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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

Scorie - Non gli serviva il mitra per sparare stupidaggini

Ha destato allarme, tra i sacerdoti del politicamente corretto, la foto di Matteo Salvini con il mitra, ma io credo che siano molto più allarmanti le sciocchezze seriali che giorno dopo giorno quel signore dice soprattutto quando parla di questioni che hanno a che fare con la finanza pubblica. Per esempio, quando continua a difendere Quota 100, ripetendo che " tutto il mondo mi diceva non toccare la Fornero e io ho cominciato a smontarla… È un provvedimento giusto, sia socialmente che economicamente. Consente il ricambio generazionale. E anche se il rapporto non sarà di uno a uno, un sacco di giovani avranno opportunità che prima erano inimmaginabili ." Quello che Salvini non dice è che c'è una bella differenza da un rapporto di 2-3 nuove assunzioni per ogni (pre)pensionamento di cui parlava la scorsa estate e il più realistico " il rapporto non sarà di uno a uno " di questi giorni. Sarà un salasso per i pagatori di tasse, soprattutto negli anni a veni

Scorie - Demagogia da tastiera

In un articolo fortemente critico nel confronti del governo per l'intenzione di ristorare i risparmiatori detentori di obbligazioni subordinate e perfino azioni delle banche finite in liquidazione a partire dal novembre del 2015 (peraltro finora è stato più volte rimandato il passaggio dall'intenzione alla pratica), Sergio Rizzo finisce per sostenere una ipotesi di soluzione che non sarebbe troppo meglio di quella che critica. Sostiene infatti: " Gridavano vendetta già i 100 mila euro: chi li ha non è ricco, ma nemmeno indigente. Ma la follia di portare il tetto a 200 mila euro aggiunge un che di grottesco alla sciagurata norma sui rimborsi. Sciagurata, sì. Si fatica a capire perché chi ha investito male i propri risparmi acquistando titoli di banche già traballanti, che però promettevano interessi molto più appetitosi dei Btp, debba essere ora risarcito dai contribuenti. Sarebbe allora giusto risarcire pure chi ha perduto soldi in Borsa, magari investiti in tito

Scorie - Nessuna ristrutturazione di debito è a costo zero

Tra le questioni su cui i firmatari del "contratto per il governo del cambiamento" discutono c'è il provvedimento cosiddetto "Salva Roma", che punterebbe a chiudere nel 2021 la gestione commissariale del debito di Roma (12 miliardi) onde evitare che la stessa finisca la cassa e vada a sua volta in default. Gli esponenti del M5S si ostinano a spacciarla per una operazione in cui tutti ci guadagnano, negando ovviamente la verità. Per esempio, ecco il capogruppo alla Camera Francesco D'Uva: " Non è un Salva Roma, è un provvedimento che elimina la gestione commissariale e fa risparmiare due miliardi e mezzo per abbassare le tasse ai romani, a costo zero per lo Stato. Mi dispiacerebbe se, per guadagnare consensi, si facesse del male ai romani. Ma sono fiducioso, sarà approvato senza problemi ." Per ridurre gli oneri connessi a una massa di debiti, l'unica via alternativa all'accelerazione nel pagamento (ipotesi esclusa, dato che mancan

Scorie - Come non risolvere il problema dell'inflazione

In un articolo dedicato all'Argentina, Roberto Da Rin del Sole 24Ore mette dà conto della situazione traballante dell'economia e dell'inflazione dei prezzi al consumo ancora molto elevata. Da Rin scrive che " è stato annunciato un pacchetto di misure d'emergenza per cercare di rallentare la corsa dei prezzi. Quelli al consumo, in marzo, si sono attestati al 4,7%, un valore record, che in termini annui si traduce nel 54 per cento. Il più alto dal 1992. I punti principali del Programma economico e sociale, che l'opposizione ha ribattezzato "Programma per ottobre" quando sono previste le elezioni presidenziali, riguardano un accordo sul contenimento dei prezzi, che non saranno aumentati fino a dicembre, di 60 prodotti del paniere ." Come ogni misura volta a limitare i prezzi per via politica, credo che anche questa sia destinata a fallire, nel senso che potrebbe generarsi una penuria dei beni oggetto del provvedimento, se il limite sarà mo

Scorie - A(hi)litalia

Se un pagatore di tasse vuole essere sicuro di rovinarsi la giornata, deve tenersi aggiornato sulla vicenda di Alitalia, il cui "rilancio" sta per essere messo in pista da diversi mesi, anche s epoi ogni scadenza mensile è sempre la penultima. Adesso pare ufficiale il sospetto che era una sostanziale certezza per chiunque non fosse totalmente accecato dalle demenze proferite dai governanti gialloverdi: i 900 dell'ultimo "prestito ponte" non saranno restituiti neanche in parte. Come è noto, già da alcuni mesi il neo banchiere d'investimento Giggino Di Maio ha detto che una parte sarà convertita in equity, ossia in capitale sociale della ennesima nuova Alitalia che con ogni probabilità fallirà tra qualche anno come tutte le precedenti. Adesso pare però che anche il resto non sarà restituito. Secondo quanto riporta Gianni Dragoni sul Sole 24Ore, infatti, nella bozza di decreto "crescita" (dei soldi buttati via) verrebbe abolita la scadenza d

Scorie - Dare i numeri

Mi è capitato nello stesso giorno di sentire due esponenti del governo di parte M5S sostenere che la produzione industriale rimbalzata nelle ultime due rilevazioni mensili sia da attribuire alle politiche governative, e così pure l'andamento positivo della Borsa di Milano. Per esempio, Riccardo Fraccaro ha afermato: " Il nostro impegno per la crescita dà già i suoi frutti nonostante il contesto internazionale. La spesa per investimenti è aumentata dell'84% nelle Regioni e del 21% nei Comuni. La maggiore aspettativa di domanda interna è alla base del + 2,7% registrato dalla produzione industriale e del + 19,4% dell'indice Ftse Mib, pari a circa 100 miliardi. Sono dati importanti ." Qualcosa di simile ha ribadito la (a suo dire) "esperta" di economia Laura Castelli. Ora, non è una novità che chi governa cerchi di attribuirsi i meriti dei dati positivi scaricando su altri le responsabilità per quelli negativi. Però si finisce per rendersi ridicoli