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Visualizzazione dei post da settembre, 2015

Scorie - Le cause (non vere) delle crisi bancarie

"Molte delle crisi recenti sono scaturite dal fatto che le banche ricercano profitti a breve termine elevati ma rischiosi, anziché rendimenti a lungo termine inferiori ma più stabili." (S. Lutenshlager) Sabine Lautenschlager è membro del Comitato esecutivo della Bce e vicepresidente del Consiglio di vigilanza del Meccanismo di vigilanza unico sulle banche dell'area euro. Sostenere che le crisi siano dovute alla ricerca di profitti a breve termine da parte delle banche aiuta indubbiamente a dipingere le banche peggio di quello che sono e a far passare per poliziotto buono chi sulle banche vigila. Si tratta di una versione dei fatti che accontenta i mezzi di informazione, i politici e il pubblico in generale, soprattutto quello che non ha una particolare conoscenza del funzionamento delle banche e dei sistemi monetari. Tuttavia, concentrarsi sul presunto atteggiamento "speculativo" delle banche è come guardare la pagliuzza e non vedere la trave.

Scorie - The (bad) conscience of a liberal (39)

"Avrei dovuto aspettarmelo: il settore bancario ha risposto alla decisione del Consiglio dei governatori della Federal Reserve di non alzare i tassi con un urlo di rabbia primordiale. E questo, secondo me, ci dice quello che c'è da sapere sulla visione del mondo dei falchi in servizio permanente effettivo." (P. Krugman) Paul Krugman pare abbia scoperto l'acqua calda: la politica monetaria avvantaggia le banche. E' davvero un genio, meriterebbe un secondo premio Nobel. Pensate un po', si è accorto che il margine di interesse soffre quando i tassi arrivano a zero. " C'è un minimo oltre il quale le banche non possono scendere, per i tassi di interesse che offrono, e se i tassi ufficiali sono bassi il loro margine di profitto si restringe. Per questo i banchieri continuano a pretendere tassi più alti e a inventarsi storie per giustificare una mossa del genere anche in un contesto di inflazione bassa ." Ovviamente se si guadagna meno

Scorie - Il phishing di Shiller

"Adam Smith scriveva della "mano invisibile" con la quale il perseguimento individuale dei propri interessi sui mercati liberi e competitivi promuoverebbe l'interesse della società tutta. Aveva ragione: i mercati hanno generato una prosperità senza precedenti, per i singoli e per le società. Ma proprio perché possiamo essere manipolati, truffati o anche solo tentati, quei mercati liberi ci convincono a comprare cose che non fanno bene né a noi né alla società. È questa la postilla alla teoria di Smith che io e George Akerlof analizziamo nel nostro nuovo libro intitolato Phishing for Phools: The Economics of Manipulation and Deception." (R. J. Shiller) Robert Shiller ha scritto assieme a George Akerlof un libro nel quale l'intervento delle autorità fiscali e monetarie è difeso perché aiuterebbe a correggere comportamenti manipolatori o almeno le loro conseguenze che, a parere degli autori, pare siano inevitabili da parte del mercato. Purtroppo la te

Scorie - Abenomics 2.0

Appena confermato al vertice del partito liberaldemocratico per altri tre anni, il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha promesso di "intensificare le misure di politica economica", con l'obiettivo di portare il Pil nominale a 600.000 miliardi di yen. Si tratterebbe di una nuova fase della cosiddetta Abenomics, fatta per lo più da deficit di bilancio, politica monetaria ultraespansiva da parte della banca centrale e, in misura molto minore, dalle cosiddette riforme strutturali (concetto che, come in Italia, vuol dire tutto e niente, ma serve a riempire talk show e giornali). Da quando Abe è primo ministro (fine 2012) il Pil nominale del Giappone è aumentato complessivamente del 5.8 per cento, ossia in media del 2.3 per cento annuo. Per raggiungere i 600.000 miliardi di yen dovrebbe crescere del 20 per cento dai livelli di fine giugno scorso (considerando i dati trimestrali annualizzati pubblicati dall'ufficio di statistica giapponese). Si tratterebbe, in

