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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Scorie - Tassi negativi e quadro generale

"Alcuni dei nostri critici vedono soltanto l'impatto delle nostre politiche su loro stessi e perdono di vista il quadro generale. I tassi bassi, per esempio, sono un costo per i risparmiatori, ma beneficiano il bilancio pubblico, e i risparmiatori sono anche contribuenti. Sostengono la crescita e le esportazioni, e i risparmiatori sono anche lavoratori." (B. Coeuré) Benoit Coeuré, membro del comitato esecutivo della BCE, difende le misure espansive adottate dalla banca centrale. A mio parere in modo tutt'altro che convincente. Ragionare in termini macro comporta la necessità di creare delle identità che sono solo teoriche. Bontà sua, Coeuré riconosce che i tassi artificialmente bassi (perfino negativi) danneggiano i risparmiatori. Non è scontato da parte di un banchiere centrale, dai quali di solito si sente sostenere che anche il risparmiatore non è danneggiato, basta che abbia investito in strumenti che hanno beneficiato di una rivalutazione del loro prezz

Scorie - A chi vanno i benefici del signoraggio

"Se la Bce emette moneta, non la dovrà mai "rimborsare". Con quella moneta acquista titoli e, come detto, gode degli interessi: questo è il cosiddetto "signoraggio". Un bel vantaggio, che un tempo andava a vantaggio del "signore" (re, imperatore, satrapo, despota, califfo, o chi altro emetteva moneta). Mentre oggi, nelle nostre democrazie, ritorna a vantaggio di tutti, nel senso che l'utile della Banca centrale viene riversato allo Stato, cioè a tutti noi." (F. Galimberti) Rispondendo alle domande di un lettore del Sole24Ore in merito all'helicopter money, che i socialisti europei definiscono "Qe del popolo", Fabrizio Galimberti spiega il funzionamento del signoraggio. In sostanza, con il denaro creato dal nulla la Bce, per esempio nell'ambito del Qe, acquista titoli, sui quali percepisce interessi. Siccome creare denaro non costa nulla, quegli interessi rappresentano il signoraggio derivante dal battere moneta.

Scorie - Il peggior nemico del mercato è chi lo vuole correggere

"L'ortodossia del libero mercato ha insegnato a generazioni di americani che il settore privato funziona al meglio quando libero da interferenze, ma il potere monopolistico introduce una falla nell'equazione. Se il livello di concorrenza oscilla naturalmente al cambiare di tecnologia, finanza e globalizzazione, allora il livello appropriato di intervento dello Stato cambia altrettanto. Può darsi che per essere efficiente un'economia richieda un intervento costante di fine-tuning del governo sulla struttura industriale, restringendo le leggi antitrust quando le forze naturali diminuiscono la concorrenza e allentandole quando la concorrenza aumenta spontaneamente." (N. Smith) Il peggior nemico del libero mercato non è lo statalista convinto, quello che vorrebbe il socialismo reale. Di certo costui non è un amico del libero mercato, ma è per lo meno un nemico sincero. Viceversa, il peggior nemico del libero mercato è colui che si dice a favore del mercato, ma n

Scorie - The (bad) conscience of a liberal (41)

"Ma tanti, troppi detrattori di Trump scelgono apparentemente di contestarlo su qualcosa che in realtà non è vera, e cioè che una svolta protezionistica provocherebbe la perdita di moltissimi posti di lavoro. Mi dispiace, ma è una tesi che non trova giustificazione né a livello teorico né a livello storico. Il protezionismo riduce le esportazioni mondiali, ma riduce anche le importazioni mondiali, perciò l'effetto complessivo sulla domanda è insignificante." (P. Krugman) Paul Krugman è da sempre il prototipo del liberal americano, vicino al partito democratico, preferibilmente non alla parte più centrista dello stesso. Facendo ormai molto più l'opinionista che l'economista, Krugman è solito dare dei deficienti a tutti i repubblicani, sia quelli il cui nome è sulle schede elettorali, sia quelli che votano per questi ultimi. Occupandosi delle critiche che molti di coloro che la pensano più o meno come lui rivolgono a Donald Trump, sostiene che criticare il

