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Visualizzazione dei post da 2014

Scorie - The (bad) conscience of a liberal (35)

"Ma a proposito del debito? L'Europa non tedesca non sta pagando i prezzo della passata irresponsabilità fiscale? In verità, questa storia riguarda solo la Grecia. Ed è sbagliata soprattutto nel caso della Francia, che non sta affatto affrontando una crisi fiscale; la Francia attualmente può indebitarsi a lungo termine a tassi inferiori all'1 per cento, poco oltre la Germania… Ciò che vediamo, allora, è il potere immensamente distruttivo delle cattive idee." (P. Krugman) Paul Krugman, spesso citato dai sostenitori delle politiche economiche keynesiane come fonte autorevole, ritiene che le cose in Europa vadano male per colpa della Germania, che non adotta una politica fiscale espansiva e, soprattutto, pone limiti agli altri Paesi dell'Area euro. Quanto alla irresponsabilità fiscale, a parte la Grecia tutti gli altri non avrebbero colpe. In particolare la Francia, che "attualmente può indebitarsi a lungo termine a tassi inferiori all'1 per cento,

Scorie - Partner sgradito

"Sul fisco dovremo passare da un'Agenzia delle Entrate nemico dei cittadini a un'agenzia partner dei cittadini. Non si fa dalla mattina alla sera ma abbiamo iniziato, è un percorso che durerà mesi, anni. L'Italia non si cambia con schiocco delle dita come Fonzie, ma con un lavoro sistematico." (M. Renzi) Tra le tante cose dette da un Renzi più torrenziale del solito alla conferenza stampa di fine anno, c'è anche questa. Non che sia una novità, né per Renzi, né per chi governa in generale. Purtroppo, però, l'idea di avere un'agenzia che si occupa di fisco per conto dello Stato che sia "partner" dei cittadini è del tutto priva di senso e perfino controproducente per chi governa. Se finora l'Agenzia delle entrate è stata percepita come un nemico dai cosiddetti contribuenti non è solo per via dell'atteggiamento di chi vi lavora, di chi la dirige, e degli indirizzi politici ricevuti da chi governa pro tempore. Con questo non

Scorie - I debiti non diventano più sostenibili alzando i parametri

"La conferenza intergovernativa della Comunità europea che partorì i criteri che ancor oggi determinano i vincoli fiscali degli Stati membri si riunì a Maastricht il 9 dicembre 1991. Che cosa succederebbe se, quasi un quarto di secolo dopo e nel tentativo di dare nuovo smalto alle regole fiscali, i governi dei paesi Ue si ritrovassero proprio a Maastricht?" (L. Marattin) Ho riportato l'inizio di un articolo nel quale Luigi Marattin, da qualche mese componente del Nucleo Tecnico per il Coordinamento della Politica Economica (un nome da struttura burocratica sovietica che viene in comunemente sostituito da "consiglieri economici di Renzi"), cerca di giustificare un aggiornamento al rialzo dei due principali parametri fissati con il Trattato di Maastricht: quelli che impongono limiti al 3% e al 60% del Pil rispettivamente per deficit pubblico e debito. Scrive Marattin: " Come noto, il "numero magico" del 3 per cento del rapporto deficit

Scorie - Non è un Paese per giovani

"Con il Jobs act sarà più facile assumere, non licenziare. Eliminiamo il più possibile ricorso ai giudici. Verterà molto attorno all'indennizzo ma quelli che hanno già un contratto mantengono lo statuto del passato: questa normativa si applica ai nuovi ed è un elemento di certezza per loro. Per i nuovi, per i quali già avere un contratto a tempo indeterminato sembra una chimera, il sistema sarà più semplice e flessibile." (M. Renzi) Quando leggo queste affermazioni di Matteo Renzi mi torna in mente un televenditore che aveva uno spazio la domenica mattina su una emittente locale del bolognese, il quale usava ripetere questo slogan: "All'albero della Cuccagna non si spende, ma si guadagna". Per lo meno quel signore non governava l'Italia, né il fatto che un numero più o meno consistente di persone gli credessero aveva una qualche conseguenza fiscale sulla esistenza mia e di altri svariati milioni di concittadini. Per di più quel televenditore mi isp

