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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

Scorie - Se questo è un economista...

"Sono d'accordo con Renzi perch é tra il benessere della popolazione e la dottrina bigogna scegliere il benessere." (J. P. Fitoussi)   Non meraviglia che Jean Paul Fitoussi, probabilmente l'economista francese più ascoltato (sic) in Italia, sia d'accordo con Renzi (recente inventore del "lavoro di cittadinanza", che suona non troppo dissimile dai "lavori socialmente utili" di vent'anni fa) nella contrarietà a quella che, in modo piuttosto approssimativo e fuorviante, viene definita austerità.   In un contesto in cui la spesa pubblica non cala di austero c'è ben poco da parte di uno Stato, mentre a tirare la cinghia restano coloro che, contrariamente ai proclami renziani, non vedono affatto calare il carico fiscale.   Ciò detto, per come è posta la questione da Fitoussi, sembra che il mondo si divida tra chi vuole il benessere della popolazione e chi, sadicamente, privilegia una non meglio defini

Scorie - La Santa Alleanza contro Bitcoin

In un lungo articolo sul Sole 24Ore, Alessandro Plateroti rende conto della "guerra" mossa dalle principali banche centrali al Bitcoin. Dalla lettura si evince che Plateroti ritenga che in questa guerra ci siano i "buoni", ossia le banche centrali, e i cattivi, ossia coloro che "estraggono" e utilizzano i Bitcoin. Oltre, come sempre, ai piccoli investitori che potrebbero andare incontro a pesanti perdite.   Io seguo l'evoluzione del Bitcoin senza fanatismi, trovando degno di attenzione lo sviluppo di strumenti che possano fungere da moneta; trovo al tempo stesso comprensibile, anche se non condivisibile, l'allarme che lanciano a ripetizione le banche centrali. Il perché lo scriverò riportando alcuni passaggi dell'articolo di Plateroti, che comincia così.   " Uno spettro si aggira sulle banche centrali, ma non è il Cigno Nero dell'economia mondiale: è la bolla speculativa dei Bitcoin, il Brutto Anatroccolo d

Scorie - Monetizzazione di fatto

" Siamo ancora distanti dal target del 2% d'inflazione, per cui è appropriato proseguire con l'allentamento monetario, ma questa politica non punta a finanziare il debito del governo ." (H. Kuroda) Questo è quanto ha dichiarato Haruhiko Kuroda , presidente della Banca del Giappone, dopo l'ennesimo intervento in acquisto sui titoli di Stato volto ad abbassare il rendimento sulla scadenza decennale. Considerando che la politica monetaria della BoJ punta a tenere attorno a zero il rendimento del titolo del Tesoro decennale, di fatto punta a erodere in termini reali il valore del debito pubblico. Resta anche il fatto che, a forza di comprare titoli di Stato, la BoJ detiene oltre il 40 per cento del totale e, se continuasse al ritmo attuale, ci sono concrete probabilità che arriverebbe a possedere l'intero debito pubblico entro il 2023. Ma guai a parlare di monetizzazione…

Scorie - Le pensioni greche sono basse, ma sono troppi i consumatori di tasse

"Come può essere che il principale problema della Grecia siano le pensioni troppo generose, quando il 43% dei pensionati riceve meno di 660 euro al mese?" (E. Achtsioglou) Effie Achtsioglou è ministro del lavoro in Grecia. Come periodicamente accade dal 2010, lo stato di insolvenza della Grecia torna a fare notizia. Giova ricordare che negli ultimi sei anni la Grecia ha ricevuto finanziamenti da Paesi Ue e FMI per 240 miliardi (110 nel 2010 e 130 nel 2011), beneficiando inoltre di una ristrutturazione a carico dei creditori privati per 107 miliardi nel 2012. Infine, nel 2015 ha ottenuto un altro programma di aiuti finanziari per 86 miliardi. Il problema è che le condizioni di partenza delle finanze pubbliche greche, dopo trent'anni di accumulazione di deficit a spese sostanzialmente del resto d'Europa (con creditori pubblici e privati quanto meno incauti), erano talmente disastrose da rendere impraticabile un risanamento senza contestuale

Scorie - The (bad) conscience of a liberal (46)

