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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Scorie - Quella sgradevole sensazione quando sento parlare di Alitalia (2)

Ormai non passa giorno che Danilo Toninelli non parli di Alitalia e del ruolo dello Stato come azionista di maggioranza. Roba che mette i brividi, nonostante in questi giorni di mezza estate la temperatura arrivi a sfiorare i 40 gradi. " Penso che tra il mese di settembre e ottobre ci saranno importanti novità. Non posso parlare più di tanto, siamo impegnati su tavoli importanti, che stanno facendo passi avanti. Alitalia rimarrà un vettore nazionale che farà viaggiare le persone in Italia e all'estero nell'interesse nazionale. E' molto strategica ." " Tavoli importanti, che stanno facendo passi avanti ", con ogni probabilità verso un nuovo baratro. Ma il bello è quello che viene dopo, ossia " Alitalia rimarrà un vettore nazionale che farà viaggiare le persone in Italia e all'estero nell'interesse nazionale ". Ho sempre pensato che una qua lsiasi compagnia aerea facesse volare le persone interessa

Scorie - Editori di giornali sempre a caccia di denaro altrui

Che battere cassa nei confronti del governo per attingere al denaro dei pagatori di tasse sia parte integrante del ruolo non lo dubito. Ciò nondimeno trovo del tutto non condivisibili le parole del neopresidente Fieg, Andrea Riffeser Monti, in merito ai meriti per i quali la stampa dovrebbe (continuare a) godere di contributi pubblici. " Va senz'altro ricreato un rapporto di fiducia con i lettori. I giornali, quelli pubblicati dagli editori che fanno questo mestiere con convinzione e senso di responsabilità, hanno una funzione sociale, risolvono problemi alla gente. Pensiamo ad esempio alle raccolte fondi per il terremoto. Attenzione però: alla base ci sono persone, i giornalisti, che devono fare il loro lavoro con professionalità. Questo significa, evidentemente, dare al settore le risorse necessarie ." A parte il pessimo gusto di utilizzare l'esempio delle raccolte di fondi per il terremoto, tutti coloro che offrono un bene o un serv

Scorie - Difficile dire tante stupidaggini, ma non impossibile

Constatando l'aumento dei debiti a livello globale durante l'ultimo decennio, Guido Salerno Aletta rileva che qualche problema con la politica monetaria debba esserci stato. In effetti da un eccesso di debito si è passati a un debito ancora più massiccio. Ma se uno si aspettasse di trovare citazioni di Mises o altri economisti di scuola Austriaca si sbaglierebbe di grosso. Secondo Salerno Aletta, le politiche monetarie dell'ultimo decennio " hanno avito un effetto positivo dal punto di vista congiunturale e sintomatico, alleviando il costo del finanziamento del debito per i debitori, chiunque fossero, Stati, imprese e famiglie, ma negativo sotto il profilo strutturale perché la liquidità è stata immessa nel circuito finanziario e non in quello economico. Se fosse stata immessa attraverso quest'ultimo, finanziando direttamente i deficit pubblici, la moneta aggiuntiva sarebbe entrata in circolazione e avrebbe creato le condizioni per un aume

Scorie - Sempre più cialtroni

Da quando si è insediato il governo pentaleghista, il copione prevede più o meno quotidianamente che il ministro dell'Economia cerchi di rassicurare sul fatto che i conti pubblici non saranno (ulteriormente) sfasciati con la prossima legge di bilancio, mentre gli azionisti di maggioranza, ossia Luigi Di Maio e Matteo Salvini, dicono alternativamente che Tria ha ragione, ma che si riuscirà a fare quanto promesso, oppure che se sarà necessario fare più deficit, sarà fatto. Piaccia o non piaccia, l'incertezza sull'esito di questo tira e molla spiega in gran parte perché l'Italia paghi non solo oltre 100 punti base di spread in più sui titoli decennali tedeschi rispetto a prima della formazione di questa maggioranza, ma debba pagare ben più di Spagna e Portogallo per raccogliere soldi sul mercato. Tra settembre e ottobre, con la nota di aggiornamento al DEF e la bozza di legge di bilancio, i nodi dovrebbero arrivare al pettine. A quel punto

Scorie - Non voglio pagare la macchina (elettrica) altrui

Provando di superare se stesso ogni giorno, Luigi Di Maio ha prospettato forti incentivi all'auto elettrica. D'altra parte, sostiene il bisministro: " Vengo da Pomigliano che è stata la città della Fiat, oggi lo è un po' di meno ". E se continuerà a esserci gente come lui, secondo me lo sarà ancora di meno in futuro. Ma il nostro paladino delle energie pulite finanziate dai pagatori di tasse, fa questa lucida analisi della situazione: " Assistiamo ad una riduzione sempre più dei volumi di produzione nel settore dell'auto, e questo vuol dire rischio di perdita di posti di lavoro ". Ecco quindi la soluzione: " Perché non far rinascere gli stabilimenti del Sud intorno all'auto elettrica che rappresenta la sfida dei prossimi anni? " Già, ma chi mette i soldi? Gli viene chiesto se potrebbero esserci incentivi. Quasi ovvia la risposta: " Ben vengano…possiamo

Scorie - Sugli effetti del QE

Tutti gli interventi di politica monetaria hanno effetti redistributivi. Negarlo, come a volte pure è stato fatto da parte dei banchieri centrali, sarebbe oggi difficilmente difendibile. Allora ecco la soluzione: presentare uno studio condotto da alcuni delle centinaia di economisti che compongono lo staff, facendolo passare come uno studio indipendente e che non riflette le posizioni della banca centrale. Lo studio arriva a concludere che i poveri sono coloro che hanno tratto maggior beneficio dalle politiche monetarie espansive, convenzionali e non, dell'ultimo decennio. Il tutto, ovviamente, sulla base di rigorose analisi statistiche. E guai a chi avanza il dubbio che possa trattarsi di cherry picking. I benefici per i meno abbienti deriverebbero dall'abbassamento del costo dei mutui, a cui fanno ricorso per comprare casa, e dall'abbassamento della disoccupazione. Sono passati, evidentemente, i tempi in cui le banche centrali dif

Scorie - Idee (non) cambiate

Era il 9 settembre 2016, un paio di mesi prima di essere eletto alla presidenza degli Stati Uniti d'America, quando il candidato Donald Trump criticava la Federal Reserve per la politica di tassi di interesse, a suo parere troppo bassi. " Crea un'economia falsa. Mantiene i tassi di interesse bassi perché non vuole che il resto cali. A un certo punto i tassi dovranno cambiare. L'unica cosa che è forte è l'artificiale mercato azionario ." Si direbbe che una rimozione, per quanto parziale, degli ingenti stimoli monetari non dovrebbe essere criticata da chi ha pronunciato quelle parole. E invece ecco che il 19 luglio 2018 Trump dice non essere contento della politica monetaria della Fed, perché i rialzi dei tassi " ci mettono in una posizione di svantaggio … Ogni volta che cresciamo la Fed vuole nuovamente aumentare i tassi ." Aggiungendo poi: " sto solo dicendo ciò che avrei detto da privato cittadino