Scorie - La società (in)giusta

"Una società giusta segue un criterio di proporzionalità: chi possiede grandi patrimoni e ottiene profitti elevati da transazioni finanziarie sia chiamato a pagare di più." (L. Boldrini) La "presidenta" della Camera dei deputati sostiene, da quanto pare di capire leggendo la dichiarazione che ho riportato, il principio di proporzionalità dell'imposizione fiscale. Se così fosse, sarebbe paradossalmente contraria all'articolo 53 della Costituzione, il che suppongo non sia nelle sue intenzioni. Boldrini non è esperta di scienza delle finanze, ma anche un bambino che abbia imparato le quattro operazioni fondamentali dell'aritmetica sarebbe in grado di farle notare che, aumentando la base imponibile, il carico fiscale aumenta, anche se l'aliquota di imposta non è progressiva. Quindi ciò che lei invoca come qualcosa da realizzare, è già una realtà. Anzi,nel caso delle imposte progressive la realtà è anche peggiore. E in effetti l'intento

Scorie - Sul debito pubblico figli e nipoti non dormano sonni tranquilli

"Vogliamo abbassare il debito, pensiamo sia giusto verso i nostri figli e nipoti, il debito ci preoccupa. Tuttavia lo facciamo con una manovra espansiva e non di rigore." (M. Renzi) Nella nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza che prelude alla stesura della Legge di stabilità per il 2016, il governo ha aumentato le stime di crescita del Pil per il 2015 e il 2016 e, al tempo stesso, ha rialzato anche gli obiettivi di rapporto tra deficit e Pil, rinviando ulteriormente il pareggio strutturale di bilancio, come scrivevo anche pochi giorni fa. Quanto al rapporto tra debito e Pil, il governo prevede quest'anno che si attesti al 132,8 per cento (in rialzo dello 0,3 per cento rispetto alla stima del Def di aprile) e al 131,4% del 2016 (doveva essere al 130,9% secondo le stime di aprile). In pratica, secondo il governo l'economia italiana crescerà di uno 0,2 per cento in più rispetto alle stime della scorsa primavera sia nel 2015 sia nel 2016,

Scorie - Corralito alla catalana

"Dire che in Catalogna c'è un rischio di corralito se diventa indipendente è immorale, indecente e denota una immensa irresponsabilità… Sanno che non è vero, che non ci sarà un corralito, è pura intossicazione, con l'obiettivo di fare paura alla gente." (A. Mas) Qualche giorno fa le associazioni delle banche spagnole hanno minacciato di lasciare la Catalogna in caso di secessione dalla Spagna. A loro ha dato man forte il governatore della Banca di Spagna, che ha ipotizzato un "corralito", ossia una sospensione dei prelievi dai conti correnti in caso di secessione. Il presidente catalano (e indipendentista) uscente, Artur Mas, ha reagito sostenendo che non ci sarebbe nessun blocco o restrizione dei prelievi dai conti correnti, accusando il governatore della banca centrale di voler fare paura alla gente. Mas ha ragione quando sostiene che è in atto una campagna volta a far paura alla gente, ma purtroppo ha torto quando afferma che non vi sia il p

Scorie - Il rinvio infinito

"Preoccupano gli sviluppi dell'economia globale. E la Fed monitora, consapevole che la debolezza economia mondiale potrebbe pesare sull'inflazione." (J. Yellen) Fino allo scorso anno, gli esponenti di vertice della Federal Reserve erano soliti ripetere che le decisioni di politica monetaria venivano prese avendo riguardo esclusivamente della situazione economica statunitense, e in particolare dell'andamento dell'occupazione e di un indice ei prezzi al consumo, ossia le due variabili che, per statuto, la Fed deve "ottimizzare". Dopo le stagioni dei diversi Qe, che hanno portato il bilancio della Fed a raggiungere la cifra non irrisoria di 4.500 miliardi di dollari (creati dal nulla) affluiti in diverse parti del mondo alla ricerca di opportunità di carry da parte dei primi beneficiari di quei flussi di moneta fiat (ossia, principalmente, le banche che vendevano i titoli alla Fed nell'ambito del Qe), Bernanke prima e Yellen poi hanno pros

Scorie - Dietro la lavagna

"Quando la Federal Reserve americana cominciò la politica dell'espansione quantitativa della moneta (Quantitative easing), i soliti teorici del complotto gridarono all'inganno: gli Stati Uniti sviliscono la moneta e il dollaro debole fa guadagnare competitività ai produttori americani, a spese dei loro concorrenti. I complottardi avrebbero fatto meglio a pazientare. La Qe ha sostenuto l'economia americana e il dollaro si è rafforzato, tanto che in quattro degli ultimi cinque mesi le esportazioni sono scese." (F. Galimberti) Fabrizio Galimberti sostiene che il Qe della Fed (ma il discorso è valido in generale) non aveva come scopo (anche) quello di indebolire il dollaro, e la prova sarebbe da individuare nel rafforzamento registrato negli ultimi tempi dal dollaro stesso. Sostenere che il rafforzamento del dollaro in corso grosso modo dal secondo semestre 2014 sia frutto del Qe è davvero assurdo, dato che il Qe statunitense era in realtà nella fase di &quo

