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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

Scorie - Il pastore tassatore - parte quarta (fine)

"C'è infine un terzo orizzonte etico da tenere presente, che riguarda l'affidabilità delle garanzie offerte da chi governa riguardo al buon uso del denaro pubblico… Occorre una volontà politica e un'azione trasparente di governo che diano ai cittadini la percezione chiara dell'affidabilità di chi gestirà le risorse provenienti dal contributo di ciascuno. Anche così l'etica deve venire in aiuto all'economia: il sussulto morale più volte richiesto appare più che mai urgenza indilazionabile, disattendendo alla quale si compromette l'avvenire di tutti. La responsabilità etica del commercialista non potrà non portarlo a dar voce all'esigenza di giustizia e trasparenza nell'uso del denaro pubblico, condizione perché anche le altre esigenze morali che lo riguardano possano essere propriamente perseguite." (B. Forte) Dopo aver più o meno esplicitamente invitato i commercialisti a suggerire al legislatore riforme fiscali di tipo squisitamente soci

Scorie - Il pastore tassatore - parte terza

Proseguo nel commento dell'articolo di monsignor Forte: "Un secondo principio da richiamare è che il contributo dei cittadini al bene comune deve essere equamente distribuito: l'equità va misurata secondo parametri oggettivi e soggettivi. Ai primi appartengono le urgenze congiunturali: dove il bene comune è minato da una crisi socio-economica generale – come sta avvenendo nel "villaggio globale" e nel nostro Paese in particolare – è giusto che sacrifici siano fatti e ricadano su tutti. Sul piano soggettivo, tuttavia, essi vanno commisurati alle effettive risorse e possibilità di ciascuno: chiedere a tutti lo stesso prezzo secondo un criterio di ripartizione paritaria è in realtà somma ingiustizia. Chiedere di più a chi ha di più è invece la misura equa che è necessario mettere in atto: è perciò doveroso domandare di più specialmente a chi dispone di grandi risorse e gode di un'ampia gamma di beni superflui o non strettamente necessari. Il principio di equit

Scorie - Il pastore tassatore - parte seconda

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Riprendo dall'articolo di monsignor Forte: "In concreto, allora, l'etica del commercialista non può non tener conto di questi tre criteri fondamentali: il dovere morale di ogni cittadino di contribuire al bene comune; l'esigenza etico-sociale che questa contribuzione sia equamente distribuita; l'affidabilità delle garanzie offerte da chi governa e dal quadro economico-politico generale circa il buon uso del denaro pubblico. (Embedded image moved to file: pic00041.jpg) Che contribuire al bene comune sia un preciso dovere morale dovrebbe essere un'evidenza: come tutti hanno il diritto di beneficiare dei servizi pubblici, così ciascuno in rapporto alle proprie possibilità deve contribuire ai costi che essi comportano. Dove l'equilibrio fra servizi e risorse fosse minato da una parte o dall'altra, ci troveremmo di fronte a forme di assistenzialismo o all'enfatizzazione anarchica dei diritti di alcuni. Il "bene comune" si realizza precisament

Scorie - Il pastore tassatore - parte prima

"Quale responsabilità etica comportano queste variegate competenze? La risposta non può che partire dal fatto che l'attività del commercialista riguarda non solo gli interessi del cliente, ma anche e propriamente quelli della collettività: si potrebbe affermare che suo compito specifico è mediare in maniera corretta fra interessi pubblici e privati, non contrapponendoli, ma commisurandoli, affinché il bene comune sia effettivamente il bene dei singoli, e questo sia a sua volta finalizzato al bene di tutti. La logica che veda nel commercialista soltanto l'alleato del contribuente contro il fisco è senz'altro miope e perdente per tutti." (B. Forte) Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto spesso ospitato la domenica sul Sole 24 Ore, è di recente intervenuto sul tema della responsabilità etica di coloro che esercitano la professione di dottore commercialista. L'articolo è talmente intriso di argomentazioni deboli e a mio parere del tutto non condivisibili che i

