Scorie - La bontà di mamma Fed

"La Fed sta cercando di non essere troppo vicina e buona con le banche di Wall Street e intende assicurarsi che le autorità di regolamentazione non abbiano paura di confrontarsi e di affrontare l'industria finanziaria."
(J. Yellen)

Ognuno è libero di dire quello che vuole e chi lo ascolta è libero di credere anche alle cose più assurde. In ogni caso direi che questa affermazione di Janet Yellen, quanto ad assurdità, non è da poco.

Murray Rothbard analizzò in diversi scritti le origini e lo sviluppo della Fed (tra gli altri segnalo "The Origins of the Federal Reserve", "The Case Against the Fed" e "Wall Street, Banks, and American Foreign Policy"). Le grandi banche americane non solo non fecero resistenza all'istituzione di una banca centrale, ma addirittura ne furono promotrici. Durante il secolo di vita della Fed la "vicinanza" con le banche di Wall Street è sempre stata evidente.

Tanto evidente che non di rado i presidenti della Fed di New York, la più importante delle banche del Federal Reserve System, provengono da banche di Wall Street (in linea di massima ci sono porte molto ben girevoli tra banca centrale, grandi banche e ministero del Tesoro). Nel 2008 la Fed tenne a galla le principali banche d'affari (Lehman esclusa) consentendo loro di trasformarsi in banche commerciali per poter ricevere finanziamenti dalla Fed stessa. E le inondò di liquidità, tenendole a galla (a quello contribuirono anche ricapitalizzazioni con soldi pubblici, che in ultima analisi arrivavano sempre da creazione di base monetaria da parte della Fed).

Le banche di Wall Street sono state, sono e continueranno a essere (finché questo sarà il sistema) le principali beneficiarie della politica monetaria.

Se questa non è bontà…


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