Scorie - Cresce la voglia di vedere l'elicottero in azione

"Le tendenze deflazionistiche hanno più cause, alcune benigne, altre meno: il rallentamento dell'economia cinese che contribuisce a far scendere il prezzo delle materie prime; l'innovazione tecnologica che riduce i costi del commercio; l'invecchiamento della popolazione che aumenta i risparmi; l'eccesso di debito che scoraggia la spesa. Indipendentemente dalle cause, tuttavia, la ricetta per contrastare queste tendenze è una sola: aumentare la domanda aggregata. Ma con i tassi di interesse a zero o negativi, gli strumenti tradizionali di politica monetaria non funzionano più. E anche gli strumenti non-convenzionali a disposizione delle banche centrali sono quasi esauriti (con la parziale eccezione della Federal Reserve americana)." (G. Tabellini) Come ho già rilevato in diverse occasioni negli ultimi tempi, si fa sempre più insistente il supporto da parte del mondo accademico all'utilizzo di dosi massicce di stimoli monetari e fiscali, ignorando evid

Scorie - Imagine

"Immaginate dunque per un attimo se i capi di governo europei convocassero un vertice per rafforzare il progetto europeo. Se producessero annunci per un'accelerazione del processo di integrazione finanziaria, per un'innovazione obbligazionaria europea con emissioni garantite dalla commissione e della Bei per duemila miliardi destinati a investimenti infrastrutturali; se annunciassero che il processo per l'unificazione fiscale è in corso e non rimandato a dopo il 2017 per paura delle elezioni in Germania, se concordassero una sospensione "formale" per 5 anni del tetto del 3% nel rapporto fra disavanzo e Pil e così via. E immaginate che l'annuncio venga direttamente dalla signora Merkel. Questo sarebbe sì un cambiamento di paradigma. E i mercati? Non potrebbero che sottoscrivere con entusiasmo. Ma per fare ciò ci vuole leadership. Che in Europa, anzi in Germania, in questo momento - Schäuble docet - manca." (M. Platero) Deluso dall'esito inco

Scorie - Atlante non ha nulla a che vedere con il mercato

"Atlante è uno strumento di mercato che permetterà di assegnare ai crediti deteriorati il loro giusto valore: è un'iniziativa positiva per rimettere ordine nel credito bancario, in particolare per i crediti deteriorati." (G. M. Gros-Pietro) Ho già avuto occasione di esprimere alcune considerazioni sul mantra "Atlante è uno strumento di mercato", ma credo valga la pena tornare sull'argomento. Premesso che è alquanto strano che un'operazione "di mercato" sia condotta di concerto da soggetti pubblici (ancorché formalmente privati) come CDP e fondazioni bancarie, e che sia effettuata con la regia di governo e Banca d'Italia, anche le condizioni alle quali il fondo interverrà sugli aumenti di capitale e nell'acquisto di Npl suscitano perplessità, per usare un eufemismo. Senza entrare troppo nei tecnicismi, il fondo nasce per evitare che alcuni aumenti di capitale di banche vadano in buona parte deserti, e anche per "sosten

Scorie - Rassicurazoni non rassicuranti

"Le verifiche sull'anagrafe dei conti correnti bancari vengono fatte solo per le anomalie più vistose, ma non ci sono automatismi." (R. Orlandi) Il direttore dell'agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, ha ripetuto per l'ennesima volta che i cosiddetti contribuenti non devono temere il Grande Fratello fiscale. Nonostante banche e altri intermediari forniscano ormai al fisco saldi e movimenti di ogni rapporto intrattenuto con la loro clientela, quei dati non vengono usati, se non per "le anomalie più vistose". Se così fosse, non si vede per quale motivo prevedere l'invio automatico e massivo di tutta quella gran mole di dati. D'altra parte, che Orlandi aggiunga "non abbiate paura", peraltro poche settimane dopo aver affermato che i contribuenti non collaborativi avrebbero visto "il lato oscuro dell'accertamento" non è per nulla rassicurante. Ognuno la può pensare come vuole, ma se chi ha il potere e l'abi