Scorie - Bolle

"Individuare una bolla non è mai facile. E altrettanto non è mai facile determinare le cause di una bolla. Solitamente servono anni per capire tutte le dinamiche all'origine della creazione e dello scoppio di una bolla. Ancora oggi è acceso il dibattito sulle cause della bolla immobiliare statunitense. Fu la Fed, che tenne i tassi troppo bassi troppo a lungo, furono i politici a generare un eccesso di acquisti a debito, furono i banchieri avidi a concedere prestiti predatori, fu l'arbitraggio regolamentare delle banche commerciali che agirono da banche ombra, o furono solo aspettative errate che i prezzi delle case non potessero mai scendere? Sono sicuro che non ci sarà mai una conclusione generalmente accettata." (D. Zervos) David Zervos è solito sbeffeggiare gli economisti di scuola austriaca e i loro ammonimenti sulle conseguenze delle politiche monetarie ultraespansive condotte dalla Fed e da altre banche centrali. A suo parere l'effetto di incremento de

Scorie - La scuola statale non funziona, quindi serve più Stato?

"Infatti in generale gli stati non sono né i migliori organizzatori di sistemi né i più esperti datori di lavoro. Sono lenti nelle risposte, rigidi nell'organizzazione, costosi (perché, tanto, "paga Pantalone"), reticenti nel valorizzare i meriti, deboli nel contrastare l'inefficienza, per timore di perdere consenso elettorale. E così la scuola è in crisi e scontenta tutti: genitori, studenti, imprese, ma anche gli insegnanti: una categoria professionale già nobile e grande, ridotta oggi ad una condizione impiegatizia. Questo non vuol dire che lo Stato debba ritirarsi dal ruolo di responsabile primario per l'istruzione dei cittadini. Anzi, è essenziale che lo eserciti meglio. In primo luogo deve dare gli indirizzi per le conoscenze e le competenze da perseguire e deve assumerne i costi per tutti gli studenti. Ma, soprattutto, lo Stato deve assumere il compito che finora ha trascurato: verificare i risultati di tutte le scuole, sia statali che paritarie."

Scorie - Nuova lira, vecchi errori.

"Se, ad esempio, prendo la lira nuova e faccio il cambio uno a uno con l'euro, tutto quello che importo mi costerà il 30% in più. Ma pagare il 30% in più il petrolio significa che poi lo lavoriamo ed il prodotto raffinato costerà il 5% in più perché l'Italia è un paese trasformatore. Poi c'è un vantaggio: noi avremmo uno sconto del 10% per chi compra in Italia." (B. Grillo) Beppe Grillo spesso si lamenta del trattamento ricevuto dai mezzi di informazione, non sempre a torto. Di certo, però, non gli è di aiuto fare affermazioni come questa che ho tratto dall'agenzia ANSA. L'avrebbe fatta durante una conferenza stampa presso la stampa estera a Roma. Grillo vorrebbe l'uscita dell'Italia dall'euro e l'introduzione della "lira nuova". Vorrebbe, quindi, che l'Italia tornasse ad avere sovranità monetaria e suppongo che con ciò intenda un ritorno ai tempi precedenti il divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia avvenuto nel 19

Scorie - Fumo prenatalizio

"Il vero obiettivo non è che anche i ricchi piangano ma che anche i poveri debbano sorridere attraverso un diverso modello di crescita e di politica industriale." (M. Renzi) Matteo Renzi, si sa, ama le frasi a effetto, gli slogan. Sa che in Italia sapersi destreggiare nel parlare per slogan ha un ritorno d'immagine e di consensi elettorali considerevole, almeno per un certo periodo di tempo. Sa che gli italiani (e non solo loro, a dire il vero) hanno storicamente mostrato la tendenza a stravedere per i venditori di fumo da quattro soldi. Dunque, non devono essere i ricchi a piangere, come auspicava Rifondazione Comunista qualche anno fa, tappezzando l'Italia con cartelli in cui c'era scritto, appunto "Anche i ricchi piangano". Molto meglio se anche i poveri hanno motivi per ridere. E qui nessuno credo abbia alcunché in contrario. Il problema è che il "diverso modello di crescita e di politica industriale" di cui parla Renzi non si

