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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

Scorie - Orologi rotti e nemici dei contanti

Qualche giorno fa, tra le tante esternazioni per lo più estemporanee e dettate dall'esigenza di raccogliere un applauso (era davanti a una platea di commercianti), Matteo Salvini ha detto che vorrebbe abolire il limite all'utilizzo del contante. Ciò conferma che è vero che anche un orologio rotto segna l'ora corretta una o due volte al giorno (a seconda del formato in cui è espresso l'orario). Ovviamente l'affermazione di Salvini ha attirato le critiche dei sacerdoti della lotta al contante. Uno di costoro è Angelo Cremonese, che sul Sole 24Ore ha scritto: " Non è facile cercare di analizzare correttamente i possibili effetti della limitazione all'uso del contante nell'azione di contrasto all'evasione fiscale. Il rischio è quello di partire dalla mancanza di evidenze empiriche circa l'efficacia di questo strumento nella battaglia contro l'erosione del gettito e arrivare a conclusioni che indichino l'inutili

Scorie - Il tassa e spendi europeo non è né innovativo, né virtuoso

Il Movimento Europeo ha pagato una pagina del Sole 24Ore per fare un appello "Per un'Europa più forte e più equa". La posizione è quella di coloro che vorrebbero un rafforzamento delle istituzioni europee e un bilancio comunitario sostenuto da una autonoma capacità fiscale, per finanziare "beni e servizi pubblici europei". Il bilancio dovrebbe ammontare a 120 miliardi di euro, ossia l'uno per cento del Pil dell'Eurozona. Dove prendere tutti quei soldi? Secondo il Movimento: " Tali risorse possono essere generate, in modo innovativo e virtuoso, incidendo principalmente su consumi socialmente dannosi e recuperando l'elusione fiscale, con effetti netti positivi per la crescita ." Partiamo dalla fine. Affermare che ci sarebbero effetti netti positivi per la crescita significa dare per certo qualcosa che può solo essere auspicato, e che, in realtà, non si vede perché dovrebbe funzionare a livello sovranazionale quando non funziona a livello na

Scorie - Di Maio inventa anche il diritto a internet

L'abitudine di Luigi Di Maio e Matteo Salvini è quella di fare promesse in qualsiasi contesto si trovino a parlare. Non sono gli unici, per carità, ma di questi tempi sono quelli che hanno più occasioni per essere sotto i riflettori. Intervenendo all'Internet day, era inevitabile che Di Maio facesse l'ennesima promessa al popolo: " La connessione ad Internet diventi un diritto primario di ogni cittadino. Siamo al lavoro per tutelare questo diritto. Immagino uno Stato che interviene e fornisce gratuitamente una connessione a Internet di almeno mezz'ora al giorno a chi non può ancora permettersela ." Addirittura la connessione a internet come " diritto primario ", con lo Stato che deve fornirla gratuitamente a chi non può permettersela. Così, mentre un percettore del reddito di cittadinanza se ne sta a casa aspettando che un rinnovato ed efficientissimo centro pubblico per l'impiego gli trovi un lavoro, pot

Scorie - Tria, la versione accademica delle scemenze pentastellate (2/2)

All'indomani delle critiche di Carlo Cottarelli ai proclami di Giovanni Tria, che sostiene sia possibile finanziare flat tax, reddito di cittadinanza e revisione della legge Fornero mediante investimenti pubblici in deficit, ecco un economista keynesiano arrivare in soccorso del ministro dell'Economia. Secondo Jean-Paul Fitoussi, Tria dice " quello che dicono quasi tutti, il 95 per cento degli economisti più aperti. Sta cercando di attuare una buona economia politica ." Addirittura il 95 per cento della categoria. Numeri in totale libertà: pare che il moltiplicatore keynesiano moltiplichi anche i keynesiani, che peraltro non sono pochi. " Dire che una politica espansiva e che gli investimenti pubblici non risolvono il problema, significa dire che il problema non si può risolvere ." Gli investimenti in deficit sono tasse future, come ogni spesa pubblica che non sia finanziata da tasse presenti. In un contesto i