Scorie - Tolta la concorrenza resterebbe la tirannia fiscale

"Se siamo in balìa degli interessi privati, è a causa della frammentazione politica dell'Europa e dell'assenza di poteri pubblici forti. La buona notizia è che uscire da quest'impasse è possibile. Se quattro Paesi - Francia, Germania, Italia e Spagna - che insieme rappresentano più del 75% del Pil e della popolazione dell'eurozona, proponessero un nuovo Trattato fondato sulla democrazia e la giustizia fiscale, con una misura forte come un'imposta comune sulle grandi società, gli altri Paesi sarebbero obbligati a seguirli – a meno di chiamarsi fuori dallo sforzo di trasparenza che l'opinione pubblica reclama da anni, esponendosi a sanzioni." (T. Piketty) Le rivelazioni delle liste di personaggi più o meno noti e/o potenti che hanno messo i loro denari a Panama, al riparo dal fisco dei rispettivi Paesi, hanno fornito nuova linfa ai fautori del livellamento fiscale, ovviamente verso l'alto, anche se non sempre questo è detto esplicitamente.

Scorie - Viva i sempliciotti

"Perché allora la gente pensa che l'economia sia un bastione del libertarismo? In parte potrebbe essere dovuto all'istruzione scolastica. Molti corsi di introduzione all'economia insegnano una teoria molto semplice della domanda e dell'offerta, nella quale il libero mercato rende il mondo più efficiente. I corsi base di economia tendono a tralasciare le tematiche più difficoltose, come le esternalità, le asimmetrie informative, l'economia del benessere, che spesso giustificano l'intervento dello Stato. La roba sul libero mercato è semplice, mentre i fallimenti del mercato, ancorché spesso importanti nel mondo reale, sono più difficili da comprendere. Questo finisce per fornire ai ragazzi delle scuole superiori un modo semplicistico, divertente, ma fondamentalmente sbagliato di pensare all'economia." (N. Smith) Dopo aver citato alcuni studi che mettono in evidenza che spesso le persone tendono a identificare l'economia con il libero mercat

Scorie - Aiuti alle banche: quelli veri e quelli falsi

Capita molto spesso di sentire critiche furibonde nei confronti delle banche, anche quando non hanno alcunché da beneficiare dai provvedimenti governativi. Ciò finisce per rendere inattendibili le critiche stesse. Ce ne sarebbero di cose da contestare, per esempio la moltiplicazione dei depositi dovuta ai sistemi a riserva frazionaria o il fatto di beneficiare della creazione di base monetaria da parte delle banche centrali. Eppure chi, come l'Adusbef, puntualmente inveisce contro le banche e i presunti favori che esse ricevono, finisce quasi sempre con lo sbagliare il bersaglio. Ecco un elenco di 12 provvedimenti che, secondo Adusbef, hanno aiutato le banche in questi anni. 1) Nel 2013 la fiscalità di vantaggio sulla deducibilità delle perdite, passate da 18 anni a 5, poi portato ad un anno . Fino al 2013, le banche pagavano tasse anche sulle perdite, dato che queste erano deducibili in diciottesimi. Di fatto, quindi, le banche anticipavano tasse allo Stato. Ridurre la