Ho già avuto modo di osservare che molti intellettuali left liberal americani sono stati traumatizzati dall'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d'America. Ancora oggi, a oltre tre mesi di distanza, non si sono ripresi, e vivono in una sorta di stato depressivo. Prendete Paul Krugman, per esempio: dal day after non c'è colonna pubblicata sul New York Times nella quale non si occupi della tragedia trumpiana. Sembra davvero ossessionato. Ormai filosofeggia e capita di leggere cose che uno stenta a credere possano essere state scritte da lui. Per esempio, invitando gli altri intellettuali ed economisti a non mollare: " Dovete afferrarvi con forza ai vostri principi. Non dovete credere che la vostra parte sia sempre nel giusto (non è certamente così), non dovete credere di essere infallibili (non è assolutamente così), ma dovete credere che gli strumenti della ragione – cercare realmente di comprendere come funziona

Scorie - L'eterna illusione della spesa pubblica creatrice di ricchezza

"Eppure una possibilità per sbloccare la situazione ci sarebbe, con un beneficio per l'economia. Come? Costringere le autorità europee a fare per la Difesa quello che non si è fatto per il terremoto, a escludere cioè quel 2% di spesa militare dal computo di bilancio che va formare i livelli massimi del 2% nel rapporto Deficit/Pil. Ed ecco che avremmo una manovra di stimolo molto forte. Aggiungere un 2% del Pil in spese militari non vuole dire in spese guerrafondaie, ma messa a punto di certe basi, nuovi acquisti per ammodernare le flotte o ristrutturazioni delle caserme. Se così fosse la richiesta Usa non sarebbe peregrina." (M. Platero) Mario Platero, corrispondente da New York per il Sole 24 Ore, propone una soluzione per conciliare l'aumento di spesa pubblica per la difesa che gli Stati Uniti chiedono ai Paesi dell'Unione europea e il rispetto delle regole del Trattato Ue in materia di deficit pubblico. A parte il f

Scorie - Non esistono vie indolori alla riduzione del debito

Leggo sempre con interesse le proposte che promettono di ridurre il debito pubblico in modo indolore, o quasi. Lo faccio per individuarne i punti deboli, perché credo che non esista una via indolore alla riduzione del debito. Di qualsiasi debito si tratti. Potrà essere indolore per qualcuno, ma non per tutti. Michele Fratianni e Paolo Savona potrebbero essere definiti "risolutori seriali", avendo avanzato diverse proposte nel corso del tempo. " La nostra proposta si cala nel solco della letteratura economica che va indietro nel tempo e tiene conto dei progressi tecnologici registrati ai giorni nostri. Essa consiste nel dividere le banche che raccolgono moneta (money bank) da quelle che concedono credito (credit bank) al fine di annullare i rischi e oneri di gestione delle insolvenze che gravano sui depositi e di concentrare l'attività delle banche nella valutazione del merito per concedere credito al fine di ridurre le sofferenze. Nella

Scorie - Non esiste una tassa giusta, flat o non flat

Enrico De Mita, costituzionalista e fratello del più noto politico democristiano Ciriaco, ha scritto un articolo pubblicato sul Sole 24Ore nel quale critica l'idea di adottare una flat tax, senza mai riferirsi direttamente alla Lega, ma, di fatto, rivolgendo la critica a quel partito. Suppongo che nessuno ipotizzi che De Mita abbia utilizzato argomenti simili a quelli esposti da Murray Rothbard nel 1988 nell'articolo "The Case Against the Flat Tax". Infatti De Mita è contrario alla flat tax ritenendo giusto il principio di progressività sancito dall'articolo 53 della costituzione. Rothbard ne sarebbe disgustato. " Tutti in Italia dicono di essere d'accordo nel non modificare i principi fondamentali della Costituzione. E quello di progressività e di capacità contributiva è uno dei pilastri dello Stato democratico. Difatti, quello della progressività è uno dei principi più comunemente accettati dalle democrazie occidentali, non come princi

Scorie - La BRRD non può funzionare in un sistema a riserva frazionaria

  La direttiva europea BRRD, approvata nel giugno del 2014 con l'obiettivo di spostare l'onere dei salvataggi di banche in crisi dai contribuenti ad azionisti e creditori delle banche stesse, ha dimostrato fin dalle sue prime parziali applicazioni su banche di dimensioni medio-piccole di non poter raggiungere lo scopo di una "risoluzione ordinata" priva di effetti contagio sulle altre banche.   Si consideri che finora non è mai stato applicato il vero e proprio "bail-in", bensì il più limitato "burden sharing", che prevede l'azzeramento di azionisti e portatori di obbligazioni subordinate, o la conversione di queste ultime in azioni.   Ciò nondimeno, gli effetti sistemici ci sono stati. A novembre del 2015 in Italia sono state poste in "risoluzione" quattro banche che, assieme, rappresentavano circa l'uno per cento del mercato italiano. La reazione di depositanti e portatori di obbligazioni, anche no