Scorie - Il Maestro delle bolle

"Durante il mio lavoro alla Fed, ho imparato che la condizione necessaria, e probabilmente sufficiente, per l'esistenza di una bolla è un lungo periodo di stabilità economica, con bassa inflazione. Una condizione che porta inevitabilmente a una bolla. Si può provare a disinnescarla, come abbiamo fatto nel 1994, ma abbiamo fallito, il risultato finale era inevitabile. L'unica possibilità è cercare di rompere alla radice l'esuberanza irrazionale che porta alla creazione di queste bolle, ma è un risultato fuori dalla portata della Fed." (A. Greenspan) Alan Greenspan, il "Maestro" della politica monetaria caduto in disgrazia con la crisi iniziata nel 2007 dopo circa un ventennio passato alla presidenza della Federal Reserve, continua con una certa assiduità a essere intervistato. Di recente gli chiedono spesso un parere sulle bolle finanziarie. Greenspan ritiene che il risultato finale, quando una bolla si è gonfiata, sia inevitabile. E su questo si può es

Scorie - Sul fallimento

"Roma non può tecnicamente fallire, è sotto gli occhi di tutti che il proprio patrimonio immobiliare e societario è largamente e enormemente superiore ai debiti che in questi anni sono stati contratti. E' proprio sulla leva del patrimonio che costruiremo le nostre azioni di risanamento: razionalizzeremo, valorizzeremo e metteremo a reddito, tagliando gli sprechi." (I. Marino) Queste le parole del sindaco Ignazio Marino poche settimane dopo che il governo ha messo l'ennesima pezza da quasi 600 milioni di euro, ovviamente a carico di tutti gli italiani, al malandato bilancio del comune di Roma. Marino sarà probabilmente un ottimo medico, ma di amministrazione e bilanci ho l'impressione che non capisca granché. Premesso che anche disponendo di un enorme patrimonio immobiliare e societario nessun amministratore che non sia anche proprietario privato di quel patrimonio dovrebbe permettersi di accumulare debiti e perdite come è successo a Roma in modo perfettamente bi

Scorie - Ci eravamo tanto odiati

"Diciamo le cose come stanno: hanno perso la partita. Fanno polemiche intorno al mio 46% tra gli iscritti? Facciano. Quando avrò ottenuto il 60% tra gli elettori delle primarie voglio vedere cosa s'inventeranno… Massimo ha scommesso tutto sulla mia sconfitta: mi attacca con qualunque argomento, continua a organizzare la resistenza." (M. Renzi, 19 novembre 2013) "Io manco lo sapevo chi fosse Renzi. Lui però si è affermato sulla scena politica avendo come principale parola d'ordine 'Rottamare D'Alema'." (M. D'Alema, 9 dicembre 2013) "Le proposte di D'Alema nel suo libro sono interessanti. Trovo 'preoccupanti' coincidenze…" (M. Renzi, 18 marzo 2014) "Quello avviato da Matteo è un programma coraggioso e realistico." (M. D'Alema, 18 marzo 2014) Come cambiano le cose in pochi mesi; come cambiano i sentimenti reciproci tra le persone. Se poi da una parte c'è di mezzo la voglia di tornare a contare qualcosa n

Scorie - Un passo utile

"La questione è come uscire dalla trappola dell'accumulazione infinita di Marxiana memoria, ossia un processo di concentrazione crescente della ricchezza che finisce per destabilizzare e distruggere ogni forma di sviluppo… La sola soluzione in questo caso è la tassazione progressiva del capitale. Soprattutto in Italia questo è probabilmente un passo utile." (G. Barba Navaretti) Una volta Giulio Tremonti disse che se un politico vuole prendere un applauso gli basta parlare male delle banche. Effettivamente si tratta di una euristica piuttosto collaudata. Lo stesso potrebbe dirsi, credo, se l'argomento fosse la "sperequazione" nella distribuzione della ricchezza. Meglio se condita da proposte di utilizzo del randello fiscale per fare "giustizia". Standing ovation a Ballarò o Servizio Pubblico e, perché no, un articolo pubblicato non sul Manifesto, ma sul Sole 24 Ore. Barba Navaretti recensiva qualche settimana fa un libro sulle pagine culturali del