Scorie - Rischi nascosti, non scomparsi

"In una cornice di crescenti rischi finanziari, la Bce offre grandi quantità di liquidità alle banche tassandola se non viene impiegata alla ricerca di rischi. È probabilmente inevitabile che sia così, visto che gran parte della rischiosità scomparirebbe se le politiche di stimolo riattivassero la crescita economica. Ma se poi la vigilanza inasprisce le punizioni per chi assume i rischi, finisce per neutralizzare gli stimoli." (C. Bastasin) Carlo Bastasin si unisce al coro di coloro che criticano la BCE perché attua una politica monetaria molto espansiva, mentre dal lato della vigilanza impone aumenti nei requisiti di capitale e nelle svalutazioni dei crediti deteriorati. In pratica, da un lato incentiva le banche ad aumentare l'assunzione di rischi, dall'altro pone loro vincoli all'assunzione di rischi. Comunque la si veda, si tratta di una dose doppia di dirigismo, che risponde anche a logiche di potere e contrasti interni alla banca centrale medes

Scorie - Omogeneizzazioni europeiste

"Questo rischio non può essere prevenuto e scongiurato con ipotesi minimaliste ma con iniziative progettuali di ampio respiro che accrescono le speranze di grandi cambiamenti positivi possibili per tutti. Ciò può essere realizzato rilanciando al più presto l'unione economica e monetaria, aprendo subito un cantiere finalizzato a tale scopo in cui i leaders intellettuali più illuminati progettano nuovi percorsi, nuove prospettive e nuove modalità di risanamento non convenzionali, da realizzare attraverso un processo di omogeneizzazione virtuoso delle modalità di funzionamento degli Stati membri dell'unione in tutti i loro rami vitali (burocrazia, giustizia civile e penale, mercato del lavoro, sistemi pensionistici, concorrenza, lotta all'evasione e alla corruzione, contrasto della povertà, sistemi di istruzione, immigrazione). L'impulso di fiducia e di speranza che ne deriverebbe sarebbe già di per se stesso un propellente considerevole per rinsaldare l'unione eu

Scorie - Privati nella forma, pubblici nella sostanza

"La Cdp non è un soggetto del governo, consolidato nel bilancio dello Stato, bensì un organismo con decine di azionisti privati." (A. Patuelli) Personalmente ritengo che molto spesso le cose non funzionino anche per via della tendenza a far prevalere la forma sulla sostanza. Si tratta di una tendenza molto accentuata in chi si appella al "legalese" e ai burocrati in genere. La Cassa Depositi e Prestiti ha per decenni utilizzato il risparmio postale per fare prestiti agli enti locali. Negli ultimi anni è iniziata una sua trasformazione che la sta progressivamente portando a essere un veicolo utilizzato dal governo per fare interventismo (in stile IRI) senza che ciò abbia riflessi sui conti pubblici. Il passaggio fondamentale per ottenere questo risultato (che, peraltro, accomuna l'Italia agi altri principali partner europei, a cominciare da Francia e Germania) è stato cedere il 20 per cento della Cassa  Depositi e Prestiti, in modo tale da non risul

Scorie - Non ci sono pasti gratis e non è una questione di ideologia

"In una economia debole, inoltre, le banche hanno poche possibilità di scaricare i loro costi attraverso tassi più elevati. In Europa, dove la sperimentazione dei tassi di interesse negativi è la più avanzata, la sofferenza delle banche è chiaramente visibile. La soluzione è semplice. Si tratta di risolvere il problema della domanda insufficiente, non mediante il tentativo di allentare ulteriormente le condizioni monetarie, ma aumentando la spesa pubblica. I governi dovrebbero contrarre prestiti per investire in ricerca, istruzione e infrastrutture. Attualmente, tali investimenti costano poco, visti i bassi tassi di interesse. Investimenti pubblici produttivi potrebbero migliorare anche il rendimento di quelli privati, incoraggiando le imprese ad intraprendere ulteriori progetti." (B. Eichengreen) La soluzione è semplice, dice Barry Eichengreen. Ed è effettivamente semplice aumentare la spesa pubblica finanziata in deficit, soprattutto quando una banca centrale crea bas