Scorie - I promessi tagli

"Qualche giorno fa il Ministro dell'Economia Padoan ha confermato l'intenzione del Governo di ridurre le imposte nella prossima legge di stabilità ed ha precisato che questa riduzione riguarderà non solo le persone fisiche, ma anche le imprese. A quest'ultimo riguardo risulta, in particolare, che tra le varie ipotesi allo studio vi è una riduzione generalizzata dell'aliquota dell'imposta sulle società (Ires) di due/tre punti percentuali. L'annunciata intenzione del governo di ridurre il carico fiscale sulle imprese non può che essere accolta con favore." (A. Silvestri) Posto che è quasi ovvio chiedersi, come pure stanno facendo diversi osservatori, dove Renzi e Padoan troveranno le risorse per finanziare tutti i tagli di tasse che vanno annunciando – il primo con i suoi soliti toni da fanfarone, il secondo tenendo un atteggiamento più professorale – ben venga ogni riduzione di tasse, purché effettiva. Finora di effettivo non c'è stato alc

Scorie - I laburisti inglesi tornano al socialismo allo stato puro

"Nella prima settimana di governo laburista, riprenderemo diretto controllo del meccanismo economico decisionale, togliendo alla Banca d'Inghilterra il potere d'agire sui tassi d'interesse e, analogamente, costringeremo le banche nazionalizzate a concedere credito." (J. McDonnell) Dopo la svolta a sinistra del partito laburista inglese, è stato formato un nuovo governo ombra, del quale John McDonnell è cancelliere dello Scacchiere (l'equivalente inglese del ministro del Tesoro). La dichiarazione che ho riportato, risalente qualche anno fa, chiarisce quali sarebbero le intenzioni McDonnell qualora, un domani, si trovasse davvero a governare. Non so se passerebbe dalle parole ai fatti, ma limitiamoci alle parole. Quella di togliere alla Banca d'Inghilterra il potere di agire sui tassi di interesse (e toglierle anche ogni altro potere monetario) sarebbe un'idea condivisibile, a patto di non sostituire la banca centrale con il ministero del Tesor

Scorie - Quale politica monetaria causa le crisi

"Quattro volte, negli ultimi quarant'anni, la Fed ha deciso di tirare il freno alla politica monetaria. In ognuna di queste occasioni, le iniziative della Fed hanno messo in moto processi che hanno provocato calo dell'occupazione e della produzione molto più accentuato di quello che la Banca centrale Usa avesse previsto. Ora che la Fed si prepara a dare una stretta alla politica monetaria, un attento esame di questa storia – e della situazione in cui versa l'economia – induce a temere che gli Usa stiano per addentrarsi in un territorio pericoloso." (J. B. DeLong) Brad DeLong, noto storico dell'economia di ispirazione keynesiana, è tra coloro che auspicano che la Federal Reserve rinvii il più possibile il rialzo del tasso sui Fed Funds. Si tratterebbe della prima volta che la Fed alza il tasso sui Fed Funds dal 2006. In ogni caso, i periodi di politica monetaria restrittiva sono ampiamente minori, sia per frequenza, sia per durata, rispetto a quelli in cu

Scorie - Molto peggio di una sciocchezza

"Dire che le tasse si abbassano solo tagliando la spesa è una sciocchezza, non sarà la strada dell'Italia… non sforeremo il 3 per cento, ma ci serviremo di quella flessibilità prevista dal fiscal compact." (M. Renzi) In attesa di conoscere come sarà la legge di stabilità per il 2016, capita un giorno sì e l'altro pure di sentire annunci su imminenti e corposi tagli di tasse da parte di Renzi. Ovviamente la prima domanda che ogni persona dotata di un minimo di buon senso e di una conoscenza anche approssimativa dei conti pubblici della Repubblica italiana è: dove troverà il governo le risorse per finanziare tutti quei tagli di tasse? Dato che oltre 16 miliardi servono solo per evitare aumenti di Iva e accise e che dalla famosa spending review finora sono arrivate tante parole e fatti impalpabili, la risposta a la domanda è fondamentale per capire se si sta parlando al vento oppure no. Considerando che la legge di stabilità sarà, pare, nell'ordine

