Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

Scorie - L'evasione fiscale è un problema per i consumatori di tasse

Non passa giorno ormai senza che "Giuseppi" Conte dichiari guerra all'evasione fiscale. Una dichiarazione tra le tante: " Mi sto convincendo che il problema dell'Italia è l'evasione e se non affrontata seriamente rischia di far aumentare la pressione fiscale: è un'iniquità che ci siamo assunti la responsabilità di combattere ." Indubbiamente per chi vede nel tassa e spendi la via alla prosperità, l'evasione fiscale rappresenta un problema. Tuttavia, il vero motivo per cui la pressione fiscale aumenta non è, né può essere, l'evasione fiscale. Al contrario, è proprio l'incessante aumento della spesa pubblica a rendere necessario, nonostante il parallelo aumento del debito pubblico, un incremento della pressione fiscale. Se lo Stato mettesse a dieta se stesso e i consumatori di tasse riducendo la spesa pubblica, la pressione fiscale potrebbe diminuire. La narrazione secondo la quale se non ci fosse evasione (o ce ne fosse meno), si

Scorie - Nuova legge di bilancio, soliti nuovi balzelli

In Italia chi decide di recarsi alle urne quando sono indette le elezioni si trova a scegliere tra chi vuole fare deficit promettendo aumenti di spesa e (per lo più false) riduzioni di tasse e chi vuole fare deficit promettendo ancora più spesa tassando i nemici del popolo di turno. Chiaramente quando al governo ci sono i partiti di derivazione comunista questa ricerca del "nemico del popolo" (le origini quelle sono) è una costante. Da ultimo sono gli utilizzatori di contanti e i supposti inquinatori, ma è solo la moda del momento. Era quindi inevitabile che la bozza di manovra di bilancio per il 2020 contenesse nuovi balzelli, nonostante Giuseppi Conte e colleghi ripetessero come dischi rotti il contrario. Ecco un breve elenco: 1) Aumento delle imposte ipotecaria e catastale sui trasferimenti immobiliari soggetti all'imposta di registro da 50 a 150 euro. Un leggero aumento che triplica il balzello in un sol colpo. 2) Plastic tax sugli imballaggi in plastica, da

Scorie - (In)civiltà e qualità dei servizi

Spesso mi capita di leggere o sentire affermazioni che non condivido. Il fatto che scriva più o meno tutti i giorni commentando tali affermazioni ne è la prova. Ci sono però dei casi nei quali si va oltre la semplice dichiarazione; articoli dei quali non riesco a salvare neanche una parola. Per esempio un pezzo di Innocenzo Cipolletta sul Sole 24 Ore dal titolo "Civiltà e qualità dei servizi". Cipolletta inizia così: " In che paese ci piacerebbe vivere: dove si pagano poche tasse o dove ci sono buoni servizi di base? La risposta "alla Catalano" sarebbe semplice: in un paese con poche tasse e buoni servizi. Ma questo non è dato, se non in pochi piccoli paesi che spesso sono una sorta di paradiso fiscale e traggono risorse da altre fonti. Comunque, in questi paesi, in generale, i servizi di base non sono gratis, ma costano ai cittadini in modo significativo ." E' evidente che Cipolletta dia per scontato che tali " servizi di base " de

Scorie - House of (three) cards

Pare che i governanti stiano continuando a litigare sulle coperture (se tali le si vogliono definire) per la legge di bilancio 2020. Giuseppi Conte ha ammonito tutti quanti: " Posso concedere altro tempo, ma la sintesi va trovata. " A questo punto nelle serie televisive comiche solitamente scattano le risate registrate. E farebbe ridere, se non ci fosse da piangere, quella che pare l'ennesima trovata da calciatori del barattolo, sport praticato da tutti coloro che si alternano al governo in un Paese intossicato di spesa pubblica e di tasse mai sufficienti a coprirla. Il ministero dell'Economia ha annunciato una proroga al 16 marzo 2020 delle rate fiscali previste per il 18 novembre 2019. Il che dà certamente quattro mesi di respiro a coloro che devono pagare i balzelli. Non si creda, però, che la proroga sia stata decisa per fare del bene a questi pagatori di tasse. Al contrario, così facendo si spostano 3 miliardi di gettito al 2020, peggiorando le entrate

Scorie - Collettivo per l'economia (socialista)

Nonostante viviamo in un'epoca in cui lo Stato disciplina ogni cosa, capita di leggere affermazioni circa lo smantellamento dell'intervento pubblico nei servizi essenziali (aggettivo che, per i collettivisti di ogni epoca e luogo, finisce per comprendere la quasi totalità dei servizi). Per esempio, recensendo un libro a cura del "Collettivo per l'economia" (non siamo più negli anni Settanta del secolo scorso, ma non si direbbe), Mauro Campus scrive: " Il ragionamento si muove nella quotidianità del mondo occidentalizzato ed è condotto da studiosi di varie nazionalità che devolvono parte del loro lavoro ad analizzare i percorsi storici che hanno portato allo smantellamento del ruolo dello Stato nell'organizzazione dei servizi essenziali. Fin qui nulla di originale, se non la dolorosa litania di quanto il trentennio alle nostre spalle si sia caratterizzato per una sbornia dottrinaria divenuta l'opzione politica che ha incoronato la filosofia n