Scorie - Un passo utile

"La questione è come uscire dalla trappola dell'accumulazione infinita di
Marxiana memoria, ossia un processo di concentrazione crescente della
ricchezza che finisce per destabilizzare e distruggere ogni forma di
sviluppo… La sola soluzione in questo caso è la tassazione progressiva del
capitale. Soprattutto in Italia questo è probabilmente un passo utile."
(G. Barba Navaretti)

Una volta Giulio Tremonti disse che se un politico vuole prendere un
applauso gli basta parlare male delle banche. Effettivamente si tratta di
una euristica piuttosto collaudata. Lo stesso potrebbe dirsi, credo, se
l'argomento fosse la "sperequazione" nella distribuzione della ricchezza.
Meglio se condita da proposte di utilizzo del randello fiscale per fare
"giustizia". Standing ovation a Ballarò o Servizio Pubblico e, perché no,
un articolo pubblicato non sul Manifesto, ma sul Sole 24 Ore.

Barba Navaretti recensiva qualche settimana fa un libro sulle pagine
culturali della domenica del Sole, e mi pare non abbia saputo resistere al
richiamo del consenso che suscita l'invocazione del randello fiscale per
aumentare la tassazione sul capitale, rendendola progressiva.

Non è tanto della tassazione progressiva del capitale che mi interessa
occuparmi in questa sede, quanto di una causa macroscopica dell'aumento
della concentrazione della ricchezza che quasi sempre viene ignorata, non
si sa quanto in buona fede.

Mi riferisco all'impatto delle politiche monetarie ultraespansive, che
hanno sempre un effetto redistributivo a favore dei primi percettori dei
flussi di denaro creato dalle banche centrali. Applaudire le banche
centrali quando abbassano i tassi di interesse fino a zero e acquistano
decine di miliardi di titoli ogni mese aumentando la base monetaria per poi
lamentarsi dell'aumento della ricchezza dei primi percettori di quei flussi
di denaro (per lo più intermediari finanziari) a me pare assurdo. Eppure è
quello che chiunque può constatare quotidianamente.

Credo che invece di invocare l'uso del fisco per porre rimedio a una
distribuzione della ricchezza che non è ritenuta soddisfacente sarebbe
meglio rimuovere una delle macrocause. Perché la ricchezza accumulata
grazie ai benefici della redistribuzione inflattiva non è la stessa cosa di
quella accumulata grazie a redditi prodotti sul libero mercato e in parte
più o meno consistente risparmiati.

In altre parole, è il concetto di redistribuzione che dovrebbe essere
respinto, sia che venga attuato mediante tassazione esplicita, sia che
avvenga mediante tassazione surrettizia (inflazione). Questo passo sarebbe
davvero utile in Italia e non solo.

    

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