Scorie - Soliti rimedi peggiori dei mali

"La famosa Qe (espansione quantitativa della moneta) ha inaugurato una nuova fase della politica monetaria e adombrato una nuova fase della politica economica tout court. Questo perché ci si comincia a domandare se politica monetaria e politica di bilancio non possano confluire: nel senso di procedere a spese in deficit (politica di bilancio) finanziate direttamente dalla Banca centrale (politica monetaria). Non vi è dubbio che la misura espansiva più potente è appunto questa: spesa pubblica finanziata con creazione di moneta. Un "uno-due", questo, finora considerato tabù (è esplicitamente proibito dallo statuto della Bce), per ovvie ragioni. Sarebbe troppo facile, e una tentazione troppo grossa per i politici, pescare nel pozzo di San Patrizio della Banca centrale per procurarsi la liquidità necessaria per spendere e spandere. Ma, come ho detto in precedenza, a mali estremi estremi rimedi. Nell'emergenza di un'economia che non cresce e di operatori che non spend

Scorie - Insulse speranze sulla benevolenza del grande fratello

"La sostanziale cancellazione del segreto bancario e il conseguente annientamento dei paradisi fiscali, lo strapotere dell'anagrafe tributaria, le nuove regole sull'autoriciclaggio, la possibilità di concordare con l'amministrazione fiscale percorsi sicuri per operazioni fiscali e societarie anche più complesse con varie forme di interpello e di ruling, l'allargamento della legge 231 sulla responsabilità d'impresa in materia fiscale, infine una più precisa definizione dell'abuso di diritto, hanno completamente mutato lo scenario nel quale si trovano ad operare le imprese e i loro consulenti fiscali." (M. Longoni) Marino Longoni elenca una serie di elementi che hanno modificato notevolmente la capacità di intrusione del fisco nei conti delle imprese (e anche degli individui, a dire il vero). Fisco che si serve di intermediari finanziari e professionisti come gabellieri (non pagati) e fornitori di dati (non pagati) sempre più dettagliati sui loro c

Scorie - Tentativi dannosi

"Ci sono certamente un sacco di cose che non capiamo della macroeconomia e delle sue "strutture". Gli imperi declinano, le età dell'oro finiscono. Ma ciò non dovrebbe scoraggiarci dal tentare politiche economiche risolutive. Se il declino è inevitabile, che sia, ma non c'è motivo per non fare il nostro meglio per prevenirlo." (N. Smith) Molti economisti ritengono che sia loro compito suggerire a chi governa cosa fare per ottenere i risultati desiderati. In linea di massima si tratta sempre di avere un'economia in crescita (intendendo con ciò la crescita del Pil) e una bassa disoccupazione. Alcuni aggiungono anche una certa distribuzione della ricchezza. La maggior parte di quegli economisti trova mille difetti nel mercato, molto probabilmente senza aver voluto accettare l'idea che il mercato non è un'entità a sé stante, bensì l'insieme di relazioni e scambi volontari posti in essere da una moltitudine di soggetti. Generalmente quegl

Scorie - Tutte le tasse sono ingiuste

"Mi piace pensare che gli italiani al di là del governo stiano vedendo un Paese più solido più tranquillo e più giusto. Io lo giudico un fatto di giustizia non pagare le tasse sulla prima casa dopo che magari uno per trent'anni ha pagato un mutuo... Trovo giusto che non si paghino le tasse sulla prima casa, ma chi ha la seconda, la terza o quarta è guato che paghi le tasse." (M. Renzi) Non so se gli italiani vedano il Paese come Renzi vorrebbe lo vedessero. Qualche dubbio ce l'ho, ma non è questo che mi interessa commentare dell'affermazione del presidente del Consiglio. Renzi sostiene che non pagare le tasse sulla prima casa sia "un fatto di giustizia". Sono d'accordo, anche se non importa nulla se uno abbia pagato la casa con un mutuo trentennale oppure no. Il problema è che dietro alle affermazioni di Renzi, come spesso gli accade (a dire il vero come spesso accade a chi punta a mantenere o aumentare il proprio consenso elettorale),

Scorie - ONU, baraccone settantenne

"Le Nazioni Unite celebreranno il loro settantesimo anniversario tra un mese, e in quell'occasione i leader mondiali si riuniranno in assemblea presso la sede centrale di New York. Si parlerà molto di questo evento, ma anche così il valore dell'Onu – che non è soltanto l'innovazione politica più importante del XX secolo, ma anche la migliore impresa che abbia portato a compimento il pianeta— non sarà riflesso in maniera adeguata." (J. Sachs) Con l'approssimarsi del settantesimo anniversario della fondazione dell'ONU, Jeffrey Sachs ha scritto un articolo nel quale arriva a considerarla "l'innovazione politica più importante del XX secolo, ma anche la migliore impresa che abbia portato a compimento il pianeta". A mio parere Sachs sopravvaluta di molto l'ONU, un'organizzazione nella quale lavorano indubbiamente persone motivate da nobili sentimenti, ma dove proliferano anche parassiti della peggior specie, che con la solidariet