Scorie - Tria, la versione accademica delle scemenze pentastellate (1/2)

Più leggo le affermazioni di Giovanni Tria, ministro dell'Economia, più mi convinco che costui stia semplicemente calciando avanti il barattolo (nella visione benevola), o bluffando clamorosamente (nella visione maliziosa). Ecco, per esempio, quanto affermato al termine dell'ultimo Ecofin: " L'intenzione è cercare di rispettare l'impegno dello 0,3%, si stanno facendo dei calcoli che una piccola deviazione dall'impegno, che la Commissione già si aspetta, deriverebbe dal fatto che lo 0,3% dipende da un quadro macroeconomico favorevole, naturalmente ora c'è un rallentamento in tutta la Ue, ci possono essere piccole deviazioni, ma nella sostanza delle linee economiche non cambiano ". In pratica sarebbe possibile attuare, anche solo in parte, le promesse elettorali dei due azionisti del governo mantenendo gli impegni di riduzione di deficit e debito, salvo " piccole deviazioni " dovute a un rallentamento della cres

Scorie - Basterebbe l'aritmetica

  Su Milano Finanza del 9 giugno ho letto un articoletto a firma Bepi Pezzulli (che di solito scrive cose su Brexit) nel quale si cerca di far passare il reddito di cittadinanza come riforma liberale, paragonandolo all'imposta negativa teorizzata da Milton Friedman. Secondo Pezzulli, " L'idea che reddito di cittadinanza e flat tax siano incompatibili non è corretta ". Qui bisogna intendersi: quasi tutti coloro che parlano di incompatibilità lo fanno da una prospettiva strettamente di finanza pubblica, adottando un approccio realista in riferimento ai conti della Repubblica italiana. Teoricamente una riduzione di altre voci di spesa tale da compensare il buco creato da una contemporanea riduzione di entrate e aumento di spesa è possibile. Nella pratica, se ci riferisce al contesto italiano, è però del tutto improbabile. Per questo i più parlano di incompatibilità. E gli stessi proponenti non hanno ancora indicato uno straccio

Scorie - Previsioni o scongiuri?

Mentre il ciclo economico nelle principali economie avanzate sta mostrando segni di indebolimento (sarà un caso che avvenga quando sta, seppur lentamente, calando la droga monetaria?), il presidente della BCE, Mario Draghi, ha escluso che possa esservi una recessione né a breve, né nel medio termine. " Persino sul medio termine non vediamo una recessione. Ci aspettiamo una crescita più bassa ma nulla che si avvicini a una recessione ." Non credo che da un banchiere centrale ci si possano aspettare previsioni diverse, per almeno due motivi. In primo luogo, perché i modelli utilizzati per fare le previsioni sul Pil sono costruiti in modo tale che quando la crescita presente è positiva non risulti negativa quella attesa per il futuro, salvo correzioni soggettive a uno o più parametri del modello. In secondo luogo, perché dopo circa un decennio di politiche monetarie ultraespansive significherebbe ammettere che i problemi sono solo stati ri

Scorie - Disputa tra cicale

" O ci dite come si fa o state prendendo in giro il Parlamento prima e il Paese poi e continuate così a raccontare al Paese cose irrealizzabili ." Con queste parole Francesco Boccia del PD ha annunciato il voto contrario del suo partito alla risoluzione di maggioranza sul DEF presentata da M5 e Lega. In effetti la risoluzione contiene aria fritta, rimandando di fatto la definizione dei provvedimenti e, soprattutto, l'indicazione delle coperture finanziarie, alla nota di aggiornamento al DEF, prevista per settembre. Boccia ha però voluto esagerare, aggiungendo: " Per 5 anni come le formichine sono stati messi da parte giorno dopo giorno viveri per i momenti più complessi. Il debito è stato sempre sotto controllo grazie ad un mix di politiche pubbliche ed economiche coerenti ." In effetti di fronte alle costose farneticazioni contenute nel contratto per il governo del cambiamento anche il keynesismo straccio