Scorie - Coerenza

"Nel semestre di presidenza dell'Ue il governo italiano, partendo dall'accurato lavoro preparatorio del governo precedente, ha potuto operare validamente e con maggior sicurezza per un nuovo corso delle politiche finanziarie e di bilancio dei 28, oltre i limiti divenuti soffocanti e controproducenti dell'austerità." (G. Napolitano) Pare che Giorgio Napolitano sia prossimo a lasciare la presidenza della Repubblica. Non sono tra coloro che ne sentiranno la mancanza, né che va in estasi (o quanto meno finge di andarci) ogni volta che questo signore apre bocca. Da qualche tempo le opposizioni criticano Napolitano per essere un po' troppo "protettivo" nei confronti di Renzi e del suo governo. A me la cosa interessa poco, anche se ritengo che quelle critiche non siano prive di fondamento. Vorrei invece soffermarmi brevemente su una delle caratteristiche di Napolitano, ossia il cambiare idea a 180 gradi senza neppure sentire l'esigenza di

Scorie - Piaghe mondiali

"Il mini-petrolio contribuisce a tenere bassa l'inflazione globale: questo fa piacere a chi va alla pompa di benzina, ma è un problema enorme per chi è indebitato. Perché la bassa inflazione contribuisce ad aumentare il fardello. E il problema dell'iper-indebitamento è ormai globale: si pensi che il debito totale (pubblico più privato) a livello mondiale era pari al 175% del Pil nel 2007 e ora supera il 210% del Pil. L'inflazione bassa, insomma, è una piaga mondiale." (M. Longo) Nonostante mi capiti di imbattermi quasi quotidianamente in affermazioni come quella riportata, continuo a stupirmi ogni volta della totale assenza di ragionevolezza che dimostra chi le fa (ammesso che sia in buona fede). Prima di fare considerazioni più generali, vorrei brevemente sottolineare che il calo del prezzo internazionale del petrolio può essere un problema per le imprese del settore e per i Paesi esportatori, molti dei quali hanno accumulato debiti contando sul collate

Scorie - Cura ingrassante

"Per la prima volta lo Stato che dimagrisce anziché ingrassare. La riduzione delle tasse come un inizio di un processo rivoluzionario, questo è il nostro obiettivo." (M. Renzi) Questo ha detto, tra le altre cose, Matteo Renzi in un videomessaggio inviato qualche settimana fa alla CNA, blandendo poi gli artigiani definendoli "eroi". Eroi effettivamente lo sono, a maggior ragione dopo aver dovuto sentire questa affermazione palesemente in contrasto con la verità che, quotidianamente, devono affrontare. Come tutti coloro che sono soliti distorcere la verità e, forse proprio per questo, in Italia vengono considerati abili politici e grandi comunicatori, Renzi continua a ripetere che il suo governo sta riducendo le tasse. E lo ripete evidentemente con la convinzione che a forza di dirlo, la cosa finirà per essere percepita da tutti come vera. Ma le parole non cambiano la sostanza dei fatti. E la sostanza dei fatti è che le tasse forse sono diminuite per

Scorie - Il quadrilatero aureo

"Gli acquisti del debito pubblico da parte della BoJ hanno la finalità di restituire agli operatori finanziari le risorse necessarie per nuovi investimenti nell'economia produttiva: è una politica dell'offerta, market-driven, che si affianca a quella della domanda trainata dal deficit pubblico. Le condizioni di basso costo del denaro e di cambi sostenibili completano questo quadrilatero aureo." (G. Salerno Aletta) Guido Salerno Aletta è uno dei tanti sostenitori delle virtù taumaturgiche del QE, ossia dell'acquisto più o meno massiccio di titoli di Stato da parte della BCE. Come argomentazione a supporto del suo punto di vista cita l'esempio di quanto sta accadendo in Giappone. Peccato che utilizzi parole del tutto fuori luogo. Per esempio, utilizza il verbo "restituire" riferito alla liquidità creata dal nulla dalla BoJ quando acquista titoli di Stato dagli operatori finanziari. Restituire sarebbe il verbo giusto se prima questi soldi foss