Scorie - Tasse e diritto di proprietà

"Nemmeno il 5% delle famiglie italiane può essere classificato con grandi patrimoni, questi vanno tassati non la gente normale." (A. Furlan) Mesi fa la Cisl lanciò una raccolta firme per proporre l'abolizione delle imposte sulla prima casa e un bonus da mille euro annui per tutti i titolari di redditi fino a 40mila euro, finanziato con una bastonata fiscale sulle "grandi ricchezze". Le firme raccolte hanno raggiunto la soglia di 500mila, per cui Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, ha presentato, piena di soddisfazione, il disegno di legge alla Camera. Che un disegno di legge di iniziativa popolare nel quale si propongono più soldi e meno tasse per una fetta di popolazione più consistente rispetto a quella che dovrebbe pagare il conto raggiunga 500mila firme, non deve stupire nessuno. A maggior ragione in Italia, dove per celare il movente dell'invidia si alza il paravento di due parole, tanto abusate quanto fraintese, come solidarietà

Scorie - Più soldi (altrui) sui propri figli

"Le polemiche sono naturali ma è giusto dire che sulla scuola ci sono 100mila posti lavoro in più, è la prima volta che l'Italia mette più soldi sui propri figli." (M. Renzi) Non sono un esperto di scuola dell'obbligo, e a dire il vero mi disgusta l'idea che lo Stato detenga, di fatto, il monopolio dell'istruzione, imponendo in buona sostanza il contenuto dei programmi anche alle scuole private. Non so se effettivamente il problema principale della scuola pubblica italiana sia la carenza nel numero di insegnanti. Non credo, tuttavia, che spendere soldi dei pagatori di tasse per dare uno stipendio ad altre 100mila persone corrisponda esattamente a mettere "più soldi sui propri figli". Di sicuro corrisponde a mettere più soldi nelle tasche di quelle 100mila persone, le quali, quando hanno scelto un percorso di studi che avesse come sbocco professionale l'insegnamento, avevano già tutti gli elementi per sapere che sarebbero finiti a in

Scorie - Tutto sotto controllo, parola di banchiere centrale keynesiano

"La Fed ha risposto in modo appropriato alla debolezza dell'economia e alla bassa inflazione degli anni recenti assumendo una politica monetaria molto accomodante. Impegnandoci a spingere l'inflazione verso l'obiettivo del 2 per cento, stiamo rafforzando la credibilità della politica monetaria e supportando la continua stabilizzazione delle aspettative di inflazione. Per fare ciò che la politica monetaria può fare per raggiungere i nostri obiettivi di massimizzare l'occupazione e di stabilità dei prezzi, e assicurare che questi obiettivi continueranno a essere raggiunti col passare del tempo, dovremo molto probabilmente procedere in modo cauto nel normalizzare la politica monetaria." (S. Fischer) Stanley Fischer è vice presidente della Federal Reserve. Intervenendo al simposio annuale di Jackson Hole, Fischer, il cui discorso era il più atteso da chi segue la politica monetaria, ha concluso con le parole che ho riportato. Tutto il discorso in realtà

Scorie - Peggio che quando danno i numeri

"Ancora una volta, la promessa di ridurre le imposte parte dal prelievo sulla casa. Perché il presidente Renzi ha fatto questa scelta? Dal punto di vista economico, c'è poco da discutere: è chiaro che si tratta di una scelta infelice." (G. Tabellini) Qualcuno potrebbe pensare che gli economisti diano il peggio di sé quando, con una (del tutto ingiustificata) buona dose di sicumera, prevedono quale sarà l'andamento del Pil o di altre variabili negli anni a venire, fornendo dati precisi al centesimo di punto percentuale. Questo è certamente un esercizio tanto inutile quanto rivelatore della tendenza degli economisti mainstream a scimmiottare fisici e ingegneri, ma credo che su una cosa gli economisti facciano ancor più danni: quando disquisiscono di politiche fiscali, indicando a chi governa quali tasse aumentare e quali diminuire. Guido Tabellini fornisce un esempio di questo atteggiamento, criticando l'ipotesi di rimozione della tassazione patrimonia