Scorie - Il libro degli incubi del socialista francese

Se Marine Le Pen parla a vanvera di "patriottismo", non certo migliori sono le uscite di chi correrà per la presidenza francese dall'estremo opposto, ossia il socialista Benoit Hamon. Il quale propone una sorta di libro dei sogni, che in realtà per chi ha un minimo di sensibilità liberale sarebbe un libro degli incubi. Tra le altre cose, Hamon vorrebbe introdurre un reddito di cittadinanza, a proposito del quale ha affermato: " in una società dove trovare un impiego è sempre più difficile e dove si assiste a una «rarefazione» del lavoro, si dà la possibilità all'individuo di essere più indipendente, ad esempio di poter ridurre la durata lavorativa senza veder calare il reddito ." Ridurre la durata lavorativa senza veder calare il reddito è evidentemente possibile, a parità di altre condizioni, solo se qualcun altro quel reddito lo produce e poi se lo vede estorto per fini redistributivi. Per un motivo molto semplice: non si può crear

Scorie - La soluzione non è il ritorno alla sovranità monetaria

Marcello Minenna, già dirigente in Consob e, per poche settimane, assessore al Bilancio a Roma nella giunta Raggi, ora insegna alla Londo School of Economics. Minenna appartiene a quelli che definirei "eurocritici", persone di cui per lo più non condivido i punti di vista, ma che preferisco di gran lunga agli europeisti "senza se e senza ma". In un articolo pubblicato sul Corriere Economia, Minenna fa alcune ipotesi circa un argomento tabù per i suddetti "europeisti senza se e senza ma": l'uscita dell'Italia dall'eurozona. A parte non condividere l'idea di tornare alla sovranità monetaria revocando anche il cosiddetto "divorzio" in essere dal 1981 tra Banca d'Italia e Tesoro, alcuni passaggi di Minenna sono, a mio parere, contraddittori. Per esempio, nel caso del "Securities Market Programme" (SMP) nell'ambito del quale la Bce acquistò titoli di Paesi in difficoltà

Scorie - Un errore da 900mila euro

"Mia moglie è stata una vera compagna di lavoro una collaboratrice preziosa. Lo stesso vale per i miei figli. Quello che abbiamo fatto insieme è dichiarato e legale. Mi rendo però conto che sul piano morale quello che una volta era normale ora non è più accettato dall'opinione pubblica. Ho commesso un errore e chiedo scusa ai francesi. Ci ho messo del tempo a capirlo ma resto un personaggio politico irreprensibile, come la giustizia lo accerterà, ne sono certo." (F. Fillon) Non so se la vicenda che ha fatto crollare nei sondaggi François Fillon avrà ripercussioni giudiziarie. Lui sostiene che tutto fosse "legale", e difficilmente ci si potrebbe aspettare un'affermazione diversa da quella. Sostiene anche che una volta ciò era considerato moralmente "normale", oggi non più. A suo parere si tratta di un errore (quasi un peccato veniale, parrebbe di capire) che ha capito dopo del tempo, ma lui resta irreprensibile. Ammes

Scorie - Nel PD c'è la gara a essere peggio di Renzi

  Da qualche tempo il governatore della Puglia, Michele Emiliano, è diventato particolarmente antirenziano, essendo uno dei tanti pretendenti alla posizione di segretario del PD. Come altri, Emiliano attacca Renzi da sinistra, con posizioni che suppongo piacciano alla Cgil, per esempio sull'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, in merito al quale sostiene che " sarebbe cosa sacrosanta ripristinarlo ed estenderlo a tutte le aziende. Non si può distruggere la vita di una persona, licenziandola senza giusta causa e dandole una manciata di soldi ". Evidentemente Emiliano ritiene che il resto del mondo sia incivile, dato che quasi ovunque i rapporti di lavoro possono terminare per iniziativa del datore di lavoro con il licenziamento anche senza giusta causa, generalmente a fronte di un indennizzo in denaro. E probabilmente ritiene che sia meglio, nel caso, distruggere un'azienda per evitare che siano licenziate alcune persone. Quanto