Scorie - L'irrigatore

"Il problema con queste due misure – l'aumento del deficit e il torchio (fisico o elettronico) della moneta – è che hanno sempre destato istintive diffidenze: sembrano cose troppo facili, fughe irresponsabili e pericolose dai principi della buona amministrazione. Ma è una nomea non meritata: escluderle per principio dal novero delle misure possibili sarebbe altrettanto goffo quanto rifiutare, durante una siccità nei campi, di aprire i canali di irrigazione per paura di causare inondazioni." (F.Galimberti) Da buon difensore delle politiche keynesiane, Fabrizio Galimberti cerca di convincere i lettori che avessero (a mio parere più che comprensibili) "istintive diffidenze" che si sbagliano e che, in realtà, "escludere per principio" il deficit spending finanziato dalla creazione di denaro dal nulla sarebbe "goffo quanto rifiutare, durante una siccità nei campi, di aprire i canali di irrigazione per paura di causare inondazioni". A prima vista

Scorie - Fanfaronate: addendum

"Se non passa non è che mi dimetto da presidente, lascio proprio la politica. Perché sono qui non per interesse personale, ma, come diceva La Pira, per fare gli interessi della povera gente." (M. Renzi) Così il presidente del Consiglio ha risposto a chi gli chiedeva cosa avrebbe fatto se non fosse passata la riforma del Senato. In questi giorni la loquacità di Matteo Renzi è più incontenibile del solito e la mia impressione è che all'aumentare della quantità di parole pronunciate aumenti in misura esponenziale anche la quantità di stupidaggini che gli escono di bocca. Una delle cose più scontate e banali che qualunque politico ripete più o meno spesso è la sua professione di altruismo e disinteresse per se stesso. Anche Renzi, che pure vorrebbe passare per "nuovo" – dove con ogni probabilità la novità è ritenuta dall'innovatore anche un miglioramento rispetto al passato e alla concorrenza – non ci ha risparmiato la retorica del "fare gli interessi del

Scorie - Fanfaronate (2/2)

"Dal 1° maggio faremo un'operazione sull'Irap che si finanzierà con l'aumento della tassazione sulle rendite dal 20 al 26% (2.6 miliardi) L'Irap si ridurrà del 10%." (M. Renzi) Questo ha dichiarato Matteo Renzi al termine del CDM del 12 marzo. Elencando una serie di tagli di tasse e aumenti di spesa e crediti di imposta, sostenendo tra l'altro che non sarebbero stati coperti da maggiori altre imposte, ha però smentito se stesso ammettendo che un parziale taglio dell'Irap sarà finanziato aumentando la tassazione sulle cosiddette rendite finanziarie, ancora una volta escludendo i titoli di Stato. Così la maggior aliquota gravante sui titoli non emessi dallo Stato (o da esso garantiti) passerà dagli attuali 7.5 a 13.5 punti percentuali. Detto in altri termini, la tassazione per i titoli emessi da soggetti privati sarà più che doppia rispetto a quella che colpisce i titoli di Stato. Già a partire dal 2012, l'aumento dal 12.5 al 20% dell'aliquota,

Scorie - Fanfaronate (1/2)