Scorie - Il mantra della crescita

"La via d'uscita dal debito è la crescita, che non si ottiene con la bacchetta magica ma con una combinazione di riforme strutturali che aggrediscono gli ostacoli, stimolo a investimenti privati e continuando a consolidare il bilancio in modo amico della crescita." (P. C. Padoan) Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia, continua a ripetere questo mantra da mesi: "la via d'uscita dal debito è la crescita". Indubbiamente la crescita del Pil aiuta, ma quando il debito supera il 130 per cento del Pil e la pressione fiscale è ai livelli italiani, credere di uscirne mediante la crescita del Pil è più che utopistico. Le tre variabili da tenere in considerazione sono: crescita nominale del Pil, costo del debito pubblico in rapporto al Pil, e saldo primario di bilancio (ossia la differenza tra entrate e uscite esclusi gli interessi sul debito). Non è un mistero che ogni governo speri di aiutare la crescita nominale del Pil mediante l'inflazion

Scorie - Quale lezione?

"Spero che dall'inchiesta sulla mafia a Roma si impari una lezione: è imperativo che ci sia un maggiore monitoraggio sull'utilizzo dei fondi pubblici." (L. Boldrini) Laura Boldrini non brilla certo per originalità nelle sue dichiarazioni, che peraltro rilascia con voluttà su qualsivoglia argomento. Fin qui non ci sarebbe poi tanto di male, se non fosse che ciò che propone, pur essendo politically ultracorrect e, perciò, condiviso dalla maggior parte dei benpensanti, finirebbe per far spendere ancora più soldi dei contribuenti senza risolvere alcunché. L'idea che ogni volta che si scopre del malaffare nella pubblica amministrazione il problema risieda negli uomini e che la soluzione consista nel cambiare gli uomini e moltiplicare i controlli si scontra con la storia, oltre che con il buon senso. Boldrini invoca una non meglio precisata "cabina di regia che consenta di controllare l'uso dei fondi", mentre il sindaco Ignazio Marino pensa d

Scorie - Quale rivoluzione?

"Quello che proponiamo è una rivoluzione del nostro sistema fiscale, che così com'è oggi sottrae agli italiani più della metà dei frutti della loro fatica. La nostra è una proposta semplice, chiara, comprensibile a tutti e facile da applicare. Vogliamo cancellare il complicatissimo sistema attuale di aliquote differenti, di deduzioni, di detrazioni e sostituirlo con un'aliquota unica del 20%." (S. Berlusconi) Da qualche giorno Silvio Berlusconi è tornato a farsi vivo, candidandosi per la millesima volta come capo del governo. Una flat tax al 20% non cambierebbe di certo la natura di violazione della proprietà privata alla tassazione, ma indiscutibilmente sarebbe un grosso passo avanti rispetto alla situazione attuale. Purtroppo, però, è quanto mai irrealistica la proposta di Berlusconi. In primo luogo, perché una promessa del genere, o anche solo di semplificare il fisco, l'ha fatta ripetutamente negli ultimi venti anni, e nonostante le diverse e

Scorie - Il tratto costitutivo della PA

"Il primo passo per rendere più semplice chiedere ai cittadini di pagare le tasse è far vedere che si annullano gli sprechi della pubblica amministrazione, tagliando le spese di gestione e non i servizi. Dobbiamo fare uno sforzo di semplicità, che deve essere il tratto costitutivo della P.A." (M. Renzi) Intervenendo all'inaugurazione dell'anno accademico della scuola tributaria della Guardia di finanza, Matteo Renzi ha detto anche questo. Alcune veloci considerazioni. 1) Non mi pare che il governo attuale, al pari di quelli che lo hanno preceduto, abbia incontrato particolari difficoltà o imbarazzi nel chiedere ai cittadini di pagare le tasse. Lo chiede e in modo anche abbastanza rude. 2) Quanto al tagliare gli "sprechi della pubblica amministrazione", Renzi continua a parlarne, ma di fatti non se ne vedono. Quanto meno, se ci sono fatti, questi sono impercettibili. 3) Che, poi, la semplicità diventi "il tratto costitutivo della P.

