Scorie - Il vecchio socialismo dei giovani democratici

"L'ingresso nel Pse sancisce un percorso che viene molto da lontano. Alle
primarie tutti i candidati avevano affermato che la strada naturale per il
Pd sarebbe stata l'adesione al Pse. Questo ha valore nelle nostre radici
europeiste e il presidente Napolitano vuole che si lavori per rendere
solidi i partiti a livelli europeo. Sarebbe contraddittorio dire che
servono partiti europei forti e poi non farvi parte… Questo è un atto forte
e importante che indica una strada diversa. Bisogna chiudere con la sola
austerità e aprire una stagione di investimenti e posti di lavoro."
(F. Mogherini)

Con queste parole il neo ministro degli Esteri Federica Mogherini, aprendo
la direzione del Partito Democratico, ha sostenuto l'adesione del Pd nel
Partito Socialista Europeo. Non credo debba essere considerato un paradosso
il fatto che il Pd aderisca al PSE proprio quando il suo segretario, nonché
presidente del Consiglio, non ha un passato da comunista. Era - così dicono
- un centrista orientato a sinistra. Mises ammoniva che non esiste alcuna
via di mezzo, e che chi la invoca finisce poi per approdare al socialismo.
Nel Pd alcuni – quelli che vengono dalla tradizione comunista – socialisti
lo sono sempre stati esplicitamente; coloro i quali provengono dalla
tradizione cattocomunista lo sono sempre stati meno esplicitamente nella
forma, pur essendolo del tutto nella sostanza.

Interessante notare come una delle giovani esponenti del "nuovismo"
democratico italiano pronunci parole piuttosto dense di retorica e per
nulla diverse da quelle che potrebbero essere attribuite a un qualsiasi
politico appartenente alla vecchia guardia postcomunista. Roba, per
intenderci, che si sarebbe potuta sentire nel 1984 invece che nel 2014.

Come poi nel concreto Mogherini e compagni intendano dare seguito al mantra
da keynesiani all'amatriciana "chiudere con la sola austerità e aprire una
stagione di investimenti e posti di lavoro", resta da capire. Forse
ritengono che dopo le elezioni europee del prossimo maggio e con la nomina
della nuova Commissione europea ci sarà la svolta (ulteriormente)
socialista a livello europeo. Non riesco a spiegare altrimenti la "stagione
di investimenti e posti di lavoro" che fa molto deficit spending (magari
aiutato da una BCE più in stile Fed).

Per essere nuovi, ho l'impressione che questi ragazzi abbiano idee non
troppo diverse da quelle dei compagni che dicevano di voler rottamare.
Potevano dirlo che era solo una questione di anagrafe.

    

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