dei redditi di natura finanziaria (definirle "rendite" è tecnicamente scorretto, anche se f

Scorie - Super Stati e super problemi

"L'Europa sembra aver deciso, dopo anni di stagnazione, di far entrare l'economia in deflazione. E lo fa perché non è davvero democratica. In una democrazia, infatti, quando le cose vanno male c'è modo di cambiare: si sostituisce il governo e muta, di conseguenza, la politica. Nella Ue, invece, si può cambiare il governo ma non la politica, che è predeterminata dai trattati che hanno tolto ogni potere agli esecutivi nazionali. I quali non possono avere una politica valutaria e industriale… Il vizio capitale della Ue è che il debito è sovrano ma la moneta non ha sovranità: gli Stati si indebitano con una divisa su cui non hanno controllo. Si è fatta una moneta unica per rendere impossibile la speculazione. Ora ci vorrebbe un unico titolo di debito pubblico. E occorre dare alla Bce le prerogative che hanno tutte le altre banche nazionali: stampare moneta per finanziare gli Stati. Questo, però, significa che dobbiamo avere, nella Ue, una situazione federale. Abbiamo conce

Scorie - Interventismo tra sogni e realtà

"Abbassando i rendimenti dei titoli di Stati, gli acquisti forniscono ai governi la possibilità di porre in essere stimoli fiscali. Ciò supporta i redditi del settore privato, che può ridurre i propri debiti e sistemare i bilanci. Il sostegno fiscale consente quindi di risanare i bilanci e di riprendere a indebitarsi. A quel punto sarà lo Stato a iniziare la riparazione del proprio bilancio mediante il consolidamento fiscale. Ho chiamato questo processo "meccanismo di auto-correzione" dei Paesi in recessione patrimoniale." (R. Koo) Traendo spunto (a modo suo) dall'esperienza del Giappone, Richard Koo sostiene che quando una recessione segue un periodo di forte crescita del debito, l'unico modo di uscirne evitando una spirale deflattiva consista nel fornire al sistema forti stimoli fiscali finanziati in deficit. Koo pare non accorgersi del fatto che gran parte del denaro che ha sostenuto la crescita del debito (e degli investimenti errati) non consi

Scorie - Parassiti della ricerca

"Ma l'impatto dello Stato sulla tecnologia non può essere sempre misurato allo stesso modo con cui si misura il rendimento dell'investimento di un fondo di venture capital. Se fosse così, sarebbe ottimale lasciare che a investire fosse solo il settore privato. Lo Stato è necessario quando ci sono effetti che vanno oltre il semplice ritorno dell'investimento… la funzione più importante dello Stato è nell'area in cui ci sono le maggiori esternalità positive: la ricerca… Quindi penso che sia ora per una spinta dello Stato per migliorare la tecnologia di stoccaggio dell'energia." (N. Smith) Quando si è convinti che una cosa sia giusta e meritevole, vi sono due modi per far sì che accada: impegnarsi in prima persona e cercare di convincere altri a sostenere i propri sforzi; oppure invocare l'intervento dello Stato. Questa seconda alternativa è sicuramente più comoda, e non perché non vi siano soggetti privati che "vanno oltre il semplice rito

Scorie - Sotterfugi finanziari

"Una proposta della School of European Political Economy (Sep-Luiss) sulla natura dell'intervento della Bce potrebbe rappresentare una svolta forse decisiva per la crisi europea, rendendo gli interventi di acquisto di titoli sovrani efficaci e non distorsivi, e al tempo stesso creando condizioni di stabilità e di crescita dell'euro area. La proposta prevede che al varo del programma di acquisto di titoli pubblici europei la Bce annunci la propria disponibilità ad acquistare da banche ed istituzioni finanziarie un nuovo titolo (un Asset backed security) rappresentativo proprio dei titoli pubblici dei singoli Paesi in proporzioni fisse. I titoli del debito dei singoli Paesi sarebbero cioè il sottostante dell'Abs. Il nuovo titolo, creato direttamente da banche ed intermediari, utilizzando i titoli pubblici dei singoli Stati nei loro portafogli, senza bisogno di nuova legislazione europea o di decisioni politiche, diventerebbe il titolo sicuro e liquido, finalmente rappres

Scorie - Cosa non si farebbe per evitare la discesa dei prezzi

"La discesa in corso del prezzo del petrolio indica che il consumo di energia riprenderà a salire (a un prezzo più basso se ne consuma di più)? Le regole sul risparmio energetico contano, ma bisogna ricordare che lo stimolo di gran lunga più importante viene dal prezzo. Sarebbe quindi opportuno che, per spingere al risparmio, ci fosse una regola che stabilisce che il prezzo della benzina o del gasolio, quando tendesse a diminuire per cause esterne, venga compensato da maggiori imposte, così da mantenere il prezzo reale a un livello tale da tenere alto il pungolo al risparmio." (F. Galimberti) Una delle cose che angosciano Fabrizio Galimberti e l'esercito dei keynesiani in servizio permanente è la bassa crescita dei prezzi al consumo, da essi già bollata come deflazione. Per contrastare la discesa dei prezzi, anche quando gli individui tendono a viverla come un sollievo, sono disposti a tutto, a maggior ragione se si tratta di tirare fuori l'armamentario ecologica

Scorie - Keynesiano è sinonimo di socialista?

"Se usate la parola "keynesiano" come sinonimo di "socialista", "progressista" o "liberal", vi sbagliate amici miei." (N. Smith) In un suo post su Bloomberg, Noah Smith si lamenta dell'utilizzo del termine "keynesiano" come sinonimo di "socialista", "progressista" o "liberal", pur essendo lui stesso costretto ad ammettere che buona parte dei keynesiani sono anche socialisti, progressisti o liberal. Secondo Smith, Keynes aveva lo scopo di evitare il socialismo in un periodo nel quale si stava diffondendo piuttosto velocemente ed era considerato una valida alternativa al libero mercato. In fin dei conti, l'interventismo keynesiano era diretto unicamente a "stabilizzare" l'economia con interventi anticiclici. Forse oltre a non aver letto nulla di quanto scritto dagli economisti di scuola austriaca (che pure spesso critica), Smith non ha letto nulla neppure di Keynes. Il q

Scorie - Sono speculazione anche i fondi pensione?

"Tutti reagiscono positivamente quando faccio l'elenco delle cose che abbiamo fatto: in un anno abbiamo impostato la legge elettorale e la riforma costituzionale, abbiamo costituito l'autorità nazionale per l'anticorruzione, abbiamo introdotto la delega fiscale, la riforma Madia per la pubblica amministrazione, quelle sulla giustizia civile e poi per il mercato lavoro, se a questo aggiungiamo la riforma del sistema educativo in Italia non si è solo cambiato governo si è anche cambiato il passo." (M. Renzi) Essere stato qualche settimana lontano dall'Italia ha avuto l'indubbio vantaggio, oltre che di trovarmi in luoghi a me graditi, di non sentire né vedere Renzi più volte al giorno. Al mio ritorno ho peraltro dovuto constatare, non senza una ulteriore dose di amarezza (per usare un eufemismo), che non solo il presidente del Consiglio ha continuato a cianciare dicendo sempre le stesse cose, ma ha anche provveduto, nei diversi passaggi che fin qui hanno