"Io sono determinato, non mi faccio fermare… Non accetto tutte queste obiezioni, ricordate Tremonti? Metteva a copertura il "miglioramento del quadro economico". E ora mi dite che io non posso questo e non posso quello." (M. Renzi) Quando Matteo Renzi ha comunicato come intende finanziare una riduzione di imposte sui redditi delle persone fisiche per 10 miliardi (peraltro annunciata più volte per aprile, poi rimandata a maggio), ha sostenuto di avere trovato coperture per 20 miliardi. Il problema è che quei 20 miliardi sarebbero così composti: 7 miliardi dalla spending review; 6.4 miliardi ipotizzando di far salire il rapporto deficit/Pil dal previsto 2.6 al 3 per cento; 3 miliardi dalla minor spesa per interessi (a seconda delle versioni: un giorno dice 3, un altro 2.2 miliardi); 2 miliardi dalla tassazione sui rientri di capitali; 1.6 miliardi dalla maggior Iva conseguente i rimborsi dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese. Più che coperture c

Scorie - Europeismo vacuo

"L'Europa non è il problema ma una delle soluzioni. Abbiamo bisogno di un'Europa più forte, più solidale, più prospera e più giusta." (M. Roth, T. Repentin) Michael Roth e Thierry Repentin sono ministri degli affari europei di Germania e Francia. Nel loro caso, come in tanti altri, le dichiarazioni solenni sono tanto dense di retorica quanto vuote di contenuti concreti. Se uno sostiene che "l'Europa non è il problema ma una delle soluzioni" dovrebbe anche spiegare perché la pensa in quel modo. La cosa varrebbe anche in caso contrario, ossia se uno ritenesse che l'Europa non è la soluzione ma uno dei problemi. I due ministri, però, si limitano a fare affermazioni che probabilmente ritengono essere autoevidenti, ma che in realtà non lo sono. Nello stesso contesto hanno anche affermato: "Dobbiamo ridare vitalità all'Europa della solidarietà". E per quale motivo? Non lo dicono. Ancora: "A lungo l'Europa sociale non è stata altro

Scorie - Vacanze romane

"E' un vero piacere essere a Roma specialmente in questo momento di transizione con un nuovo governo che sta facendo progressi importanti nella crescita e nell'affrontare la disoccupazione." (J. Kerry) John Kerry, segretario di Stato americano, è passato per Roma e ha detto queste cose. Non che Kerry sia un politico particolarmente brillante, altrimenti non si spiegherebbe la sconfitta all'epoca infertagli da George Bush Jr, che a sua volta non verrà certo ricordato come il miglior presidente degli Stati Uniti. Qui, però, siamo di fronte sia a una dimostrazione della mediocrità di Kerry, sia all'evidenza che l'Italia non conta assolutamente nulla, se il ministro degli Esteri degli Stati Uniti non ritiene necessario neppure preparare una frase meno banale e stupida da raccontare ai giornalisti. Fino a un mese fa gli Stati Uniti elogiavano il governo Letta, oggi trovano piacevole "essere a Roma specialmente in questo momento di transizione con un nuov

Scorie - Stupidi elogi alla Fed

"A differenza di quanto avvenne negli anni Settanta, oggi la Federal Reserve ha un'enorme credibilità nel contrastare l'inflazione. La prova? Nonostante tutti i soldi stampati, i sondaggi mostrano che le attese di inflazione delle famiglie sono basse. Ancor più convincente è il mercato da oltre un trilione di dollari di Treasury Inflation-Protected Securities (TIPS). Esso evidenzia che gli investitori si attendono una crescita dell'indice dei prezzi al consumo solo del 2.27% nei prossimi 10 anni. Bassi tassi di interesse sui titoli del Tesoro decennali mostrano ulteriormente la fiducia nella Fed." (T. Crescenzi) Tony Crescenzi lavora a PIMCO, società statunitense del gruppo tedesco Allianz che gestisce il più grande fondo obbligazionario al mondo. Periodicamente scrive per gli investitori occupandosi di banche centrali, e in particolare della Fed. Commentando l'esordio di Janet Yellen alla presidenza della banca centrale statunitense, Crescenzi si è unito al

