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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

Scorie - L'amministratore non delegato

Intervenendo all'Assolombarda, Matteo Renzi ha ribadito il copione delle ultime settimane: un mix di (falsa) autocritica sulle modalità di comunicazione e di rivendicazione dei risultati (a suo dire) ottenuti. Rivolgendosi alla platea, Renzi ha quindi detto: " come direttore marketing vorreste licenziarmi ", mentre " se fossi l'ad di una delle vostre aziende dovreste prendere atto dei risultati positivi prodotti ". Quattro anni fa, nei giorni in cui Renzi scalzava Enrico "stai sereno" Letta da palazzo Chigi, non si contavano gli elogi alle capacità di comunicazione (credo sarebbe meglio dire: affabulazione) del segretario del PD. Elogi pronunciati spesso da coloro che oggi lo criticano proprio per lo stesso motivo, e che mi inducono a confermare la mia idea che, nel settore della comunicazione più che altrove, i cialtroni siano una categoria ben rappresentata. Per quanto mi riguarda ho sempre cons

Scorie - Un pretesto (socialista) per aumentare la spesa lo si trova sempre

Corina Cretu, commissaria Ue per le politiche regionali, utilizza uno dei più diffusi espedienti socialisti per aumentare la spesa pubblica e, di conseguenza, il conto a carico dei pagatori netti di tasse presenti e/o futuri. Riferendosi al bilancio dell'Unione europea, Cretu afferma: " La cassa comune ci costa meno di un caffè a testa al giorno ", aggiungendo poi che oggi " il budget è l'1 per cento del Pil. Io vorrei salisse all'1,1: sarebbe già un gran passo vanti ." E come fare a trovare le coperture per aumentare il budget? " Va coperto con nuove risorse, aumentando il contributo degli Stati e anche con altri mezzi, elevando le risorse proprie. Magari con il contributo ottenuto tassando chi inquina o il tabacco, anche se non sono scelte popolari ." Alcune osservazioni: 1) La storia del caffè a testa al giorno serve a minimizzare alle orecchie dell'interlocutore l'impo

Scorie - Cambia lo strumento, non cambia il risultato

Da quando c'è stata la crisi dei debiti pubblici di alcuni Paesi dell'Area euro (Italia inclusa), appaiono periodicamente proposte di soluzioni più o meno miracolose per alleviare il problema del sovraindebitamento e del legame vizioso tra debito pubblico e bilanci delle banche. Mentre le proposte di mutualizzazione più o meno esplicite sono rimandate immediatamente al mittente da chi dovrebbe pagare il conto al posto di altri, quelle che si basano su una qualche forma di ingegneria finanziaria, pur non avendo finora avuto successo, sono meno osteggiate. Tra queste l'idea di cartolarizzare una parte dei debiti pubblici. Un veicolo europeo acquisterebbe titoli di Stato dei Paesi dell'Area euro in proporzione alle quote di partecipazione al capitale della BCE, come già avviene con il quantitative easing. Successivamente quei titoli fungerebbero da collaterale per una cartolarizzazione nella quale la tranche senior sarebbe destinata alle b

Scorie - Non è abolendo il Fiscal Compact che si risolvono i problemi

La quasi totalità dei partiti che in queste settimane stanno chiedendo agli italiani che ne hanno diritto di votarli alle elezioni del prossimo 4 marzo ha posizioni variamente keynesiane in economia. Il "quasi" è dovuto al fatto che ci sono anche posizioni più orientate al marxismo. Di liberalismo non v'è traccia, se non ci si lascia confondere dalle etichette. Gustavo Piga accoglie con soddisfazione l'opposizione pressoché unanime al Fiscal Compact, che prevede la riduzione dell'eccesso di debito rispetto al limite del 60% del Pil in un ventennio. Indubbiamente una regola che comporta sacrifici per chi è molto indebitato. Non ci si deve stupire, tuttavia, se chi ha meno debiti ne pretenda l'applicazione prima di farsi carico in parte anche dei debiti altrui. Secondo Piga, dunque, " l'establishment politico italiano ha finalmente battuto un pugno sul tavolo che non passerà inosservato nelle stanze ovattate di Bruxelle

Scorie - Beatrice nuoce gravemente alla salute

  Beatrice Lorenzin, cresciuta alla corte politica di Silvio Berlusconi e "responsabilmente" rimasta al governo di centrosinistra quando si ruppe il cosiddetto patto del Nazareno (rivendicamdo oggi di essere una delle più longeve ministre della sanità), si è messa in proprio con "Civica popolare". Intervistata dal Sole 24Ore, ecco alcune sue dichiarazioni. In merito al bilancio sull'operato dei governi di cui ha fatto parte: " Il Paese è tornato a crescere, abbiamo contenuto il deficit riconquistando credibilità, attaccando la spesa improduttiva. Ora dobbiamo proseguire su questa strada ." Purtroppo i numeri della finanza pubblica testimoniano che la spesa pubblica non è diminuita nel suo complesso e, al netto della diminuzione della spesa per interessi riconducibile per lo più alla politica monetaria espansiva della Bce, la situazione sarebbe ancora peggiore. Il contenimento del deficit, poi, è stato cost

Scorie - Il nulla pentastellato

Su una cosa non si può dire che gli esponenti di punta del M5S non abbiano imparato in fretta dagli avversari più esperti: pronunciare frasi che non dicono assolutamente nulla di concreto. Ecco, per esempio, cosa dice il capo politico Luigi Di Maio: " Naturalmente, se si vuole conseguire una crescita più robusta dell'attuale, ma al tempo stesso sostenibile e orientata alla qualità della vita, bisogna scegliere in modo saggio i settori e le opere su cui orientare lo sforzo dello Stato. Il Movimento 5 Stelle in tal senso ha presentato delle chiare direttrici che potrebbero modificare radicalmente il paradigma di progresso, andando incontro alle sfide dell'innovazione e ricollocando strategicamente l'Italia nella segmentazione produttiva globale ." Sulla "saggezza" mi permetto di nutrire dei dubbi. Uno sguardo al passato, non solo in Italia, dovrebbe consigliare a chiunque una certa prudenza nel dire cose del genere.