Scorie - Disconnessioni

"C'è una disconnessione fra l'euforia dei mercati finanziari e l'andamento dell'economia reale, contraddistinta da bassa crescita, bassa inflazione e alta disoccupazione." (V. Constancio) Vitor Constancio, vice presidente della BCE, ha così commentato una parte del contenuto dell'ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato dalla banca centrale. Oltre a glissare sulla causa della euforia dei mercati finanziari del tutto disancorata dall'andamento dell'economia reale, Constancio si è affrettato a sostenere che, in ogni caso, non ci sono bolle. Non sentirete mai un banchiere centrale sostenere che vi sono bolle, anche quando ciò comporti il negare l'evidenza. Credo che non esista segnale contrarian più forte di questo. Ovviamente Constancio e colleghi faranno di tutto per continuare ad alimentare le bolle, a cominciare da quelle sui titoli di Stato. E probabilmente ci riusciranno ancora per mesi, o anni. Ma più la cosa

Scorie - La giornata della virtù. Quale virtù?

"Ci si deve interrogare sulla gestione del gettito fiscale: lo Stato riesce veramente a fare percepire che la contribuzione fiscale non sia al servizio del mantenimento delle strutture dello stato ma al finanziamento dei servizi?" (U. Ambrosoli) Mi è capitato di leggere queste parole di Umberto Ambrosoli, che con l'associazione intitolata al padre Giorgio ha organizzato la Giornata della virtù civile, in programma a Milano il 4 dicembre. Titolo della giornata: "la sfida dell'equità fiscale". Il punto di partenza è la famosa citazione di Tommaso Padoa-Schioppa, pronunciata quando era ministro dell'Economia: "Pagare le tasse è bello perché ti fa sentire cittadino della polis e ti dà modo di partecipare al bene comune". Non mancheranno (e come potrebbero mancare!) le iniziative volte a sensibilizzare (indottrinare?) gli alunni della scuola dell'obbligo sulla "bellezza" delle tasse. Ambrosoli non nega che parlare ben

Scorie - The (bad) conscience of a liberal (34)

"Secondo i dati, l'Argentina sembra effettivamente avere un'inflazione molto più alta di quello che ammette il Governo. Qual è la ragione? Sostanzialmente l'Argentina, che aveva beneficiato enormemente dell'applicazione di politiche eterodosse dopo il tracollo della sua valuta, nel 2001, ha proseguito troppo a lungo con queste politiche eterodosse e ora sta sperimentando i classici problemi dei Paesi in via di sviluppo, con un deficit di bilancio persistente che sta monetizzando perché non ha accesso ai mercati, e questo a sua volta sta provocando problemi persistenti dal punto di vista dell'inflazione e della bilancia dei pagamenti. Se qualcuno comincia a strillare che sono incoerente a dire che la spesa in disavanzo e lo stampare moneta sono un problema in Argentina quando sono le stesse politiche che voglio vedere applicate negli Stati Uniti, rispondo che sì, è esattamente così: perché l'economia americana è in una trappola della liquidità e soffre di un

Scorie - La realtà non si cambia politicamente

"Io non penso che sia una buona idea per la nostra economia rispettare i vincoli, ma è un messaggio di credibilità che diamo. Ma è possibile dire che dal 1992 il mondo è cambiato? La presidenza italiana dell'Ue ha provato a dare questo messaggio. L'Europa deve cambiare: nella discussione sul futuro globale tutti chiedono di investire sulla crescita." (M. Renzi) Da diversi mesi a questa parte Renzi sta cercando di ottenere dalla Commissione europea (leggi: dalla Germania) una sorta si via libera a sbragare sul deficit, ovviamente non riducendo veramente le tasse, bensì rimandando per l'ennesima volta la riduzione (reale) della spesa pubblica. Il presupposto, molto caro alla totalità dei partiti di maggioranza e opposizione, oltre che degli economisti che trovano spazio sugli organi di informazione italiani, è che la spesa pubblica costituisca ricchezza. In effetti contabilmente lo è, dato che, per (scellerata) convenzione, la spesa pubblica costituisce un