Scorie - Il sinistro colpo di grazia

"Puntiamo a un intervento pubblico anticiclico perché è evidente che il mercato da solo non ha nessuna intenzione di risolvere il grave problema della disoccupazione… bisogna dare uno shock all'economia riducendo anche a parità di salario l'orario di lavoro." (G. Migliore) Gennaro Migliore, parlamentare di SEL, ha presentato assieme ad alcuni colleghi di partito un disegno di legge che prevede l'assunzione di 1.5 milioni di persone da parte dello Stato, per la modica somma di 17 miliardi di euro in tre anni. Nella relazione tecnica si può leggere che "Lo Stato come datore di lavoro di ultima istanza ha basi teoriche molto approfondite ed è in grado di creare occupazione in tempi rapidi, anche in una situazione di recessione". E chi ne dubita; il problema è che lo Stato crea posti di lavoro, non lavoro. Quest'ultimo, semmai, lo distrugge, dato che per finanziare le assunzioni (spesso inutili o "socialmente utili", e la differenza tra le du

Scorie - Le ambizioni di Angelino

"Non è vero che si voterà l'anno prossimo, perché abbiamo bisogno di tempo per diminuire le tasse e realizzare un programma ambizioso." (A. Alfano) Angelino Alfano, leader del Nuovo Centro Destra, un partito per il quale, a giudicare dalla storia recente, suppongo si contino più convegni che sostenitori/elettori, ha voluto ribattere agli ex amici di Forza Italia che ritengono questa legislatura destinata a durare non più di un altro anno. La posizione di Alfano è politicamente comprensibile: le elezioni rischierebbero di lasciarlo fuori non solo dal Governo, ma anche dal Parlamento. Si può capire, quindi, che cerchi di esorcizzare ogni ipotesi di voto anticipato, sperando, da qui al 2018, di aver trovato il modo di garantirsi una permanenza quanto meno in Parlamento. La tensione, però, può fare brutti scherzi; può indurre cioè le persone, pur considerando che si tratta di politici, a esagerare un po' troppo con i proclami. Cosa significhi "programma ambizioso&q

Scorie - Marino fa promesse da marinaio

"Non abbiamo previsto nessun aumento di tasse perché in questo momento riteniamo che riducendo le spese, acquistando tutto il materiale con una centrale unica di acquisto, risparmieremo 280 milioni di euro che prima venivano sperperati… Non credo, al di là del referendum popolare, che sia necessario cedere la proprietà dell'acqua, di un'azienda al privato per farla funzionare meglio. Io penso che possiamo farla funzionare molto bene." (I. Marino) Ignazio Marino ha rilasciato questa dichiarazione dopo aver ottenuto quasi 600 milioni dal Governo (leggi: dai contribuenti di tutta Italia) a copertura dell'ennesimo dissesto dei conti del Comune di Roma. Trovo piuttosto irritanti le parole di Marino, peraltro non troppo diverse da quelle di tutti i suoi predecessori, di qualsivoglia orientamento politico. Apprendiamo che Marino non intende aumentare le tasse, bensì vuole ridurre le spese. Un proposito certamente condivisibile, ma uno si attende di sentire dichiarazion

Scorie - Femminismo socialista

"Ho imparato tanti anni fa che donne e uomini sono uguali: è una vergogna che abbiano stipendi diversi. Se diventerò presidente della Commissione porremo fine a questa situazione vergognosa. Non è la vostra battaglia, non è la nostra battaglia, questa è la mia battaglia. Le donne sono le prime vittime della crisi. Vogliamo un'Europa in cui il denaro dei contribuenti venga investito nel futuro delle giovani donne." (M. Schulz) Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo e candidato del Partito Socialista Europeo alla presidenza della Commissione UE, divenne un eroe dei sinistrorsi italiani quando battibeccò con Silvio Berlusconi. Nei giorni scorsi è stato a Roma per una riunione del PSE nella quale, tra l'altro, è stato sancito l'ingresso del PD nel PSE. Per inciso, questo è, a tutti gli effetti, il primo traguardo raggiunto da Renzi come segretario del PD. Gianni Agnelli sosteneva che solo un governo di sinistra poteva fare cose di destra in Italia e, paraf