Scorie - Panama Papers

Oggi voglio esprimere alcune considerazioni su quanto va emergendo sotto la definizione di "scandalo Panama Papers". Contrariamente al solito non commento dichiarazioni più o meno ridicole o discutibili, perché sarebbero troppe. La cosa che ritengo più interessante è che persone che hanno ruoli di un certo potere (eufemismo) sulle tasche altrui, mediante tassazione e non solo, persone che, magari, inveiscono pubblicamente contro l'evasione fiscale, perseguono e sanzionano chi la pratica, hanno poi trovato rifugio a Panama per patrimoni personali o familiari più o meno consistenti e spesso non giustificabili in base al reddito, pure non esiguo, che deriva loro dalle tasse altrui. Ecco, questa categoria di persone a me pare la più insopportabile, perché sommamente ipocrita. Se dovessi fare una classifica (ovviamente soggettiva) di insopportabilità, sul podio andrebbero queste categorie di persone. Al primo posto, politici con responsabilità di governo che tassan

Scorie - Attenti a chi frequenta le scuole dei vostri figli

Franco Fichera gira per le scuole elementari italiane per raccontare ai bambini che le tasse sono belle. Me ne occupai già parecchio tempo fa, ma credo valga la pena fare qualche ulteriore considerazione. Innanzitutto, il gioco che utilizza per spiegare la bellezza delle tasse consiste nel distribuire in misure diseguali delle monete di cioccolata ai bambini, scegliendone poi alcuni ai quali affidare le funzioni di governo per stabilire come impostare il prelievo fiscale. C'è una prima distorsione evidente: nessuno di quei bambini ha dovuto fare alcuno sforzo per ottenere le monete, tante o poche che siano. Né quello sforzo lo ha dovuto fare, nel gioco, chi ha loro trasmesso quelle monete (si tratti di una eredità o di una donazione). Suppongo che la predisposizione verso la tassazione di quei bambini cambierebbe notevolmente se le monete fossero ottenute, per esempio, mediante prove nelle quali ognuno dovesse dimostrare delle abilità. Ciò detto, rispondendo a un ba

Scorie - Gli standard non si impongono dall'alto

Quando Noah Smith si occupa di economia monetaria, difficilmente delude le mie aspettative di fornirmi materiale da commentare. Occupandosi di bitcoin, torna (lo aveva già fatto altre volte) a sostenere che bitcoin potrà diventare una moneta se diventerà meno volatile. Il ragionamento di Smith è prevalentemente basato su considerazioni di tipo finanziario, e in alcuni punti si potrebbe anche accettarne l'impostazione; peccato che il contenuto sia, a mio parere, errato. E' Smith, però, che sostiene che a sbagliare è chi vorrebbe una moneta aurea. " L'errore consiste nell'assumere che il valore di lungo periodo sia ciò che determina una buona moneta. La verità è quasi l'opposto. La maggior parte delle persone – incluse persone che lavorano nel campo della tecnologia, molte delle quali sono fans del bitcoin – non hanno avuto molto a che fare con l'economia monetaria. Molti di essi tendono ad assumere che per avere valore una moneta debba essere coperta

Scorie - Keynes non è tra i migranti, è con noi da un pezzo ed è perfettamente integrato

"Il senso di sfiducia e di paura del futuro, che rischia di essere oggi il vero sentimento comune degli europei, ha nella gestione del tema dei migranti e dei profughi il suo punto più delicato ed evidente. Oportet ut scandala eveniant, (è cosa buona che avvengano gli scandali) ci insegna il detto biblico. E biblica è la diaspora dei milioni di disperati; un fatto non reversibile e che resterà per l'Europa uno "scandalo" con cui misurarsi. E con cui misurare il proprio egoismo, la propria ottusità. Perché proprio per la gestione dei migranti sarebbe naturale immaginare emissioni di eurobond per finanziare solidarietà, ma anche sviluppo e integrazione e addirittura un embrione di Difesa comune europea. L'impatto sulla domanda e sull'economia in generale ci sarebbe, eccome. Tanto che a volte vien da pensare che in coda, tra quei dignitosi disperati, ai confini del Sud Europa, ci sia anche il fantasma di John Maynard Keynes. Basta solo avere l'umiltà di vole