Scorie - Svizzera e oro

"L'oro è una moneta merce fiat (con valore intrinseco insignificante). Il Bitcoin è una moneta virtuale fiat peer-to-peer (priva di valore intrinseco). L'oro e il Bitcoin sono costosi da produrre e immagazzinare. L'oro come asset è equivalente a un Bitcoin luccicante. Le monete fiat cartacee ed elettroniche emesse dalle banche centrali sono socialmente superiori all'oro e al Bitcoin come monete e asset." (W. Buiter) In vista del referendum di iniziativa popolare che si terrà in Svizzera il 30 novembre, Willem Buiter, capo economista di Citigroup, ha scritto un report dal titolo: "Gold: a six thousand-year bubble revisited", in cui argomenta contro l'oro sia come moneta, sia come asset. Ho riportato alcuni dei bullet point del report, che vorrebbe evidenziare i pericoli di una vittoria del SI al referendum. In caso di vittoria del SI, la Banca Nazionale Svizzera (BNS, ossia la banca centrale elvetica) diverrebbe obbligata a deten

Scorie - Inflazione e non vedenti

"Altri hanno ripiegato rivendicando che sono i prezzi degli asset, non quelli al consumo, a mostrare "inflazione" – come se ci si dovesse preoccupare dell'aumento dei prezzi delle azioni." (N. Smith) Ogni volta che Noah Smith si occupa di politica monetaria e inflazione sembra di sentire un pappagallo ripetere quello che dice Paul Krugman (il quale, non a caso, è una delle fonti di ispirazione di Smith). Sul concetto di inflazione c'è indubbiamente una notevole confusione. Da diversi decenni l'inflazione viene identificata come crescita generalizzata dei prezzi al consumo. Di solito viene misurata dalle variazioni ponderate dei prezzi di un paniere di beni ritenuti (con una certa dose di arbitrarietà) rappresentativi di ciò che viene consumato abitualmente in un determinato periodo di tempo. Questa è la nozione alla base del mandato assegnato alle banche centrali nel loro obiettivo di mantenimento della stabilità dei prezzi, che poi viene s

Scorie - La speculazione dei fondi pensione

"Il governo è disponibile ad affrontare il tema, ma la nostra posizione è che la tassazione del capital gain debba essere omogenea e unitaria. Poiché l'aliquota ordinaria è via via salita al 26%, mi sembra evidente che anche quella dell'11,5% che pesa sui fondi pensione debba crescere. Poi siamo ben consapevoli dell'importanza dello sviluppo delle pensioni integrative e quindi proveremo a costruire un equilibrio tra queste due esigenze, tenendo conto delle necessarie coperture." (E. Morando) Enrico Morando, vice ministro dell'Economia, ha così espresso l'opinione del governo in merito al quasi raddoppio, nell'arco di sei mesi, della tassazione sui rendimenti dei fondi pensione. Qualche mese fa il presidente del Consiglio, che si suppone dovrebbe essere il depositario della linea ufficiale del governo, giustificò l'aumento della tassazione dei redditi di natura finanziaria (definirle "rendite" è tecnicamente scorretto, anche se f

Scorie - Super Stati e super problemi

"L'Europa sembra aver deciso, dopo anni di stagnazione, di far entrare l'economia in deflazione. E lo fa perché non è davvero democratica. In una democrazia, infatti, quando le cose vanno male c'è modo di cambiare: si sostituisce il governo e muta, di conseguenza, la politica. Nella Ue, invece, si può cambiare il governo ma non la politica, che è predeterminata dai trattati che hanno tolto ogni potere agli esecutivi nazionali. I quali non possono avere una politica valutaria e industriale… Il vizio capitale della Ue è che il debito è sovrano ma la moneta non ha sovranità: gli Stati si indebitano con una divisa su cui non hanno controllo. Si è fatta una moneta unica per rendere impossibile la speculazione. Ora ci vorrebbe un unico titolo di debito pubblico. E occorre dare alla Bce le prerogative che hanno tutte le altre banche nazionali: stampare moneta per finanziare gli Stati. Questo, però, significa che dobbiamo avere, nella Ue, una situazione federale. Abbiamo conce